Parere valutazione urotc
buonasera dopo un ecografia con il seguente referto:
L'esame ecografico dell'addome mostra fegato regolare per morfovolumetria ed ecostruttura, con formazione angiomatosa di mm.
17 al VII segmento.
Colecisti normodistesa ed alitiasica; vie biliari intra ed extraepatiche non dilatate.
Pancreas e milza nei limiti di norma.
Aorta di calibro regolare.
Reni in sede, di dimensioni regolari con conservato rapporto cortico-midollare in presenza di pielectasia bilaterale maggiore a dx verosimilmente congenita.
Presenza di due formazioni litiasiche renali rispettivamente di mm.
18 a destra (a carico del gruppo caliceale inferiore) e di mm.
6 circa a sinistra; si associa minima quantità di renella bilateralmente, Vescica normorepleta indenne da difetti parietali e/o endoluminali.
La ghiandola prostatica, esplorata per via sovrapubica, risulta imensionalmente ai limiti superiori della norma (diametro trasverso cm.
4, 8 circa) ad ecostruttura finemente disomogenea in esiti flogistici calcifici contestuali.
Non versamento libero in addome e scavo pelvico.
l'urologo mi ha consigliato un urotc con il seguente referto:
Esame eseguito con tecnica volumetrica e post-processing con ricostruzioni MIP ed MPR.
Formazione litiasica calcifica del diam max cm 1.4 circa a carico della pelvi renale dx; non ulteriori formazioni litiasiche a densità calcifica a carico del rene sn, degli ureteri e della vescica.
Conservata la secro-escrezione renale nei tempi fisiologici con alcune piccole obiettività cistiche bilaterali la maggiore in sede meso-renale posteriore a sn del diam max cm 2 circa.
Aspetto ectasico della pelvi renale di dx sede della formazione litiasica sovradescritta con diam AP di cm 2.8 circa che mostra pareti ispessite con minimo addensamento adiposo reattivo in adiacenza; regolare calibro ed opacizzazione dell'uretere corrispondente.
Modesta ectasia pielica a sn (diam AP di cm 1.8 circa); normoopacizzato il corrispondente uretere.
Vescica ben distesa a pareti regolari con pavimento improntato dalla prostata aumentata di dimensioni (DT cm 5.3 circa).
Non versamento in addome ed in scavo pelvico.
ho effettuato anche le analisi sangue urine con tutti i valori nella norma tranne emoglobina 50mg/dl e 5-10 emazie isomorfe c cm.
il mio urologo vorrebbe sottopormi ad un intervento di PCNL per la rimozione del calcolo ma che consiglierebbe una pieloplasica e rimozione del calcolo e mi ha inviato ad un suo collega che effettua interventi tramite robot da vinci.
in attesa del consulto volevo chiedere se è possibile perseguire un approccio meno invasivo non tanto per la paura dell'intervento (certo non mi farebbe piacere sottopormi a tale procedura che no penso sia una passeggiata) ma sopratutto perché dopo un anno di problemi urinari bruciori e dolori pelvici e infiniti a segiuto di una cistoscopia e trattamenti farmacologi finalmente con un cura di tadalafil e xatral la situazione era nettamente migliorata.
L'esame ecografico dell'addome mostra fegato regolare per morfovolumetria ed ecostruttura, con formazione angiomatosa di mm.
17 al VII segmento.
Colecisti normodistesa ed alitiasica; vie biliari intra ed extraepatiche non dilatate.
Pancreas e milza nei limiti di norma.
Aorta di calibro regolare.
Reni in sede, di dimensioni regolari con conservato rapporto cortico-midollare in presenza di pielectasia bilaterale maggiore a dx verosimilmente congenita.
Presenza di due formazioni litiasiche renali rispettivamente di mm.
18 a destra (a carico del gruppo caliceale inferiore) e di mm.
6 circa a sinistra; si associa minima quantità di renella bilateralmente, Vescica normorepleta indenne da difetti parietali e/o endoluminali.
La ghiandola prostatica, esplorata per via sovrapubica, risulta imensionalmente ai limiti superiori della norma (diametro trasverso cm.
4, 8 circa) ad ecostruttura finemente disomogenea in esiti flogistici calcifici contestuali.
Non versamento libero in addome e scavo pelvico.
l'urologo mi ha consigliato un urotc con il seguente referto:
Esame eseguito con tecnica volumetrica e post-processing con ricostruzioni MIP ed MPR.
Formazione litiasica calcifica del diam max cm 1.4 circa a carico della pelvi renale dx; non ulteriori formazioni litiasiche a densità calcifica a carico del rene sn, degli ureteri e della vescica.
Conservata la secro-escrezione renale nei tempi fisiologici con alcune piccole obiettività cistiche bilaterali la maggiore in sede meso-renale posteriore a sn del diam max cm 2 circa.
Aspetto ectasico della pelvi renale di dx sede della formazione litiasica sovradescritta con diam AP di cm 2.8 circa che mostra pareti ispessite con minimo addensamento adiposo reattivo in adiacenza; regolare calibro ed opacizzazione dell'uretere corrispondente.
Modesta ectasia pielica a sn (diam AP di cm 1.8 circa); normoopacizzato il corrispondente uretere.
Vescica ben distesa a pareti regolari con pavimento improntato dalla prostata aumentata di dimensioni (DT cm 5.3 circa).
Non versamento in addome ed in scavo pelvico.
ho effettuato anche le analisi sangue urine con tutti i valori nella norma tranne emoglobina 50mg/dl e 5-10 emazie isomorfe c cm.
il mio urologo vorrebbe sottopormi ad un intervento di PCNL per la rimozione del calcolo ma che consiglierebbe una pieloplasica e rimozione del calcolo e mi ha inviato ad un suo collega che effettua interventi tramite robot da vinci.
in attesa del consulto volevo chiedere se è possibile perseguire un approccio meno invasivo non tanto per la paura dell'intervento (certo non mi farebbe piacere sottopormi a tale procedura che no penso sia una passeggiata) ma sopratutto perché dopo un anno di problemi urinari bruciori e dolori pelvici e infiniti a segiuto di una cistoscopia e trattamenti farmacologi finalmente con un cura di tadalafil e xatral la situazione era nettamente migliorata.
[#1]
Dal nostro punto di vista questo calcolo di 14 mm può essere agevolmente trattato per via endoscopica ascendente attraverso la via urinaria naturale (uretero-renosciopia operativa detta RIRS). Il calcolo ci pare di dimensioni ridotte per richiedere l’intervento percutaneo (PCNL), tantomeno una pieloplastica per una dilatazione tutto sommato modesta e senza alcun sospetto di patologia del giunto pielo-ureterale. La TAC non conferma il calcolo a sinistra, che era stato sospettato dall’ecografia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
la ringrazio dottore gentilissimo l'urologo sembra averlo desunto dalla visualizzazione delle immagine dell'urotc io ovviamente non posso ne confermare ne smentire. aggiungo che negli ultimi mesi ho avuto 2 episodi di macroematuria dopo un certo sforzo di che si sono ridolti nel giro di 2-3 minzioni in cui non ho potuto controllare se ho espulso qualche frammento. nel primo caso solo con urina brunetta nel secondo prima un ematuria con sangue più vivo seguito da una bruna in cui non ho avvertito particolari dolori...ultimamente soffro di pesantezza lombare intermittente soprattutto la mattina e a "freddo" che piu che dolore è una rigidita muscolare che migliora nel corso della giornata e una certa dolenza addominale che però non so ascrivere a qualche problema muscolare/nervoso e al mio colon irritabile abbastanza stressato da questa situazione un po ansiogena....la mia paura maggiore è che non venga compromessa la funzione renale e che non debba riaffrontare un anno di folori pelvici e urologica ed entrare in una dpirale senza fine. la ringrazio ancora sempre puntuale e gentilissimo
[#3]
Tutti i suoi segni e sintomi addominali sono compatibili con la presenza del calcolo. Altra cosa sono i disturbi pelvici di una probabile prostatite cui lei accenna.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
la ringrazio dottore sempre molto puntale e preciso volevo chiederle in ultima istanza anche se fosse presente questa giuntopatia sarebbe possibile comunque effettuare una RIRS o addirittura una litotrissia extracorporea? altro piccolo quesito da questi referti si può ancora certificare una buona funzionalità renale e se il normale opacizzazione degli ureteri potrebbero volgere a favore di una non effettiva presenza della malattia del giunto o comuqnue non tale da richiedre una correzione chirurgica? mi vorrei confrontare con l'urologo con tutte le possibilità sul tavolo e porre tutte le possibili domande. Grazie ancora e buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 275 visite dal 05/11/2024.
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