Tenesmo vescicale e sensazione di vescica piena, cosa devo fare?

Buongiorno.
Da più di 6 mesi ho disturbi urinari incessanti (pollachiuria, nicturia, tenesmo vescicale) ho anche urgenza minzionale e sento la necessità di andare in bagno ad urinare costantemente.
Mi capita di urinare anche 30 volte al giorni, l'unico beneficio che ho al mio stimolo è proprio quello di urinare.
Subito dopo aver urinato, tempo 5 minuti ho di nuovo lo stimolo e necessito di dover tornare in bagno.
Ho fatto più visite urologiche, esame chimico fisico urine, colturale e citologico, cicli con antibiotici, antinfiammatori e alfatici, visita fisiatrica, neurologica, proctologica, RMN encefalo e colonna, ecografia apparato urinaro (tutto negativo).
La scorsa settimana ho fatto un'ulteriore visita con l'urologo che sta seguendo il mio caso, secondo lui è una questione di ansia e stress prolungati e trascurati nel tempo.
In passato mi è stata diagnosticata la sindrome delle gambe senza riposo sempre per stress e ansia; Che negli anni tende a presentarsi per qualche settimana e poi scomparire improvvisamente proprio come è venuta.
È possibile che i miei sintomi siano dovuti all'ansia anche questa volta?
Avrebbe senso fare ulteriori esami urologici (es.
Cistoscopia o uroflussosimmetria?) Oppure conviene fare visita psichiatra?
Da circa 2 mesi ho iniziato dei colloqui settimanali con psicologo (momentaneamente non ho ottenuto alcun beneficio).
La situazione è molto stressante e invalidante.
La continua necessità di dover urinare mi rovina il sonno e il riposo.
I miei pensieri sono polarizzati su questo mio fastidio.
Grazie mille, spero di essermi spiegato bene e spero di avere una gentile risposta.
Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Noi dubitiamo che l'ansia sia in grado di causare di per sé le alterazioni anatomico-patologiche che sono causa della patologia. L'ansia è però eccezionalmente efficace nell'amplificare qualsasi situazione sgradevole, in particolare se a partenza dall'apparato uro-genitale. In situazioni inveterate come la sua, l'unico modo di uscire dal circolo vizioso del dubbio è quello di rompere gli undugi e passare al livello diagnostico superiore, che a fronte di una certa invasività è l'unico in grado di fornire degli elementi di giudizio incontrovertibili. Pertanto noi consiglieremmo di eseguire una valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia, ci raccomandiamo in sedazione) ed una valutazione funzionale (indagine urodinamica).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio calorosamente per la sua risposta. L'urologo attualmente non mi ha consigliato questi esami (che gli avevo proposto) essendo invasivi ma mi ha rimandato ad uno psicologo. Io purtroppo però continuo ad avere i miei disturbi e sono sempre più provato. Lei cosa mi consiglia di fare in questo caso? Fare questi esami a pagamento? O cambiare specialista con il rischio che anch'esso non mi prescriva i sopra citati esami.
È possibile essere seguito da lei? Sono a tal punto disperato da venire a Torino