Rialzo psa dopo prostatectomia, cosa fare?

Buongiorno, scrivo per mio padre, 65 anni, sottoposto a prostatectomia robotica marzo 2022, rimossi 19 linfonodi.
Istologico: adenocarcinoma acinare con aspetti di tipo duttale e cribriforne, gleason 8 (4+4).
Pt2c N0R0.

Psa azzerato 0, 01 per 1 anno e mezzo.
Da settembre 2023 0, 02, 12/23 0, 03, 02/24 0, 04, 05/24 0, 09, 06/24 0, 08, 08/24 0, 11, 09/24 0, 10.

Eseguita pet psma a metà settembre negativa.

Pareri discordanti di specialisti di importanti centri lombardi e piemontesi: alcuni sostengono di aspettate il rialzo a 0, 2 e ripetere pet per capire sede di recidiva, altri sostengono che le nuove linee guida siano di eseguire radio di salvataggio su loggia e linfonodi al valore di 0, 1 con eventuale aggiunta di terapia ormonale per 6 mesi.
Non sappiamo davvero cosa fare e quale parere seguire.

Ringrazio chi volesse dare spiegazioni a riguardo.

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Nella nostra pratica, ogni eventuale provvedimento viene intrapreso se e quando il PSA supera il valore di 0,2 ng/ml. Al di sotto di questo valore si è anche sotto il livello di sensibilità della PET-PSMA.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta.
Ci troviamo molto disorientati per opinioni profondamente diverse. Alcuni appunto sostengono che attendere eventuale positività di indagini strumentali (0,2 forse non arriverebbe neanche al 50%), sarebbe perdere tempo e indubbiamente dare tempo al tumore di crescere ed eventualmente diffondersi. Altri, nel caso di negatività alla pet al valore di 0,2 darebbero ormonoterapia, ed altri ancora radierebbero.
Per questo stiamo chiedendo diversi pareri.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Irradierebbero. Nessuno lo vuole radiare (!)

E' ovvio che vi siano opinioni diverse, per il momneto non vi è ancora una evidenza scientifica di quale sia il comportamento più corretto. Sia la radioterapia che l'ormonoterapia hanno degli effetti collaterali e vanno utilizzati quando ritenuti indispensabili. Comprendiamo il vostro disorientamento, ma spesso sentire troppi pareri diversi (compreso il - dottor Google -) porta più confusione che vantaggio. La cosa più opportuna è affidarsi allo specialista (od al centro di cura) con il quale si intrattenga il migliore rapporto di comunicazione e fiducia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Buongiorno parliamo di un paziente con un tumore maligno ad elevata aggressività Gleason 8 e quindi elevata probabilità di Ripresa di malattia dopo chirurgia. Un aumento del PSA totale che raggiunge 0.1 è sicuro segno di Ripresa di malattia. È un errore aspettare la positività della PET TC in un tumore così aggressivo perché si potrebbe passare da una PET negativa ad una diffusamente positiva. Un tumore aggressivo va trattato sempre in anticipo.
Il fatto che la PET sia negativa significa solo che siamo ancora in una fase di Ripresa di malattia non visibile radiologicamente ma non che non ci sia.
Il mio consiglio è di monitorare il PSA mensilmente e appena si avvicina a 0.2 procedere con una radioterapia estesa alla pelvi. Al momento non iniziare una terapia sistemica di blocco androgenico. In caso di mancata normalizzazione del PSA si ripeterà la PET per un valore del PSA totale a 0.4 e si deciderà come iniziare la terapia sistemica di blocco androgenico.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia robotica in urologia
Università Sapienza di Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#5]
Utente
Utente
La ringrazio, è proprio ciò che è stato suggerito da un radioterapista ed è quello che ci ha convinto di più. In realtà inizierebbe prima dello 0,2 con radioterapia della loggia e linfonodi.
Grazie ancora.
[#6]
Utente
Utente
Buongiorno,
Mi preme capire il motivo per cui bisogna attendere che il psa si avvicini a 0,2, visto che già a 0,1 è sicura ripresa di malattia.
Chiedo poi per quale motivo alcuni centri farebbero RT solo su loggia prostatica e altri (purtroppo a noi molto scomodi) estendendo anche ai linfonodi pelvici (visto il Gleason 8).
Mi scuso ma siamo affranti poiché io preferirei che mio padre facesse RT su loggia e linfonodi, cosi da essere più tranquilli. Invece i centri vicino casa nostra non la pensano in questo modo.
Ringrazio ancora
[#7]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La causa di questi pareri discordi è sostanzialmente che la radioterapia non è un bicchier d'acqua ed ha essa stessa dei possibili effetti collaterali, pertanto bisogna giungere (come sempre in medicina) ad un compromesso che non tutti interpretano allo stesso modo. Ricordiamo che la iniziale recidiva biochimica è comunque ancora molto lontana da una pericolosa ripresa di malattia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#8]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Il valore riconosciuto come Ripresa biochimica dopo prostatectomia radicale è 0.2 quindi prima difficile che un centro radioterapico inizia la terapia.. relativamente all'estensione della radioterapia alla sola loggia prostatica o alla pelvi comprendendo l'area dei linfonodi può dipendere la decisione da vari Fattori: in generale si estende anche all'aria linfonodale se la PET segnala qualcosa o in presenza di un gleason elevato come in questo caso in cui non è stata eseguita una linfadenectomia estesa. In presenza di pet negativa linfadenectomia estesa negativa generalmente la radioterapia può essere limitata alla sola loggia prostatica poiché l'area linfonodale è già stata trattata chirurgicamente e non risulta recidivante alla pet.
Professore Alessandro Sciarra
Professore prima fascia urologia
Coordinatore gruppo multidisciplinare tumore della prostata
Università Sapienza di Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#9]
Utente
Utente
Ringrazio per le spiegazioni molto chiare. Per il mio modo di pensare opterei per l'RT più estesa. Purtroppo a Torino pare che nessuno propenda per questa scelta. Abbiamo fatto diverse visite. Ora è da capire cosa preferisce fare mio papà, se andare a Milano, con le difficoltà del caso, oppure fare solo RT su loggia prostatica a Torino.
Mi piacerebbe ci fosse una linea guida comune che tutti, con piccole differenze, seguono. Queste mi sembrano differenze importanti.
Grazie ancora
[#10]
Utente
Utente
Vi disturbo nuovamente per chiedere un'informazione sugli effetti collaterali dell'aggiunta dei linfonodi alla RT rispetto alla sola loggia prostatica.
I radioterapisti visti a Torino sostengono importanti differenze, invece quelli di Milano molte meno.
Vorrei un chiarimento su questo viasto che mio papà è un po spaventato dagli effetti collaterali.
Ringrazio ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La rimandiamo al senso della nostra risposta #7. È ovvio che più si allarga il campo di irradiazione e più è probabile di interessare altri organi e strutture che prima o poi potrebbero presentare il conto. È tutta una questione di compromesso. Non per essere campanilisti, ma noi con i radioterapisti di casa ci siamo sempre trovati bene.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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