Problemi urinari
Buongiorno.
Sono un ragazzo di 26 anni e da diversi anni soffro di problemi urinari.
Inizialmente avevo solo un flusso leggermente debole e deviato verso sinistra, sintomi che sono iniziati durante una fimosi risolta con circoincisione.
Dopo una sera in cui ho dovuto trattenere l'urina per diverse ore perché impossibilitato a svuotarmi, i sintomi sono peggiorati.
Dal giorno seguente il flusso si è indebolito ulteriormente, mi ci vuole più tempo a rilassarmi e a iniziare la minzione e il getto non è più unico ma si biforca e mi sembra che la vescica non si svuoti più completamente (questo succede anche a casa, da seduto).
Anche dopo aver eiaculato devo "spremere" (mi scuso per il termine poco tecnico) il pene per far uscire le ultime gocce e comunque per qualche minuto ho un leggero gocciolamento.
Aggiungo che oltre al peggioramento urinario ho iniziato ad avere problemi intestinali.
Stitichezza e diarrea alternate e anche quando sembra andare meglio (comunque una leggera stitichezza) le feci risultano un po' più sottili del solito.
Sono stato dall'urologo che per sospetta sclerosi del collo vescicale mi ha prescritto alcuni esami.
Ho eseguito una flussometria senza successo perché non riesco ad urinare sotto esame.
Dopodiché una uretrocistografia retrograda e minzionale, con risultato:
"L'introduzione retrograda del mezzo di contrasto in vescica con successivo riempimento vescicale mostra regolare decorso e calibro dell'uretra anteriore.
Uretra posteriore con aspetto compresso in fase retrograda non valutabile in fase minzionale (anche qui non sono riuscito ad urinare).
"
Poi ho eseguito una cistoscopia transuretrale, con risultato:
Agevole introduzione dello strumento in uretra, uretra anteriore regolare.
Accesso in vescica.
Meati uretrali bilateralmente in sede, liberi e beanti.
I medici che hanno eseguito l'ultimo esame endoscopico hanno detto che il collo risulta un po' stretto ma non così tanto da dare quei sintomi e che potrebbero essere dovuti anche dalla muscolatura pelvica.
L'urologo da cui sono seguito invece ha diagnosticato la sclerosi del collo.
Mi ha detto che l'intervento potrebbe portare a problemi durante l'eiaculazione e vista l'età lui mi ha consigliato di aspettare.
Avendo già due pareri leggermente diversi, vorrei capire se secondo voi fosse giusto approfondire l'eventuale problema del pavimento pelvico (visti anche i problemi intestinali) magari anche tramite un fisioterapista oppure è inutile.
Grazie
Sono un ragazzo di 26 anni e da diversi anni soffro di problemi urinari.
Inizialmente avevo solo un flusso leggermente debole e deviato verso sinistra, sintomi che sono iniziati durante una fimosi risolta con circoincisione.
Dopo una sera in cui ho dovuto trattenere l'urina per diverse ore perché impossibilitato a svuotarmi, i sintomi sono peggiorati.
Dal giorno seguente il flusso si è indebolito ulteriormente, mi ci vuole più tempo a rilassarmi e a iniziare la minzione e il getto non è più unico ma si biforca e mi sembra che la vescica non si svuoti più completamente (questo succede anche a casa, da seduto).
Anche dopo aver eiaculato devo "spremere" (mi scuso per il termine poco tecnico) il pene per far uscire le ultime gocce e comunque per qualche minuto ho un leggero gocciolamento.
Aggiungo che oltre al peggioramento urinario ho iniziato ad avere problemi intestinali.
Stitichezza e diarrea alternate e anche quando sembra andare meglio (comunque una leggera stitichezza) le feci risultano un po' più sottili del solito.
Sono stato dall'urologo che per sospetta sclerosi del collo vescicale mi ha prescritto alcuni esami.
Ho eseguito una flussometria senza successo perché non riesco ad urinare sotto esame.
Dopodiché una uretrocistografia retrograda e minzionale, con risultato:
"L'introduzione retrograda del mezzo di contrasto in vescica con successivo riempimento vescicale mostra regolare decorso e calibro dell'uretra anteriore.
Uretra posteriore con aspetto compresso in fase retrograda non valutabile in fase minzionale (anche qui non sono riuscito ad urinare).
"
Poi ho eseguito una cistoscopia transuretrale, con risultato:
Agevole introduzione dello strumento in uretra, uretra anteriore regolare.
Accesso in vescica.
Meati uretrali bilateralmente in sede, liberi e beanti.
I medici che hanno eseguito l'ultimo esame endoscopico hanno detto che il collo risulta un po' stretto ma non così tanto da dare quei sintomi e che potrebbero essere dovuti anche dalla muscolatura pelvica.
L'urologo da cui sono seguito invece ha diagnosticato la sclerosi del collo.
Mi ha detto che l'intervento potrebbe portare a problemi durante l'eiaculazione e vista l'età lui mi ha consigliato di aspettare.
Avendo già due pareri leggermente diversi, vorrei capire se secondo voi fosse giusto approfondire l'eventuale problema del pavimento pelvico (visti anche i problemi intestinali) magari anche tramite un fisioterapista oppure è inutile.
Grazie
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L’intervento disostruttivo diventa inderogabile se si dimostra che la vescica si sta sfiancando per lo sforzo. Per questo motivo è indispensabile completare le indagini con l’esecuzione di una indagine urodinamica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 187 visite dal 31/10/2024.
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