Asap prostata
Salve,
Ho 51 anni, nessuna familiarità per CaP, e un mese fa mi è stata eseguita uretrotomia e turp per severa ostruzione urinaria (stenosi bulbare, prostata di circa 40 ml, psa 3. 32)
L'esame istologico dei reperti resecati della prostata è il seguente: "l'esame morfologico mostra in un contesto di parenchima prostatico coi caratteri dell'ipertrofia miofibroadenomatosa, nel parenchima prostatico l'evidenza di una proliferazione microghiandolare con aspetti morfologici tipo ASAP.
Lo studio immunoistochimico mostra parziale conservazione della membrana basale (p40+).
Racemasi non contributiva.
Si richiede pertanto stretta sorveglianza clinico-strumentale con monitoraggio dei livelli di psa".
L'urologo che mi ha operato mi consiglia di fare una RMN multiparametrica con e senza mdc e dosaggio psa tra altri 3 mesi, perché l intervento risale solo a un mese fa e la prostata è ancora contesta per l operazione.
I quesiti che pongo sono i seguenti:
Cosa si intende per " parziale conservazione della membrana basale (p40+) "?
È una cosa negativa o positiva?
Cosa si intende per "racemasi non contributiva"?
È una cosa negativa o positiva?
L attesa di 3 mesi (ma in tutto sarebbero 4 mesi dalla raccolta del reperto istologico) è pericolosa o poco rilevante per l evoluzione della lesione?
Quali sono infine le vostre considerazioni e indicazioni sulla questione complessiva?
Grazie mille.
Ho 51 anni, nessuna familiarità per CaP, e un mese fa mi è stata eseguita uretrotomia e turp per severa ostruzione urinaria (stenosi bulbare, prostata di circa 40 ml, psa 3. 32)
L'esame istologico dei reperti resecati della prostata è il seguente: "l'esame morfologico mostra in un contesto di parenchima prostatico coi caratteri dell'ipertrofia miofibroadenomatosa, nel parenchima prostatico l'evidenza di una proliferazione microghiandolare con aspetti morfologici tipo ASAP.
Lo studio immunoistochimico mostra parziale conservazione della membrana basale (p40+).
Racemasi non contributiva.
Si richiede pertanto stretta sorveglianza clinico-strumentale con monitoraggio dei livelli di psa".
L'urologo che mi ha operato mi consiglia di fare una RMN multiparametrica con e senza mdc e dosaggio psa tra altri 3 mesi, perché l intervento risale solo a un mese fa e la prostata è ancora contesta per l operazione.
I quesiti che pongo sono i seguenti:
Cosa si intende per " parziale conservazione della membrana basale (p40+) "?
È una cosa negativa o positiva?
Cosa si intende per "racemasi non contributiva"?
È una cosa negativa o positiva?
L attesa di 3 mesi (ma in tutto sarebbero 4 mesi dalla raccolta del reperto istologico) è pericolosa o poco rilevante per l evoluzione della lesione?
Quali sono infine le vostre considerazioni e indicazioni sulla questione complessiva?
Grazie mille.
[#1]
I dettagli che ci richiede sono di competenza dell'anatomo patologo e non hanno diretta rispondenza sul significato pratico di questo esame, Le alterazioni sono tutto sommato modeste e non particolarmente preoccupanti. Lei non ci riferisce un valore del PSA pre-operatorio, quello attuale potrebbe essere ancora falsato dal recente intervento. Senza coltivare eccessive preoccupazione diremmo di ripetere il PSA reflex tra qualche mese e poi prendere eventuali provvedimenti solo se necessari.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio molto per la risposta solerte.
Il psa a 3.32 è quello di fine settembre, cioè qualche giorno prima dell intervento.
Dopo l intervento, non l ho ancora mai dosato per evitare valori falsati.
Nel corso degli ultimi 7 anni il psa è stato tra i 3 e i 3.60.
Ad aprile di quest'anno, ad esempio, il psa era a 3.58 (con free-psa a 0,60, rapporto 0,17).
Le eco sovrapubiche e transrettali, prima dell intervento indicavano segni di ipertrofia prostatica benigna, ecostruttura disomogenea con preenza di pericentrimetriche calcificazioni mediane periuretrali e millimetriche cisti da ritenzione in esiti di flogosi, porzione periferica disomogenea, profilo capsule regolare, vescicole seminali omogenee e simmetriche, uretra intraprostatica a decorso tortuoso.
L ASAP può essere ascrivibile solo a tutto ciò, senza necessariamente essere correlabile a una neoplasia futura o coeva?
La ringrazio molto per la risposta solerte.
Il psa a 3.32 è quello di fine settembre, cioè qualche giorno prima dell intervento.
Dopo l intervento, non l ho ancora mai dosato per evitare valori falsati.
Nel corso degli ultimi 7 anni il psa è stato tra i 3 e i 3.60.
Ad aprile di quest'anno, ad esempio, il psa era a 3.58 (con free-psa a 0,60, rapporto 0,17).
Le eco sovrapubiche e transrettali, prima dell intervento indicavano segni di ipertrofia prostatica benigna, ecostruttura disomogenea con preenza di pericentrimetriche calcificazioni mediane periuretrali e millimetriche cisti da ritenzione in esiti di flogosi, porzione periferica disomogenea, profilo capsule regolare, vescicole seminali omogenee e simmetriche, uretra intraprostatica a decorso tortuoso.
L ASAP può essere ascrivibile solo a tutto ciò, senza necessariamente essere correlabile a una neoplasia futura o coeva?
[#3]
Si tratta di di una alterazione microscopica riscontrata occasionalmente che non ha una relazione diretta con la attuale presenza di un tumore della prostata, ma che impone una maggiore attenzione futura. Per il momento ovviamente non si va oltre il controllo del PSA.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Utente
Buonasera dott.,
frattanto (a 7 settimane esatte dalla TULIP) ho dosato il PSA che è risultato a 2.55 (era 3.32 prima dell intervento) per avere un punto di riferimento per i dosaggi futuri.
Le dò un elemento interessante, l Urologo mi ha confermato di aver rimosso poco più del 60% di prostata, che nel totale prima della TULIP era circa 40 ml.
Ritiene pertanto che l attuale valore del PSA sia "tranquillo"? Coerente con la quota di prostata rimossa e col tempo trascorso dall intervento?
In genere, dopo quanti mesi il PSA non risente dell'alterazione "in rialzo" legata all'insulto chirurgico (nel caso di specie, da laser)?
Grazie, saluti cordiali.
frattanto (a 7 settimane esatte dalla TULIP) ho dosato il PSA che è risultato a 2.55 (era 3.32 prima dell intervento) per avere un punto di riferimento per i dosaggi futuri.
Le dò un elemento interessante, l Urologo mi ha confermato di aver rimosso poco più del 60% di prostata, che nel totale prima della TULIP era circa 40 ml.
Ritiene pertanto che l attuale valore del PSA sia "tranquillo"? Coerente con la quota di prostata rimossa e col tempo trascorso dall intervento?
In genere, dopo quanti mesi il PSA non risente dell'alterazione "in rialzo" legata all'insulto chirurgico (nel caso di specie, da laser)?
Grazie, saluti cordiali.
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L'intervento definito TULIP è una semplice incisione del tessuto prostatico utilizzando il laser, peretanto non si asporta tessuto. Forse è opportuno chiarire meglio, per intenderci sui termini. Due mesi è proprio il minimo per rivalutare il PSA in modo attendibile dopo l'intervento. Una discesa si poteva attendere, ma verosimlmente questa si dimostrerà maggiormente consistente più avanti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 547 visite dal 30/10/2024.
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