Fimosi - chiesta una circoncisione totale, ricevuta parziale
Ho sofferto per tutta la vita di fimosi, per 28 anni, tanto da evitare completamente rapporti sessuali, in particolare quelli che coinvolgevano il pene (non ho mai usato il pene per attività sessuali, al di là della masturbazione). Direi serrata, nel senso che era presente sia a pene flaccido che eretto e riuscivo a vedere solo un piccolo foro che lasciava intravedere parte del meato.
Da piccolo non sapevo del problema; non sapevo neanche cosa fosse il glande e non ho mai provato a retrarre il prepuzio (i miei genitori non si erano mai accorti del problema).
A 15 anni, leggendo su Google ho cominciato a sospettare e poi a capire, ma ho procrastinato finché non mi sono deciso a farmi visitare.
Inizialmente ho menzionato il problema durante la visita da un dermatologo ma mi ha detto di non vedere segni di Lichen Sclerosus; poi sono stato privatamente da un urologo, che ha riscontrato una grave fimosi, tuttavia priva di cambiamenti biancastri o indurimento della pelle, e ha consigliato circoncisione totale.
Alla fine mi sono operato nel pubblico; il chirurgo aveva parlato di una circoncisione completa per evitare rischi di recidiva.
Ci tenevo particolarmente a un intervento completo, poiché la mia priorità non era conservare parti del prepuzio, ma limitare quanto più possibile i rischi futuri (infezioni, smegma, tumori, recidiva della fimosi, parafimosi).
Infatti, il giorno stesso dell’intervento, per rassicurarmi, ho chiesto al chirurgo se si trattasse di una c. completa, e mi ha risposto di sì.
Ora, a 12 giorni dall’intervento, l’unica parte esposta è la testa del glande, e attualmente la retrazione è dolorosa (probabilmente a causa dell’edema ancora presente).
Anche in caso di erezioni involontarie, il glande non è completamente esposto.
Il dottore, durante la visita di follow-up, ha scoperto il glande completamente e mi ha consigliato di retrarlo piano piano una o due volte al giorno, dicendo che la guarigione procede bene. Sostiene che se avesse rimosso più pelle sarebbe stato un problema nelle erezioni perché non ci sarebbe stata abbastanza pelle.
Trovo quest’argomentazione assurda.
In molte nazioni la popolazione è circoncisa totalmente, e non mi sembra che ci siano problemi diffusi di erezioni dolorose.
Quello che è evidente, dalla letteratura scientifica, è che la circoncisione parziale espone a rischi di recidiva, smegma, infezioni, tumori nel prepuzio e parafimosi (francamente, se rimanesse una lieve fimosi, non me ne accorgerei nemmeno, non essendo abituato a scoprire il glande per niente).
A voi sembra valida l’argomentazione di lasciare più pelle per le erezioni?
Mi sembra assurdo che un medico presuma che il paziente desideri necessariamente il trattamento più conservativo. L'idea di rischiare di tornare sotto i ferri per questo mi fa imbestialire e la trovo inaccettabile.
Per me, la priorità è ridurre al minimo la necessità di possibili interventi futuri.
Sarebbe opportuno parlarne chiaramente.
Da piccolo non sapevo del problema; non sapevo neanche cosa fosse il glande e non ho mai provato a retrarre il prepuzio (i miei genitori non si erano mai accorti del problema).
A 15 anni, leggendo su Google ho cominciato a sospettare e poi a capire, ma ho procrastinato finché non mi sono deciso a farmi visitare.
Inizialmente ho menzionato il problema durante la visita da un dermatologo ma mi ha detto di non vedere segni di Lichen Sclerosus; poi sono stato privatamente da un urologo, che ha riscontrato una grave fimosi, tuttavia priva di cambiamenti biancastri o indurimento della pelle, e ha consigliato circoncisione totale.
Alla fine mi sono operato nel pubblico; il chirurgo aveva parlato di una circoncisione completa per evitare rischi di recidiva.
Ci tenevo particolarmente a un intervento completo, poiché la mia priorità non era conservare parti del prepuzio, ma limitare quanto più possibile i rischi futuri (infezioni, smegma, tumori, recidiva della fimosi, parafimosi).
Infatti, il giorno stesso dell’intervento, per rassicurarmi, ho chiesto al chirurgo se si trattasse di una c. completa, e mi ha risposto di sì.
Ora, a 12 giorni dall’intervento, l’unica parte esposta è la testa del glande, e attualmente la retrazione è dolorosa (probabilmente a causa dell’edema ancora presente).
Anche in caso di erezioni involontarie, il glande non è completamente esposto.
Il dottore, durante la visita di follow-up, ha scoperto il glande completamente e mi ha consigliato di retrarlo piano piano una o due volte al giorno, dicendo che la guarigione procede bene. Sostiene che se avesse rimosso più pelle sarebbe stato un problema nelle erezioni perché non ci sarebbe stata abbastanza pelle.
Trovo quest’argomentazione assurda.
In molte nazioni la popolazione è circoncisa totalmente, e non mi sembra che ci siano problemi diffusi di erezioni dolorose.
Quello che è evidente, dalla letteratura scientifica, è che la circoncisione parziale espone a rischi di recidiva, smegma, infezioni, tumori nel prepuzio e parafimosi (francamente, se rimanesse una lieve fimosi, non me ne accorgerei nemmeno, non essendo abituato a scoprire il glande per niente).
A voi sembra valida l’argomentazione di lasciare più pelle per le erezioni?
Mi sembra assurdo che un medico presuma che il paziente desideri necessariamente il trattamento più conservativo. L'idea di rischiare di tornare sotto i ferri per questo mi fa imbestialire e la trovo inaccettabile.
Per me, la priorità è ridurre al minimo la necessità di possibili interventi futuri.
Sarebbe opportuno parlarne chiaramente.
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Assurdo è piuttosto voler trarre delle conclusioni a soli 12 giorni dall'intervento, in un processo di stabilizzazione che normalmente impiega almeno due mesiper completarsi. Pertanto, ogni valutazione andrà eventualmente espressa più avanti, molto probabilmente buona parte delle sue apprensioni svaniranno, come ci insegna l'esperienza di molte centinaia di interventi eseguiti in alcuni decenni di professione.
L'urologo esegue la circoncisione per motivi funzionali e non estetici. Quanto interessa è che il glande si scopra agevolmente per poter effettuare una corretta igiene locale. Per ottenere questo risultato non è necessario asportare tutto il prepuzio, che comunque non è un inutile orpello ma una difesa per una struttura delicata e sensibile come il glande. Il prepuzio viene asportato completamente solo in casi specifici, relativamente rari (es. balanite cronica del diabetico). Se si desidera ottenere questo risultato per motivi meramente estetici, quindi non sanitari, allora è opportuno rivolgersi ad un chirurgo plastico, accollandosene la spesa.
L'urologo esegue la circoncisione per motivi funzionali e non estetici. Quanto interessa è che il glande si scopra agevolmente per poter effettuare una corretta igiene locale. Per ottenere questo risultato non è necessario asportare tutto il prepuzio, che comunque non è un inutile orpello ma una difesa per una struttura delicata e sensibile come il glande. Il prepuzio viene asportato completamente solo in casi specifici, relativamente rari (es. balanite cronica del diabetico). Se si desidera ottenere questo risultato per motivi meramente estetici, quindi non sanitari, allora è opportuno rivolgersi ad un chirurgo plastico, accollandosene la spesa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 160 visite dal 28/10/2024.
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