Prostatite da staphylococcus haemolyticus

Salve, ho 59 anni.
Da svariati anni soffro di prostatite senza eccessivi problemi se non quello di dover urinare spesso e anche di notte.
Negli ultimi controlli, i due urologi andrologi che mi hanno visitato trovati sul mio Dottore, mi hanno fatto fare vari analisi che prima non avevo mai fatto, tra cui ormoni e spermiocoltura.
Per quanto riguarda gli ormoni, il secondo dottore mi ha fatto ripetere le analisi presso una Clinica, con prelievi scadenzati a 20 minuti e, fortunatamente, i valori sono usciti normali e quindi non mi ha fatto fare la cura del primo dottore che per abbassare la prolattina mi aveva addirittura prescritto medicinali antitumorali.
Il secondo dottore, prima di darmi la cura, mi ha fatto ripetere anche la spermiocoltura che era uscita positiva con il primo dottore al batterio Enterococcus faecalis.
Con la seconda spermiocoltura, sono uscito positivo allo Staphylococcus haemolyticus per 700.000 UFC/ml (quindi un altro batterio).
Ovviamente nelle analisi erano indicati anche gli antibiotici da fare.
Il secondo dottore mi ha prescritto quindi due cicli di una settimana con due compresse al giorno di Bactrim 160mg/800 mq.
Finita la cura, ho atteso 5-6 gg ed ho ripetuto la spermiocultura.
Stamattina ho ritirato il referto e sono ancora positivo allo Staphylococcus haemolyticus per 800.000 UFC/ml (quindi, malgrado l’antibiotico è addirittura aumentato di 100.000).
Ho inviato il referto al secondo dottore, che mi ha detto le testuali parole: perché quando il processo si cronicizza diventa difficile da debellare...ci vogliono a volte più cicli di antibiotico terapia, Se per lei è possibile vediamoci da vicino e le prescrivo terapia.
Ora il mio dubbio è che già i primi due cicli di antibiotici, con tutta la protezione con Riopan, ho avuto dolori allo stomaco e non vorrei rovinarmelo a di nuovo.
Prima di fissare il nuovo appuntamento, e quindi di pagare un’altra visita, voi cosa mi consigliate di fare?
Fatemi saper e vi ringrazio per la Vs disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Come sempre scriviamo in questa sede, noi riteniamo la presenza di questi batteri nel liquido seminale come una falsa positività, dovuta alla contaminazione del campione nell'ultimo tratto dell'uretra, che ne è colonizzato come tutta l'area ano genitale. Per questo motivo, le terapie antibiotiche sono quasi sempre vane.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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