Biopsia prostatica fusion
Buonasera scrivo per conto di mio padre.
Lo scorso 10 settembre ha effettuato una biopsia prostatica fusion dopo che la risonanza multiparametrica a cui si era sottoposto dopo aver riscontrato un aumento del PSA (il valore era intorno a 5. 5 con il limite del laboratorio posto a 4). Nel referto della risonanza c’erano 2 situazioni, una che aveva valore 2 della scala e l’altra 3. Leggendo qua e là ho visto che il grado 1 e la 2 solitamente non sono riconducibili a malattia o quantomeno le possibilità sono basse, mentre la 3 è incerta e per questo di solito viene fatta fare la biopsia.
Al termine dell’esame gli era stato detto che per la risposta ci sarebbero voluti circa 40 giorni.
Ne sono passati 43 di calendario e ancora non è stato contattato né via mail, né telefonicamente.
Volevo sapere, se possibile:
- è normale che per una risposta di una biopsia possano servire 40 giorni?
Hanno fatto qualche esame particolare?
Perché leggendo su internet, ma in generale sentendo varie persone, solitamente credo che per un risultato di una biopsia servano 15-20 giorni.
- Se il tempo di attesa per l’esito fosse realmente così lungo, se fosse risultato qualcosa di sgradevole, avrebbero chiamato o comunque lo avrebbero contattato prima del tempo?
Perché la nostra preoccupazione è che se qualora ci fosse qualcosa, passando tutto questo tempo, magari può diventare più grave di quello che era in partenza.
Noi stiamo aspettando ancora qualche giorno prima di contattare l’ospedale dove l’ha fatta, perché magari se han detto 40 giorni ci sta possano essere 2-3 giorni prima o dopo, però fin dall’inizio come tempistica mi è risultata strana.
Spero che, nei limiti del possibile, possiate rispondere il prima possibile.
Grazie e buona serata.
Lo scorso 10 settembre ha effettuato una biopsia prostatica fusion dopo che la risonanza multiparametrica a cui si era sottoposto dopo aver riscontrato un aumento del PSA (il valore era intorno a 5. 5 con il limite del laboratorio posto a 4). Nel referto della risonanza c’erano 2 situazioni, una che aveva valore 2 della scala e l’altra 3. Leggendo qua e là ho visto che il grado 1 e la 2 solitamente non sono riconducibili a malattia o quantomeno le possibilità sono basse, mentre la 3 è incerta e per questo di solito viene fatta fare la biopsia.
Al termine dell’esame gli era stato detto che per la risposta ci sarebbero voluti circa 40 giorni.
Ne sono passati 43 di calendario e ancora non è stato contattato né via mail, né telefonicamente.
Volevo sapere, se possibile:
- è normale che per una risposta di una biopsia possano servire 40 giorni?
Hanno fatto qualche esame particolare?
Perché leggendo su internet, ma in generale sentendo varie persone, solitamente credo che per un risultato di una biopsia servano 15-20 giorni.
- Se il tempo di attesa per l’esito fosse realmente così lungo, se fosse risultato qualcosa di sgradevole, avrebbero chiamato o comunque lo avrebbero contattato prima del tempo?
Perché la nostra preoccupazione è che se qualora ci fosse qualcosa, passando tutto questo tempo, magari può diventare più grave di quello che era in partenza.
Noi stiamo aspettando ancora qualche giorno prima di contattare l’ospedale dove l’ha fatta, perché magari se han detto 40 giorni ci sta possano essere 2-3 giorni prima o dopo, però fin dall’inizio come tempistica mi è risultata strana.
Spero che, nei limiti del possibile, possiate rispondere il prima possibile.
Grazie e buona serata.
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Buongiorno,
la risonanza magnetica multiparametrica della prostata e' l'esame di scelta da eseguire nel caso di un aumento del PSA totale per valutare se esista un sospetto di neoplasia prostatica.
Il PIRADS score e' uno score di rischio che una lesione alla risonanza sia una neoplasia. Il PIRADS score va da 1 a 5. PIRADS score 1,2 indica un sospetto molto basso e quindi generalmente non si procede a biopsia mirata. PIRADS 4-5 indica un sospetto elevato e quindi sempre si procede a biopsia mirata. Il PIRADS 3 e' una situazione dubbia, che nei centri di alta esperienza, raramente viene indicata. Il nostro atteggiamento come quello di molti centri e' di non eseguire sempre una biopsia in caso di una lesione PIRADS 3 ma selezionare i casi in base all'eta' del paziente, le dimensioni della lesione e l'andamento del PSA nel tempo.
Per esempio, un paziente con eta' inferiore a 65 anni, con un PSA in progressivo aumento e delle dimensioni superiori a 10 mm viene sottoposta a biopsia. In eta' piu' avanzate, dimensioni minori e PSA sufficientemente stabile, si preferisce non eseguire la biopsia ma monitorare con la RM l'andamento della lesione.
molto spesso le lesioni PIRADS 3 sono di natura infiammatoria o se sono delle neoplasie della prostata, sono di grado Gleason score 6, a lenta progressione , controllabili anche con una sorveglianza attiva.
Logicamente l'interpretazione del corretto valore del PIRADS score e' molto dipendente dall'operatore e dalla sua esperienza.
Se si decide di eseguire una biopsia, andrà' eseguita con un sistema di fusione d'immagine fra la risonanza e l'ecografia sulla lesione oltre a prelievi perilesionali.
Il tempo di attesa della risposta istologica non e' influenzata dal fatto che la risposta sia positiva o negativa per neoplasia. Il tempo e' legato alla disponibilità' di materiali e personale tecnico e anatomo patologi per eseguire l'esame. Non sono un anatomo patologo , ma in alcune occasioni abbiamo ricevuto la risposta istologica in 48 ore. Quindi nn credo che serva molto tempo. L'attesa dipende da quanti esami il centro deve eseguire. non possono variare il tempo di attesa in base alla risposta, perché' la risposta si conosce solo quando il vetrino e' pronto e viene letto in 10 minuti dal patologo.
Generalmente nei centri dove esiste un PDTA riconosciuto come centro di eccellenza per la gestione del tumore prostatico, l'attesa della risposta della biopsia non dovrebbe eccedere 14 giorni.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
University' Sapienza di Roma
la risonanza magnetica multiparametrica della prostata e' l'esame di scelta da eseguire nel caso di un aumento del PSA totale per valutare se esista un sospetto di neoplasia prostatica.
Il PIRADS score e' uno score di rischio che una lesione alla risonanza sia una neoplasia. Il PIRADS score va da 1 a 5. PIRADS score 1,2 indica un sospetto molto basso e quindi generalmente non si procede a biopsia mirata. PIRADS 4-5 indica un sospetto elevato e quindi sempre si procede a biopsia mirata. Il PIRADS 3 e' una situazione dubbia, che nei centri di alta esperienza, raramente viene indicata. Il nostro atteggiamento come quello di molti centri e' di non eseguire sempre una biopsia in caso di una lesione PIRADS 3 ma selezionare i casi in base all'eta' del paziente, le dimensioni della lesione e l'andamento del PSA nel tempo.
Per esempio, un paziente con eta' inferiore a 65 anni, con un PSA in progressivo aumento e delle dimensioni superiori a 10 mm viene sottoposta a biopsia. In eta' piu' avanzate, dimensioni minori e PSA sufficientemente stabile, si preferisce non eseguire la biopsia ma monitorare con la RM l'andamento della lesione.
molto spesso le lesioni PIRADS 3 sono di natura infiammatoria o se sono delle neoplasie della prostata, sono di grado Gleason score 6, a lenta progressione , controllabili anche con una sorveglianza attiva.
Logicamente l'interpretazione del corretto valore del PIRADS score e' molto dipendente dall'operatore e dalla sua esperienza.
Se si decide di eseguire una biopsia, andrà' eseguita con un sistema di fusione d'immagine fra la risonanza e l'ecografia sulla lesione oltre a prelievi perilesionali.
Il tempo di attesa della risposta istologica non e' influenzata dal fatto che la risposta sia positiva o negativa per neoplasia. Il tempo e' legato alla disponibilità' di materiali e personale tecnico e anatomo patologi per eseguire l'esame. Non sono un anatomo patologo , ma in alcune occasioni abbiamo ricevuto la risposta istologica in 48 ore. Quindi nn credo che serva molto tempo. L'attesa dipende da quanti esami il centro deve eseguire. non possono variare il tempo di attesa in base alla risposta, perché' la risposta si conosce solo quando il vetrino e' pronto e viene letto in 10 minuti dal patologo.
Generalmente nei centri dove esiste un PDTA riconosciuto come centro di eccellenza per la gestione del tumore prostatico, l'attesa della risposta della biopsia non dovrebbe eccedere 14 giorni.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
University' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 335 visite dal 23/10/2024.
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