Psa elevato
Buongiorno,
Vi scrivo per mio padre di 77 anni,
Per caso ha scoperto di avere nel 2021 un psa pari a 6 circa da allora il suo PSA oscilla tra 8 e 9 ormai sono trascorsi circa 4 anni ma continua a mantenersi su valori alti.
Non ha alcun sintomo, Ha fatto l'esplorazione rettale e l'ecografia E non è risultato nulla.
Il prossimo passo sarebbe dovuto essere la biopsia, che lui non vorrebbe fare In quanto non avendo sintomi non la ritiene necessaria.
Il medico curante gli ha prescritto una risonanza magnetica multiparametrica dalla quale è emerso:
Prostata aumentata di dimensioni (44x60x62mm, APxLLxCC) con volume di circa 85cc e minima ipertrofia del
lobo medio che mpronta il pav mento vescicale.
ZT lievemente 1pertrofia ed segnale disomogeneo per la presenza di multipli noduli di iperplasia prostatica,
2
prevalentemente di upo ghiandolare, alcuni dei quali con contestuali segnl di degenerazione cistica plù evidenti in
corrispondenza dellapice ghiandolare (PIRADS 2).
La ZP appare diffusamente disomogenea per la presenza di multiple strie ed aree 1pointense in T2w in rapporto ad
esit flogistici (PIRADS 2).
Capsula prostatica integra.
Ipotrofiche le vescichette seminali bilateralmente.
Vescica scarsamente distesa, a pareti lievemente ispessite anteriormente
Non versamento libero nello scavo pelvico.
Non evidenti significative adenopatie pelviche.
Pensavo che la cosa fosse conclusa invece lui ripropone nuovamente la biopsia perché non lo convince ol psa.
Ritenete che sia il caso di procedere in tal senso o possiamo anche Continuare a tenerla sotto controllo attraverso le semplici analisi di Laboratorio?
Grazie anticipate
Vi scrivo per mio padre di 77 anni,
Per caso ha scoperto di avere nel 2021 un psa pari a 6 circa da allora il suo PSA oscilla tra 8 e 9 ormai sono trascorsi circa 4 anni ma continua a mantenersi su valori alti.
Non ha alcun sintomo, Ha fatto l'esplorazione rettale e l'ecografia E non è risultato nulla.
Il prossimo passo sarebbe dovuto essere la biopsia, che lui non vorrebbe fare In quanto non avendo sintomi non la ritiene necessaria.
Il medico curante gli ha prescritto una risonanza magnetica multiparametrica dalla quale è emerso:
Prostata aumentata di dimensioni (44x60x62mm, APxLLxCC) con volume di circa 85cc e minima ipertrofia del
lobo medio che mpronta il pav mento vescicale.
ZT lievemente 1pertrofia ed segnale disomogeneo per la presenza di multipli noduli di iperplasia prostatica,
2
prevalentemente di upo ghiandolare, alcuni dei quali con contestuali segnl di degenerazione cistica plù evidenti in
corrispondenza dellapice ghiandolare (PIRADS 2).
La ZP appare diffusamente disomogenea per la presenza di multiple strie ed aree 1pointense in T2w in rapporto ad
esit flogistici (PIRADS 2).
Capsula prostatica integra.
Ipotrofiche le vescichette seminali bilateralmente.
Vescica scarsamente distesa, a pareti lievemente ispessite anteriormente
Non versamento libero nello scavo pelvico.
Non evidenti significative adenopatie pelviche.
Pensavo che la cosa fosse conclusa invece lui ripropone nuovamente la biopsia perché non lo convince ol psa.
Ritenete che sia il caso di procedere in tal senso o possiamo anche Continuare a tenerla sotto controllo attraverso le semplici analisi di Laboratorio?
Grazie anticipate
[#1]
Se si prescrive la risonanza magnetica, bisogna essere disposti a fidarsi dei suoi risultati, altrimenti tanto vale non eseguirla e passare subito alle biopsie. La risonanza è in genere un esame molto preciso ed in questo caso evidenzia un consistente aumento di volume della ghiandola, tipico dell’età matura con evidente infiammazione sovrapposta. Questa situazione giustifica i valori lievemente elevati del PSA. Se non vi sono sintomi od altri sospetti alla visita diretta, in genere non vi sono altri provvedimenti da prendere, se non continuare a controllare il PSA ogni 6 mesi circa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Dottore intanto La ringrazio per la sua disponibilità e il suo consiglio che sposo integralmente .
Per ridurre lo stato di infiammazione della prostata a mio padre gli è stato prescritto il farmaco xatral da 2.5 una compressa al giorno ma dopo dieci giorni ha cominciato ad avere spossatezza e giramenti di testa e la sospeso.
In questi casi cosa è meglio fare deve continuare con questo farmaco o ci sono altre strade da seguire Grazie anticipatamente
Per ridurre lo stato di infiammazione della prostata a mio padre gli è stato prescritto il farmaco xatral da 2.5 una compressa al giorno ma dopo dieci giorni ha cominciato ad avere spossatezza e giramenti di testa e la sospeso.
In questi casi cosa è meglio fare deve continuare con questo farmaco o ci sono altre strade da seguire Grazie anticipatamente
[#3]
La alfuzosina (Xatral ed altri) non ha alcuna azione anti-infiammatoria, ma unicamente funzionale e migliorattivo sulla qualità del flusso urinario. Un comune effetto collaterale di questo tipo di farmaci (alfa-litici) è la riduzione dellla pressione del sangue, che abbastanza raramente può essere tale da causare disturbi importanti. Se sia opportuno seguire altre strade terapeutuch lo può decidere solo il nostro Collega che segue direttaente il caso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 528 visite dal 21/10/2024.
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