Eiaculazione astenica, pesantezza perineale e ernia del disco
Salve carissimi Dottori
Ho già chiesto consulto qui:
https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/1045325-eiaculazione-debole-e-sensazione-orgasmica-ovattata.html
E ho ricevuto risposte molto soddisfacenti.
Tuttavia torno ad aggiornare la mia situazione in quanto ho tenuto sotto controllo quelli che sono i sintomi riscontrati in questi mesi.
In generale accuso ancora un’eiaculazione astenica, quindi con getto ridotto.
Ho notato però, che quando provo a tenere fermo il pene durante l’eiaculazione (glande fermo nella mano), questa si presenta con un getto molto forte, praticamente come è sempre stato.
Ho pensato fosse dovuto al fatto che stringendo tra le mani il pene, la pressione aumentasse.
Ad ogni modo, ultimamente, anche con questa tecnica il getto sta risultando debole.
Ormai, le sto pensando tutte, addirittura sto attribuendo questo ad un’ernia L5-S1 diagnosticata molto anni fa e mai risolta...e che mi porta dolore costante alla bassa schiena (ancora di più negli ultimi giorni).
Non so più cosa pensare...ho pensato anche ad una carenza di testosterone visto che ho subito forti stress in questi anni
Altri sintomi sono: sensazione di gonfiore/pesantezza/turgidità nella zona tra ano e testicoli (muscolo bulbospungioso?) che si accentua dopo l’orgasmo, e gonfiore anale (solitamente a causa di emorroidi, talvolta faccio un po’ di fatica a svuotarmi completamente) non ci sto capendo più niente
Non sono costantemente preoccupato, ho cercato di non pensarci ma quando poi si presentano in modo insistente, questi sintomi mi portano a stare un po’ giù di morale
Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio!!
Ho già chiesto consulto qui:
https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/1045325-eiaculazione-debole-e-sensazione-orgasmica-ovattata.html
E ho ricevuto risposte molto soddisfacenti.
Tuttavia torno ad aggiornare la mia situazione in quanto ho tenuto sotto controllo quelli che sono i sintomi riscontrati in questi mesi.
In generale accuso ancora un’eiaculazione astenica, quindi con getto ridotto.
Ho notato però, che quando provo a tenere fermo il pene durante l’eiaculazione (glande fermo nella mano), questa si presenta con un getto molto forte, praticamente come è sempre stato.
Ho pensato fosse dovuto al fatto che stringendo tra le mani il pene, la pressione aumentasse.
Ad ogni modo, ultimamente, anche con questa tecnica il getto sta risultando debole.
Ormai, le sto pensando tutte, addirittura sto attribuendo questo ad un’ernia L5-S1 diagnosticata molto anni fa e mai risolta...e che mi porta dolore costante alla bassa schiena (ancora di più negli ultimi giorni).
Non so più cosa pensare...ho pensato anche ad una carenza di testosterone visto che ho subito forti stress in questi anni
Altri sintomi sono: sensazione di gonfiore/pesantezza/turgidità nella zona tra ano e testicoli (muscolo bulbospungioso?) che si accentua dopo l’orgasmo, e gonfiore anale (solitamente a causa di emorroidi, talvolta faccio un po’ di fatica a svuotarmi completamente) non ci sto capendo più niente
Non sono costantemente preoccupato, ho cercato di non pensarci ma quando poi si presentano in modo insistente, questi sintomi mi portano a stare un po’ giù di morale
Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio!!
[#1]
Abbiamo già discusso questa sua situazione alcuni mesi fa, cercando - evidentemente senza riuscirci - di spiegarle che l'entità del flusso seminale all'eiaculazione abbia tutto sommato uno scarso significato e possa al limite essere correlato ad una comunissima condizione di congestione della prostata.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Salve dottore, le confermo che è riuscito a spiegarsi perfettamente e la ringrazio ancora per questo.
La mia preoccupazione non è tanto legata alla potenza del flusso, ma più che altro alle sensazioni associate ad esso. Non mi ripeterò per non essere noioso e per non farle perdere tempo.
Inoltre, ho riscritto a voi perché speravo che dando più informazioni sarei riuscito a venire a capo del problema: lo definisco tale in quanto per me, il fatto che abbia perso sensibilità e intensità dell’orgasmo (a volte quasi nullo) non è proprio piacevole.
La ringrazio ad ogni modo!
La mia preoccupazione non è tanto legata alla potenza del flusso, ma più che altro alle sensazioni associate ad esso. Non mi ripeterò per non essere noioso e per non farle perdere tempo.
Inoltre, ho riscritto a voi perché speravo che dando più informazioni sarei riuscito a venire a capo del problema: lo definisco tale in quanto per me, il fatto che abbia perso sensibilità e intensità dell’orgasmo (a volte quasi nullo) non è proprio piacevole.
La ringrazio ad ogni modo!
[#3]
Quanto ci riferisce è più che altro basato su percezioni soggettive, molto difficili da oggettivare, tanto più se attinenti alla sfera sessuale. Cercare di rapportare tutto questo alla realtà di un possibile quadro di lieve prostatite è già difficile con una valutazione diretta, a distanza è del tutto impossibile. L’unica strada da seguire è quella di mantenere un costante contatto diretto con un nostro Collega con il quale si intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 324 visite dal 19/10/2024.
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