Piccolo sanguinamento uretrale
Buonasera a tutti.
Qualche giorno fa, a seguito di un rapporto orale non protetto, dopo qualche ora, mi sono reso conto che il meato urinario presentava delle piccole tracce di sangue.
Con della carte igienica ho provato a premere un pò, e ho notato che il sangue non era all'esterno, ma bensì nel primo tratto dell'uretra. Sentivo anche un discreto fastidio e bruciore al tatto.
Anche la prima eiaculazione, dopo questa spiacevole scoperta, presentava tracce di sangue.
Dopo un paio di giorni il problema sembrava risolto, anche se un pò di fastidio rimaneva.
Oggi ho provato, con un kit fai da te, a fare il test per la clamidia (poi risultato negativo, ma chissà se lo sia effettivamente) e già inserendo e poi estraendo il tampone, ho notato delle evidenti macchie di sangue.
Magari questa volta è dovuto allo sfregamento del tampone (tra l'altro di quelli in cotone, secchissimi e dolorosi da inserire), ma vorrei senitre qualche ipotesi sul cosa possa aver causato la prima comparsa di sangue, già a poche ore da quel rapporto.
In passato avevo avuto la clamidia, e a parte ricordare sintomi molto piu dolorosi, il sangue si era presentato il giorno dopo e non dopo poche ore.
Grazie a tutti.
Qualche giorno fa, a seguito di un rapporto orale non protetto, dopo qualche ora, mi sono reso conto che il meato urinario presentava delle piccole tracce di sangue.
Con della carte igienica ho provato a premere un pò, e ho notato che il sangue non era all'esterno, ma bensì nel primo tratto dell'uretra. Sentivo anche un discreto fastidio e bruciore al tatto.
Anche la prima eiaculazione, dopo questa spiacevole scoperta, presentava tracce di sangue.
Dopo un paio di giorni il problema sembrava risolto, anche se un pò di fastidio rimaneva.
Oggi ho provato, con un kit fai da te, a fare il test per la clamidia (poi risultato negativo, ma chissà se lo sia effettivamente) e già inserendo e poi estraendo il tampone, ho notato delle evidenti macchie di sangue.
Magari questa volta è dovuto allo sfregamento del tampone (tra l'altro di quelli in cotone, secchissimi e dolorosi da inserire), ma vorrei senitre qualche ipotesi sul cosa possa aver causato la prima comparsa di sangue, già a poche ore da quel rapporto.
In passato avevo avuto la clamidia, e a parte ricordare sintomi molto piu dolorosi, il sangue si era presentato il giorno dopo e non dopo poche ore.
Grazie a tutti.
[#1]
La causa è stata evidentemente traumatica, poiché una ipotetica infezione da clamidia non può causare sanguinamento e soprattutto non può manifestarsi in tempi così brevi. Non possiamo pensare che si tratti di una lesione così importante, quasi sicuramente le cose si stabilizzeranno nell’arco dei prossimi giorni.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie della risposta, dottore.
Mi permetta solo di "contestarle" (si faccia particolare attenzione alle virgolette), due cose:
1 come ho accennato nel post precedente, anni fa, a seguito di un rapporto, risultai positivo alla clamidia (solo la spermiocoltura però, tamponi e esame urine risultavano negativi). I sintomi che distintamnete ricordo erano un fortissimo dolore lungo tutta l'uretra, sopratutto durante l'erezione, forte bruciore durante la minzione, e tracce di sangue nello sperma. Questi sintomi furono già osservabili il giorno dopo il rapporto sessuale, e andaro peggiorando nei giorni successivi. Di solito, un'infezione da clamidia, o anche gonorrea, dopo quanto si manifesta?
2 La causa traumatica potrebbe anche starci, ma mi sembra un pò difficile: non dovrei lamentare anche dolori ai corpi cavernosi, o comunque su tutto il pene, piuttosto che nell'uretra, sopratutto nell'ultimo tratto? Non avrei anche osservato qualche lesione esterna, o sul glande o comunque sul resto del pene?
Non potrebbe essere una qualche infezione batterica, che ha causato in maniera repentina anche una forte infiammazione all'uretra?
Di certo c'è che dopo aver inserito il tampone (per circa 1-2 cm), il sanguinamento è aumentato, quindi ora sicuramente si è anche aggiunto un problema di natura "traumatica". Quello che non riesco a spiegarmi è l'iniziale bruciore e sanguinamento (modesto), poche ore dopo il rapporto.
Io per il momento sto assumendo il mannosio in polvere, 3 volte al giorno, e sto mettendo il fucidin sul glande e, con l'aiuto di un cottonfioc, anche nel primo tratto dell'uretra. Strano a dirsi, con la pomata, l'inserzione del cottonfioc, diversamente dal tempone che ho usato per il test, non mi da alcun fastidio.
Lei pensa che per il momento possa andare bene come terapia?
Mi permetta solo di "contestarle" (si faccia particolare attenzione alle virgolette), due cose:
1 come ho accennato nel post precedente, anni fa, a seguito di un rapporto, risultai positivo alla clamidia (solo la spermiocoltura però, tamponi e esame urine risultavano negativi). I sintomi che distintamnete ricordo erano un fortissimo dolore lungo tutta l'uretra, sopratutto durante l'erezione, forte bruciore durante la minzione, e tracce di sangue nello sperma. Questi sintomi furono già osservabili il giorno dopo il rapporto sessuale, e andaro peggiorando nei giorni successivi. Di solito, un'infezione da clamidia, o anche gonorrea, dopo quanto si manifesta?
2 La causa traumatica potrebbe anche starci, ma mi sembra un pò difficile: non dovrei lamentare anche dolori ai corpi cavernosi, o comunque su tutto il pene, piuttosto che nell'uretra, sopratutto nell'ultimo tratto? Non avrei anche osservato qualche lesione esterna, o sul glande o comunque sul resto del pene?
Non potrebbe essere una qualche infezione batterica, che ha causato in maniera repentina anche una forte infiammazione all'uretra?
Di certo c'è che dopo aver inserito il tampone (per circa 1-2 cm), il sanguinamento è aumentato, quindi ora sicuramente si è anche aggiunto un problema di natura "traumatica". Quello che non riesco a spiegarmi è l'iniziale bruciore e sanguinamento (modesto), poche ore dopo il rapporto.
Io per il momento sto assumendo il mannosio in polvere, 3 volte al giorno, e sto mettendo il fucidin sul glande e, con l'aiuto di un cottonfioc, anche nel primo tratto dell'uretra. Strano a dirsi, con la pomata, l'inserzione del cottonfioc, diversamente dal tempone che ho usato per il test, non mi da alcun fastidio.
Lei pensa che per il momento possa andare bene come terapia?
[#3]
La presenza della clamidia nell'apparato uro-genitale è nella magior parte dei casi asintomatica. Se una popolazione di maschi si sottoponesse ad accertamenti, probabilmente una certa parte risulterebbe comunque positiva in assenza completa di disturbi. L'incubazione delle infezioni da clamidia è descritta nell'ordine di 1-3 settimane, pertanto una manifestazione troppo rapida è probabilmente da mettere in relazione con una pre-esistenza dei batteri, anche se in carica minima.
L'uretra è una struttura anatomica assai più delicata, soprattutto nella mucosa che la ricopre internamente, rispetto ai corpi cavernosi, pertanto un trauma seppure modesto è più facile che lasci traccia sulla prima piuttosto che sui secondi.
Non sappiamo chi le abbia consigliato la terapia che sta seguendo, che in base alla nostra esperienza riteniamo abbastanza bizzarra. Il d-mannosio ha indicazione principale nella prevenzione delle recidive delle cistiti femminili ed agisce principalmente sulla vescica, dove l'urina ristagna almeno per qualche tempo. Difficile pensare ad una sua reale efficacia nel maschio a livello di uretra e prostata. L'acido fusidico è un antibiotico di uso assai poco comune, probabilemete attivo sulla clamidia se somministrato per via sistemica. La crema ha più che altro indicazioni oculistiche ed agisce solo nel punto in cui viene applicata e non in tutta l'uretra interessata dalla ipotetica infezione.
In conclusione, le consiglieremmo di lasciar perdere gli armeggi con i tamponi, lasciando il tempo perché la situazione si stabilizzi, cosa che molto probabilmente avverrà entro pochi giorni. In seguito la reale presenza di clamidia, che dovrebbe comunque comportare una secrezione uretrale, potrà essere accertata con l'esame batteriologico con metodica PCR sulle urine del primo getto. In ogni caso, è opportuno che la situazione venga seguita direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
L'uretra è una struttura anatomica assai più delicata, soprattutto nella mucosa che la ricopre internamente, rispetto ai corpi cavernosi, pertanto un trauma seppure modesto è più facile che lasci traccia sulla prima piuttosto che sui secondi.
Non sappiamo chi le abbia consigliato la terapia che sta seguendo, che in base alla nostra esperienza riteniamo abbastanza bizzarra. Il d-mannosio ha indicazione principale nella prevenzione delle recidive delle cistiti femminili ed agisce principalmente sulla vescica, dove l'urina ristagna almeno per qualche tempo. Difficile pensare ad una sua reale efficacia nel maschio a livello di uretra e prostata. L'acido fusidico è un antibiotico di uso assai poco comune, probabilemete attivo sulla clamidia se somministrato per via sistemica. La crema ha più che altro indicazioni oculistiche ed agisce solo nel punto in cui viene applicata e non in tutta l'uretra interessata dalla ipotetica infezione.
In conclusione, le consiglieremmo di lasciar perdere gli armeggi con i tamponi, lasciando il tempo perché la situazione si stabilizzi, cosa che molto probabilmente avverrà entro pochi giorni. In seguito la reale presenza di clamidia, che dovrebbe comunque comportare una secrezione uretrale, potrà essere accertata con l'esame batteriologico con metodica PCR sulle urine del primo getto. In ogni caso, è opportuno che la situazione venga seguita direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Grazie della risposta, dottore.
Stando a quello che mi dice, la clamidia è estremamente diffusa. Non pensa allora che forse sarebbe consigliabile un giro di antibiotico, in forma preventiva?
Sicuramente ho peggiorato le cose con il tampone, e per adesso lascerò soltanto passare i giorni sperando che le cose tornino alla nomralità. Comunque la "terapia" che avevo iniziato, era più che altro a scopo preventivo: il mannosio lo stavo appunto prendendo per evitare che eventuali infezioni potessero fromarsi nella vescica (io purtroppo ho un quadro molto compliacato sotto questo punto di vista, e urino spessisimo, oltre che non riuscire mai a svuotare completamente la vescica). Il fucidin ricordo che mi era stato prescritto da una dermatologa quando appunto mi era stata diagnosticata la clamidia, penso sempre in forma preventiva, avendo l'acido fusidico un'azione battereostatica.
La diagnosi della clamidia, nel mio caso, è ancora più difficle: urinando di continuo, credo che tamponi e soprattutto l'esame urine, siano del tutto inutili. Ecco forse perchè l'unico esame che era risultato positivo, era stata la spermiocoltura.
Stando a quello che mi dice, la clamidia è estremamente diffusa. Non pensa allora che forse sarebbe consigliabile un giro di antibiotico, in forma preventiva?
Sicuramente ho peggiorato le cose con il tampone, e per adesso lascerò soltanto passare i giorni sperando che le cose tornino alla nomralità. Comunque la "terapia" che avevo iniziato, era più che altro a scopo preventivo: il mannosio lo stavo appunto prendendo per evitare che eventuali infezioni potessero fromarsi nella vescica (io purtroppo ho un quadro molto compliacato sotto questo punto di vista, e urino spessisimo, oltre che non riuscire mai a svuotare completamente la vescica). Il fucidin ricordo che mi era stato prescritto da una dermatologa quando appunto mi era stata diagnosticata la clamidia, penso sempre in forma preventiva, avendo l'acido fusidico un'azione battereostatica.
La diagnosi della clamidia, nel mio caso, è ancora più difficle: urinando di continuo, credo che tamponi e soprattutto l'esame urine, siano del tutto inutili. Ecco forse perchè l'unico esame che era risultato positivo, era stata la spermiocoltura.
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E' proprio grazie alla tanto maldestra quanto inveterata abitudine ai - giri di antibiotico preventivi - che oggi si sono selezionati ceppi batterici estremamente aggressivi e resistenti, che tanti gravi problemi causano, sopratutto in ambiente ospedaliero. Se ne tenga quindi bene alla larga, fino a quando una positività batterica non venga riscontrata inequivocabilmente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#7]
- Se nei prossimi giorni la situazione non continuasse a migliorare, magari -
Magari invece di continuare ad improvvisare, si rivolga ad un nostro Collega che la possa valutare direttamente. Lasci la medicina ai suoi professionisti!
Magari invece di continuare ad improvvisare, si rivolga ad un nostro Collega che la possa valutare direttamente. Lasci la medicina ai suoi professionisti!
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 252 visite dal 12/10/2024.
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