Piccolo sanguinamento uretrale
Qualche giorno fa, a seguito di un rapporto orale non protetto, dopo qualche ora, mi sono reso conto che il meato urinario presentava delle piccole tracce di sangue.
Con della carte igienica ho provato a premere un pò, e ho notato che il sangue non era all'esterno, ma bensì nel primo tratto dell'uretra. Sentivo anche un discreto fastidio e bruciore al tatto.
Anche la prima eiaculazione, dopo questa spiacevole scoperta, presentava tracce di sangue.
Dopo un paio di giorni il problema sembrava risolto, anche se un pò di fastidio rimaneva.
Oggi ho provato, con un kit fai da te, a fare il test per la clamidia (poi risultato negativo, ma chissà se lo sia effettivamente) e già inserendo e poi estraendo il tampone, ho notato delle evidenti macchie di sangue.
Magari questa volta è dovuto allo sfregamento del tampone (tra l'altro di quelli in cotone, secchissimi e dolorosi da inserire), ma vorrei senitre qualche ipotesi sul cosa possa aver causato la prima comparsa di sangue, già a poche ore da quel rapporto.
In passato avevo avuto la clamidia, e a parte ricordare sintomi molto piu dolorosi, il sangue si era presentato il giorno dopo e non dopo poche ore.
Grazie a tutti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Mi permetta solo di "contestarle" (si faccia particolare attenzione alle virgolette), due cose:
1 come ho accennato nel post precedente, anni fa, a seguito di un rapporto, risultai positivo alla clamidia (solo la spermiocoltura però, tamponi e esame urine risultavano negativi). I sintomi che distintamnete ricordo erano un fortissimo dolore lungo tutta l'uretra, sopratutto durante l'erezione, forte bruciore durante la minzione, e tracce di sangue nello sperma. Questi sintomi furono già osservabili il giorno dopo il rapporto sessuale, e andaro peggiorando nei giorni successivi. Di solito, un'infezione da clamidia, o anche gonorrea, dopo quanto si manifesta?
2 La causa traumatica potrebbe anche starci, ma mi sembra un pò difficile: non dovrei lamentare anche dolori ai corpi cavernosi, o comunque su tutto il pene, piuttosto che nell'uretra, sopratutto nell'ultimo tratto? Non avrei anche osservato qualche lesione esterna, o sul glande o comunque sul resto del pene?
Non potrebbe essere una qualche infezione batterica, che ha causato in maniera repentina anche una forte infiammazione all'uretra?
Di certo c'è che dopo aver inserito il tampone (per circa 1-2 cm), il sanguinamento è aumentato, quindi ora sicuramente si è anche aggiunto un problema di natura "traumatica". Quello che non riesco a spiegarmi è l'iniziale bruciore e sanguinamento (modesto), poche ore dopo il rapporto.
Io per il momento sto assumendo il mannosio in polvere, 3 volte al giorno, e sto mettendo il fucidin sul glande e, con l'aiuto di un cottonfioc, anche nel primo tratto dell'uretra. Strano a dirsi, con la pomata, l'inserzione del cottonfioc, diversamente dal tempone che ho usato per il test, non mi da alcun fastidio.
Lei pensa che per il momento possa andare bene come terapia?
L'uretra è una struttura anatomica assai più delicata, soprattutto nella mucosa che la ricopre internamente, rispetto ai corpi cavernosi, pertanto un trauma seppure modesto è più facile che lasci traccia sulla prima piuttosto che sui secondi.
Non sappiamo chi le abbia consigliato la terapia che sta seguendo, che in base alla nostra esperienza riteniamo abbastanza bizzarra. Il d-mannosio ha indicazione principale nella prevenzione delle recidive delle cistiti femminili ed agisce principalmente sulla vescica, dove l'urina ristagna almeno per qualche tempo. Difficile pensare ad una sua reale efficacia nel maschio a livello di uretra e prostata. L'acido fusidico è un antibiotico di uso assai poco comune, probabilemete attivo sulla clamidia se somministrato per via sistemica. La crema ha più che altro indicazioni oculistiche ed agisce solo nel punto in cui viene applicata e non in tutta l'uretra interessata dalla ipotetica infezione.
In conclusione, le consiglieremmo di lasciar perdere gli armeggi con i tamponi, lasciando il tempo perché la situazione si stabilizzi, cosa che molto probabilmente avverrà entro pochi giorni. In seguito la reale presenza di clamidia, che dovrebbe comunque comportare una secrezione uretrale, potrà essere accertata con l'esame batteriologico con metodica PCR sulle urine del primo getto. In ogni caso, è opportuno che la situazione venga seguita direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Stando a quello che mi dice, la clamidia è estremamente diffusa. Non pensa allora che forse sarebbe consigliabile un giro di antibiotico, in forma preventiva?
Sicuramente ho peggiorato le cose con il tampone, e per adesso lascerò soltanto passare i giorni sperando che le cose tornino alla nomralità. Comunque la "terapia" che avevo iniziato, era più che altro a scopo preventivo: il mannosio lo stavo appunto prendendo per evitare che eventuali infezioni potessero fromarsi nella vescica (io purtroppo ho un quadro molto compliacato sotto questo punto di vista, e urino spessisimo, oltre che non riuscire mai a svuotare completamente la vescica). Il fucidin ricordo che mi era stato prescritto da una dermatologa quando appunto mi era stata diagnosticata la clamidia, penso sempre in forma preventiva, avendo l'acido fusidico un'azione battereostatica.
La diagnosi della clamidia, nel mio caso, è ancora più difficle: urinando di continuo, credo che tamponi e soprattutto l'esame urine, siano del tutto inutili. Ecco forse perchè l'unico esame che era risultato positivo, era stata la spermiocoltura.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Magari invece di continuare ad improvvisare, si rivolga ad un nostro Collega che la possa valutare direttamente. Lasci la medicina ai suoi professionisti!
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Dopo aver seguito i suoi consigli (non ho preso farmaci come anche ho lasciato perdere i kit diagnostici fai da te) ho notato che nel giro di alcuni giorni la situazione era migliorata da sola, fino alla totale scomparsa dei sintomi.
Erano passate alcune settimane, senza alcun sanguinamento o fastidio, quando il problema si è presentato di nuovo. All'inizio solo piccole goccioline di sangue di colore acceso nello sperma, fino ad oggi, dove una buona parte del primo eiaculato era di colore quasi marrone, l'altra invece normale (bianco). Faccio presente che non lamento alcun fastidio o dolore.
Io credo che a questo punto degli esami (spermiocoltura, spermiografia, e forse anche un'ecografia prostatica) siano necessari.
Lei che cosa consiglia?
Grazie.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Edit: l'eiaculato marrone si è presentato ieri sera. Nei due giorni precedenti c'erano alcune gocce di sangue di color rosso accesso, esattamente come alcune settimane fa.
Paolo Piana
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