Misure per prostatite cronica

Buongiorno Dottori, soffro - da anni - di prostatite, definita cronica e abatterica.
Conosco oramai un po' il decorso, che talvolta recidiva, talvolta si attenua.
Tuttavia, dal 2017 ad oggi, non è mai passata del tutto. Non fumo, bevo con moderazione (non quotidianamente).

Ho fatto, nel corso degli anni, molti esami clinici: non è stato rilevato alcun responsabile di infezione, la prostata è relativamente piccola DT 35 mm (esame di un mese fa), mentre sono state rilevate alcune calcificazioni. Ho eseguito l'ecografie transrettale e sovrapubica, senza mai rilevare granché.

Dopo un lungo viaggio in macchina, circa 3 mesi fa, la situazione è precipitata nuovamente con: urgenza minzionale costante o quasi, bruciore, ecc. Ovviamente non riesco ad evere erezioni.
Io svolgo un lavoro sedentario, mi è davvero difficile "portare a casa" la giornata, dovendo correre continuamente in bagno.
Se riduco un po' l'apporto di liquidi, riesco ad avere giornate più sopportabili, pagando il prezzo di avere un maggior bruciore il giorno seguente. Mi sembra che i sintomi siano poco sensibili a cambi di dieta e molto sensibili a posture e sedute.

Riesco ad avere un discreto sollievo (purtroppo solo notturno) con l'Alfuzosina. Prendendolo, riesco a non alzarmi durante la notte.
La terapia prescritta dal medico specialista adesso è composta da: Alfuzosina la sera, Incoves 5 mg al mattino, Cialis 5 mg per un mese, 1 ciclo di TOPSTER da 10 supposte per 5 mesi.

Cosa ne pensate? Sono passati 10 giorni e davvero non mi sembra stia facendo nulla.
Non è mai stato preso in considerazione un problema diverso, magari al collo vescicale. L'urologo è sempre stato molto sicuro della diagnosi.
Cosa potrei fare, oltre a portare pazienza? In questo momento sono troppo infiammato per fare esercizio aerobico, ho visto nel corso degli anni che mi aiuta tantissimo.

Grazie mille per l'aiuto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.1k 1.8k 19
Lei ha certamente già compreso che i farmaci ed i mille integratori alimentari abbiano un'efficacia piuttosto limitata, non esistendo terapie specifiche per questo annoso problema. Assai più influenti sono il suo stile di vita e l'alimentazione, posto talora non è possibile trovare una causa ragionevole di una recrudescenza dei disturbi. Noi nelle fasi più fastidiose consigliamo anche brevi cicli di veri anti-infiammatori (FANS), che la possano quantomeno portare alla ripresa dell'esercizio aerobico, che lei stesso riconosce come vantaggioso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it