Potrebbe trattarsi di prostatite?
Gentili Dottori,
Ho 28 anni, godo di buona salute e sono qui a richiedere un consulto in quanto vorrei giungere a capo di una situazione che mi reca diversi fastidi ormai da troppi anni.
Vorrei capire se i sintomi che rilevo possano essere associabili a una prostatite cronica; in particolare avverto spesso un senso di incompleto svuotamento alla fine dell'atto minzionale che varia da un giorno all'altro.
Spesso si acuisce la notte, dopo i pasti, in seguito a masturbazione o in concomitnaza di disturbi intestinali (soffro di colon irritabile).
Quando capita la necessità di mingere aumenta notevelmente di frequenza.
Talvolta avverto anche una forte urgenza ad urinare, tanto da non poter proprio aspettare ad espletare il bisogno.
Inoltre abbastanza raramente (succede una volta ogni 2-3 mesi circa) capita che io senta bruciore al pene e conseguentemente un'impellente urgenza nel dover urinare.
Questi episodi si risolvono nell'arco di circa 15-20 minuti in cui la minzione è intermittente e assume di norma la forma di un giocciolamento.
Il bruciore, molto fastidioso, si focalizza soprattutto sulla punta del glande.
Uno degli ultimi sintomi che ho associato al tutto è un lieve fastidio non meglio definito che percepisco nella zona perianale e che solitamente si risolve nel giro di qualche ora o al massimo nell'arco di una giornata (ho sempre pensato fosse dovuta alle tensioni accumulate durante giornate stressanti).
Ho recentemente fatto una visita andrologica per motivi riguardanti episodi di disfunzione erettile, in cui il medico dopo avermi visitato, prescritto esami del sangue e dosaggi ormonali ha concluso che si trattasse di d.
e. psicologica, in quanto non è emerso nulla di significativo.
Tuttavia, nel voler assolutamente risolvere le difficoltà erettive ho tralasciato di parargli dettagliatamente dei problemi urologici.
Alla luce di quanto descritto vorrei, come anticipato all'inizio, capire se questi sintomi, d.
e. inclusa, possano essere ricondotti a una prostatite cronica e se così fosse a quale tipo.
Ringrazio per la cortesia e auspico in un gentile riscontro da parte vostra.
Ho 28 anni, godo di buona salute e sono qui a richiedere un consulto in quanto vorrei giungere a capo di una situazione che mi reca diversi fastidi ormai da troppi anni.
Vorrei capire se i sintomi che rilevo possano essere associabili a una prostatite cronica; in particolare avverto spesso un senso di incompleto svuotamento alla fine dell'atto minzionale che varia da un giorno all'altro.
Spesso si acuisce la notte, dopo i pasti, in seguito a masturbazione o in concomitnaza di disturbi intestinali (soffro di colon irritabile).
Quando capita la necessità di mingere aumenta notevelmente di frequenza.
Talvolta avverto anche una forte urgenza ad urinare, tanto da non poter proprio aspettare ad espletare il bisogno.
Inoltre abbastanza raramente (succede una volta ogni 2-3 mesi circa) capita che io senta bruciore al pene e conseguentemente un'impellente urgenza nel dover urinare.
Questi episodi si risolvono nell'arco di circa 15-20 minuti in cui la minzione è intermittente e assume di norma la forma di un giocciolamento.
Il bruciore, molto fastidioso, si focalizza soprattutto sulla punta del glande.
Uno degli ultimi sintomi che ho associato al tutto è un lieve fastidio non meglio definito che percepisco nella zona perianale e che solitamente si risolve nel giro di qualche ora o al massimo nell'arco di una giornata (ho sempre pensato fosse dovuta alle tensioni accumulate durante giornate stressanti).
Ho recentemente fatto una visita andrologica per motivi riguardanti episodi di disfunzione erettile, in cui il medico dopo avermi visitato, prescritto esami del sangue e dosaggi ormonali ha concluso che si trattasse di d.
e. psicologica, in quanto non è emerso nulla di significativo.
Tuttavia, nel voler assolutamente risolvere le difficoltà erettive ho tralasciato di parargli dettagliatamente dei problemi urologici.
Alla luce di quanto descritto vorrei, come anticipato all'inizio, capire se questi sintomi, d.
e. inclusa, possano essere ricondotti a una prostatite cronica e se così fosse a quale tipo.
Ringrazio per la cortesia e auspico in un gentile riscontro da parte vostra.
[#1]
Infatti l'andrologo non si occupa di problemi urologici, diremmo che sia indispensabile la valutazione diretta di un nostro Collega specialista in urologia. I suoi disturbi sono piuttosto tipici per una congestione/irritazione della prostata non necessariamente a causa infettiva. Nei giovani, queste situazioni sono molto spesso correlate ad uno stile di vita discutibile in uno o più dei suoi aspetti più importanti: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Tutte queste dovrebbero essere avviate ad una ragionevole regolarità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Ringrazio per la cordiale risposta e programmerò quanto prima una visita urologica. Per quanto riguarda lo stile di vita pratico regolarmente sport, sono abbastanza atletico e per lenire il colon irritabile mangio sano evitando i cibi Fodmap. Tutti questi comportamenti aiutano, non lo nego, ma non sono mai risolutivi del tutto.
Mi premeva inoltre sapere se alla base di alcune difficoltà a mantenere l'erezione che talvolta ho e al getto dello sperma sostanzialmente sempre debole una volta raggiunto l'orgasmo, possa esserci una congestione/irritazione a carico della prostata. Ringrazio.
Mi premeva inoltre sapere se alla base di alcune difficoltà a mantenere l'erezione che talvolta ho e al getto dello sperma sostanzialmente sempre debole una volta raggiunto l'orgasmo, possa esserci una congestione/irritazione a carico della prostata. Ringrazio.
[#3]
Può essere.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 430 visite dal 10/10/2024.
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