Prostatite cronica e minzione notturna invalidante
Buongiorno, soffro di prostatite cronica visto che sono al terzo giro con sintomi invalidanti.
4 mesi fa ho fatto visita urologica e tutti i fondamentali (PSa, dimensione ghiandola) erano a posto, per poi incominciare ad avere sintomi seri a fine settembre: nel mio caso i dolori pelvici sono sordi con poche piccole fitte altalenanti, ma la sensazione di prurito alla punta del pene è la frequentissima minzione mi tengono sveglio tutta la notte con conseguenze serie sull umore.
Le levate possono anche essere ogni 45 minuti.
L’ urologo mi ha prescritto ciclo di antibiotico a largo spettro (cefixima) per 10 gg: alla fine della cura i sintomi sono riaffiorati.
Purtroppo i tentativi di interloquire con l’ urologo non sono andati a buon fine, il che mi ha spinto a cercare aiuto dal medico di base, il quale mi ha detto che per prostatite ci vogliono antibiotici più specifici.
Mi sono stati prescritti 10 gg di unidrox 600 una capsula x die.
Alla fine del primo ciclo i sintomi stavano scomparendo, anche se accusavo ancora fastidi.
Il medico ha optato per altri 5 gg di unidrox.
Quindi: unidrox 10 gg > intervallo di 2 gg> unidrox 5 gg.
Alla fine del secondo ciclo di unidrox i sintomi sono ricomparsi dopo 48 h circa, quindi
Il medico mi ha prescritto ennesimo ciclo di unidrox 600 da 5 gg
Quindi: cefixima 10 gg> intervallo 4 gg> unidrox 10 gg > intervallo di 2 gg> unidrox 5 gg > intervallo di 3 gg > unidrox drop 5 gg.
In totale siamo a 10 gg cefixima + 20 giorni di unidrox 600.
La mia prima prostatite (20 anni fa) venne curata con Ciproxin 500 mg 2 volte al gg, per un totale di 1000 mg per 15 gg.
Aveva debellato l’ infezione.
La mia domanda: queste terapie antibiotiche dosate così come da descrizione -per un omone da 110 kg, intervallate da 3/4 gg di pausa sono efficaci?
Chiedo perché l’ antibiotico che sto prendendo sembra avere un azione sintomatica, come se tenesse sotto controllo la minzione mentre lo prendo, per poi farmi riaffiorare i sintomi dopo 48 ore.
Questi intervalli tra i cicli antibiotici, seppur brevi, potrebbero dare la possibilità all’ infezione di ricomparire, e quindi essere poco efficaci?
I dosaggi sopracitati sono sufficienti secondo voi, o bisognerebbe optare per una terapia senza tregua con dosaggi più alti?
Chiudo dicendo che sto seguendo regole alimentari da protocollo: no alcol, 1 caffè al giorno, no cioccolato, no molluschi etc.
Cerco anche di am favorire il transito mangiando cibi ricchi di fibre e aiutandomi con lassativo naturali.
Nei limiti della stanchezza faccio esercizi a corpo libero e cammino diversi km alla settimana.
Ma l’ umore e lo stato vitale sono completamente a terra farò ecografia vie urinarie ed esami sangue prox settimana
Potete aiutarmi sulla basa della vostra esperienza?
4 mesi fa ho fatto visita urologica e tutti i fondamentali (PSa, dimensione ghiandola) erano a posto, per poi incominciare ad avere sintomi seri a fine settembre: nel mio caso i dolori pelvici sono sordi con poche piccole fitte altalenanti, ma la sensazione di prurito alla punta del pene è la frequentissima minzione mi tengono sveglio tutta la notte con conseguenze serie sull umore.
Le levate possono anche essere ogni 45 minuti.
L’ urologo mi ha prescritto ciclo di antibiotico a largo spettro (cefixima) per 10 gg: alla fine della cura i sintomi sono riaffiorati.
Purtroppo i tentativi di interloquire con l’ urologo non sono andati a buon fine, il che mi ha spinto a cercare aiuto dal medico di base, il quale mi ha detto che per prostatite ci vogliono antibiotici più specifici.
Mi sono stati prescritti 10 gg di unidrox 600 una capsula x die.
Alla fine del primo ciclo i sintomi stavano scomparendo, anche se accusavo ancora fastidi.
Il medico ha optato per altri 5 gg di unidrox.
Quindi: unidrox 10 gg > intervallo di 2 gg> unidrox 5 gg.
Alla fine del secondo ciclo di unidrox i sintomi sono ricomparsi dopo 48 h circa, quindi
Il medico mi ha prescritto ennesimo ciclo di unidrox 600 da 5 gg
Quindi: cefixima 10 gg> intervallo 4 gg> unidrox 10 gg > intervallo di 2 gg> unidrox 5 gg > intervallo di 3 gg > unidrox drop 5 gg.
In totale siamo a 10 gg cefixima + 20 giorni di unidrox 600.
La mia prima prostatite (20 anni fa) venne curata con Ciproxin 500 mg 2 volte al gg, per un totale di 1000 mg per 15 gg.
Aveva debellato l’ infezione.
La mia domanda: queste terapie antibiotiche dosate così come da descrizione -per un omone da 110 kg, intervallate da 3/4 gg di pausa sono efficaci?
Chiedo perché l’ antibiotico che sto prendendo sembra avere un azione sintomatica, come se tenesse sotto controllo la minzione mentre lo prendo, per poi farmi riaffiorare i sintomi dopo 48 ore.
Questi intervalli tra i cicli antibiotici, seppur brevi, potrebbero dare la possibilità all’ infezione di ricomparire, e quindi essere poco efficaci?
I dosaggi sopracitati sono sufficienti secondo voi, o bisognerebbe optare per una terapia senza tregua con dosaggi più alti?
Chiudo dicendo che sto seguendo regole alimentari da protocollo: no alcol, 1 caffè al giorno, no cioccolato, no molluschi etc.
Cerco anche di am favorire il transito mangiando cibi ricchi di fibre e aiutandomi con lassativo naturali.
Nei limiti della stanchezza faccio esercizi a corpo libero e cammino diversi km alla settimana.
Ma l’ umore e lo stato vitale sono completamente a terra farò ecografia vie urinarie ed esami sangue prox settimana
Potete aiutarmi sulla basa della vostra esperienza?
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Il suo notevole sovrappeso può influire a prescindere sulla congestione della prostata ed i relativi disturbi. Le sue precauzioni alimentari non paionoi essere sufficienti, alemno per ora (!)
Siamo piuttosto contrariati dal fatto che lei abbia assunto ormai molti antibiotici in modo empirico, ovvero senza alcun riscontro colturale inequivicabilmente positivo, cosa che noi troviamo assolutamente indispensabile. Questo ovviamente tranne i casi più gravi che si manifestano con febbre elevata od altre evidenti complicazioni. Buona parte delle cosiddette prostatiti non hanno una causa infettiva, ovvero è stata del tutto iniziale e transitoria. Ovviamente è necessario un punto della situazione più serio. La somministrazione continua di antibiotici, oltre ad essere probabilmente inutile, è evidente causa di alterazioni nell'equilibrio della preziosa flora batterica inestinale (microbiòta), con sezezione di batteri sempre più aggressivi e resistenti. Diremmo che sia indispensabile l'esecuzione di un test di Stamey-Meares, o - dei tre bicchieri -, interpretandone comunque il risultato con molta attenzione.
Siamo piuttosto contrariati dal fatto che lei abbia assunto ormai molti antibiotici in modo empirico, ovvero senza alcun riscontro colturale inequivicabilmente positivo, cosa che noi troviamo assolutamente indispensabile. Questo ovviamente tranne i casi più gravi che si manifestano con febbre elevata od altre evidenti complicazioni. Buona parte delle cosiddette prostatiti non hanno una causa infettiva, ovvero è stata del tutto iniziale e transitoria. Ovviamente è necessario un punto della situazione più serio. La somministrazione continua di antibiotici, oltre ad essere probabilmente inutile, è evidente causa di alterazioni nell'equilibrio della preziosa flora batterica inestinale (microbiòta), con sezezione di batteri sempre più aggressivi e resistenti. Diremmo che sia indispensabile l'esecuzione di un test di Stamey-Meares, o - dei tre bicchieri -, interpretandone comunque il risultato con molta attenzione.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 307 visite dal 10/10/2024.
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