Complicazioni dopo esame urodinamico invasivo

buongiorno dopo visita urologica effettuata il giorno 12/07/2024 nella quale avevo portato in visione uroflussometria ed eco addome inferiore nella quale, l'uroflussometria: qmax 11.4 VV600 cc.
Eco addome reni regolari, prostata di 28 cc RPM 100cc.
ho eseguito esame urodinamico invasivo il giorno 26/09/2024 ne l quale evidenzia Parametri cistomanometrici caratterizzati da vescica di sensibilità ridotta (1 stimolo 260 cc), normale compliance e capacità (<=420cc.
). A max riempimento comparsa di onda di iperattività detrusoriale sintomatica non associata a fuga d'urina a basse pressioni.

Svuotamento vescicale incompleto (RPM = 200cc) per attivazione detrusoriale con parametri di alte pressioni e basso flusso (82cmH20, di cui 77cmH20 detrusoriale), 8ml/ sec
Si consiglia a completamento uretrocistoscopia (malattia del collo vescicale)
Il giorno stesso e il seguente avevo bruciori urinari considerati normali per l'esame, però la notte del giorno seguente avvertivo dolore più intenso durante la minzione e comparsa di febbre con picchi di 38.5 C.
Sotto indicazione del curante ho assunto antibiotico cefixoral x 5 giorni dopo dei quali mi sono sentito meglio.
Dopo quattro giorni avvertivo di nuovo dolore e bruciore durante la minzione ed ematuria (episodio di ematuria successo solo durante una minzione), e dolore zona pelvica, senza febbre ed urine torbide.
Il curante mi ha prescritto urinocultura ed antibiotico neofuradantin 1 confezione 1 cpr ogni 12 ore.
Prima di questo esame non avevo mai avuto questi disturbi e come preparazione a questo esame ho solo eseguito peretta evacuativa la sera precedente e non mi hanno prescritto la profilassi antibiotica prima dell'esame.
questa situazione va avanti dal 27/09.
Il giorno 22/10 ho in programma un uretrocistoscopia per approfondimenti diagnostici, secondo il curante dovrei rinviare questo esame fino a quando i sintomi di disuria non siano scomparsi.
Vi ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Evidentemente la sua condizione anatomica e funzionale è in un equilibrio abbastanza precario se è stata sufficiente l'introduzione del sottile catetere dell'indagine urodinamica per causa la comparasa di disturbi. Dopo la terapia antibiotica effettuata a causa della febbre, pensiamo che un breve ciclo di veri anti-infiammatori le possa portare vantaggio. Non ravvediamo la necessità di rinviare l'indispensabile valutazione endoscopica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dottore per la sua risposta, stamattina ho eseguito esame urine + urinocoltura. Gli esiti della urinocoltura li ho verso la seconda metà della settimana prossima, mentre gli esiti dell'esame delle urine ha evidenziato ancora che l'infezione urinaria è ancora in atto anche se la sintomatologia è quasi scomparsa
I valori alterati dell'esame sono i seguenti:
Esterasi leucocitaria 500
pH 7,5
Globuli rossi 32
Globuli bianchi 3609
Batteri 918
Miceti 1
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Se non c'é febbre, attenderemmo l'esito dell'urocoltura prima di prendere gli opportuni provvedimenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it