Problemi di prostata
Buonasera, ho quasi 52 ma da almeno sette lamento disturbi alla prostata.
Il mio PSA è stato sempre alto (arrivato anche a dieci) da ultimo esame 7 con rapporto 27%.
Ho bruciori ed al momento della eiaculazione forte bruciore fino all'ano.
In questi anni ho girato tre urologi tutti hanno riscontrato continue prostatiti e soprattutto una IPB con il cosiddetto terzo lobo.
Il tutto confermato da eco transrettale effettuata quasi un anno fa.
Da circa sette anni faccio visite urologiche almeno ogni sei mesi.
Purtroppo i sintomi sono sempre i soliti oltre ad alti e bassi urinari (urino spesso, specie di giorno, a volte non riesco ad iniziare, disturbi che a volte sono più evidenti, mentre in alti periodo assenti).
l'Ultima visita l'ho fatta appena un mese fa e Sempre la solita diagnosi, prostatiti e ipb.
Ho fatto anche uroflussometria ed ha evidenziato qualche problemino nell'urinare (13) e leggera rimanenza di urina.
Da un anno, oltre a cicli di antibiotici durante l'anno, prendo abitualmente ofuxal e ferprost fort ma se devo essere onesto non ho notato grandi miglioramenti.
Vengo alla domanda, dopo tutti questi test in questi sette anni e specie negli ultimi tempi è possibile che si tratti di continue prostatiti che non vanno via e gli altri sintomi sono effettivamente compatibili con ipb o devo preoccuparmi?
Grazie della risposta
PS. Soffro da sempre di stipsi e di colon irritabile essendo un soggetto molto ansioso
Il mio PSA è stato sempre alto (arrivato anche a dieci) da ultimo esame 7 con rapporto 27%.
Ho bruciori ed al momento della eiaculazione forte bruciore fino all'ano.
In questi anni ho girato tre urologi tutti hanno riscontrato continue prostatiti e soprattutto una IPB con il cosiddetto terzo lobo.
Il tutto confermato da eco transrettale effettuata quasi un anno fa.
Da circa sette anni faccio visite urologiche almeno ogni sei mesi.
Purtroppo i sintomi sono sempre i soliti oltre ad alti e bassi urinari (urino spesso, specie di giorno, a volte non riesco ad iniziare, disturbi che a volte sono più evidenti, mentre in alti periodo assenti).
l'Ultima visita l'ho fatta appena un mese fa e Sempre la solita diagnosi, prostatiti e ipb.
Ho fatto anche uroflussometria ed ha evidenziato qualche problemino nell'urinare (13) e leggera rimanenza di urina.
Da un anno, oltre a cicli di antibiotici durante l'anno, prendo abitualmente ofuxal e ferprost fort ma se devo essere onesto non ho notato grandi miglioramenti.
Vengo alla domanda, dopo tutti questi test in questi sette anni e specie negli ultimi tempi è possibile che si tratti di continue prostatiti che non vanno via e gli altri sintomi sono effettivamente compatibili con ipb o devo preoccuparmi?
Grazie della risposta
PS. Soffro da sempre di stipsi e di colon irritabile essendo un soggetto molto ansioso
[#1]
Senz’altro i suoi problemi intestinali possono avere una importante influenza sui disturbi prostatici. Purtroppo il frequente ricorso agli antibiotici, talora in modo empirico, condiziona ulteriormente l’equilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta), avviando un circolo vizioso dal quale è difficile uscire. In condizioni inveterate come la sua, noi riteniamo sempre utile la valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia in sedazione). Leimnon ci scrive se questo accertamento sia già stato eseguito.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie della risposta. No, è un accertamento che non mi è stato mai proposto. Potrebbe quindi trattarsi di una uretrite ? Ma l'Ipb con terzo ed un evidente stato infiammatorio giustificano il PSA sempre alto e questi miei disturbi ? In più le chiedo, mi scusi se approfitto ma sono un soggetto che soffre anche di attacchi di ansia, da tutti questi accertamenti e dalle continue visite, se fosse stato qualcosa di più preoccupante, sarebbe venuto fuori, quantomeno un dubbio ?
[#3]
Senz'altro se si trattase di un problema più serio, l'evoluzione sarebbe stata differente. Solo la valutazione endoscopica è in grado di definire la situazione interna, soprattutto al fine di eventuali indicazioni operative. Il PSA si altera anche nelle condizioni infiammatorie, proprio queesto lo rende un marcatore tumorale di qualità discutibile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Buongiorno,
Per prima cosa un PSA elevato và sempre controllato per escludere una neoplasia. La sua storia fa' pensare a infiammazioni o infezioni sovrapposte ad un problema di iperplasia prostatica ma l'accuratezza della diagnosi è anche per verifica di esclusione di una causa più importante nel determinare aumento del PSA. E questo viene semplicemente verificato con una risonanza magnetica multiparametrica della prostata. Identificherà eventuali aree nodulari e darà uno score di rischio per neoplasia PIRADS che se 2/3 indica la causa infiammatoria e se 4)5 quella neoplastica.l'ecografia transrettale non ha queste capacità.
Dopodiché se parliamo di un ingrandimento Prostatico con terzo lobo aggettante in vescica che crea infezioni ricorrenti, l' indicazione è chirurgica di rimozione endoscopica dell ' ostacolo prostatico così da liberare la vescica , migliorare lo svuotamento ed interrompere le infezioni.
Terapie antibiotiche ricorrenti non risolveranno mai il problema stabilmente perché si tratta di germi commensali del nostro organismo, e uso prolungato di antibiotici aumenterà solo le resistenze batteriche
Un saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia robotica
Università Sapienza di Roma
Per prima cosa un PSA elevato và sempre controllato per escludere una neoplasia. La sua storia fa' pensare a infiammazioni o infezioni sovrapposte ad un problema di iperplasia prostatica ma l'accuratezza della diagnosi è anche per verifica di esclusione di una causa più importante nel determinare aumento del PSA. E questo viene semplicemente verificato con una risonanza magnetica multiparametrica della prostata. Identificherà eventuali aree nodulari e darà uno score di rischio per neoplasia PIRADS che se 2/3 indica la causa infiammatoria e se 4)5 quella neoplastica.l'ecografia transrettale non ha queste capacità.
Dopodiché se parliamo di un ingrandimento Prostatico con terzo lobo aggettante in vescica che crea infezioni ricorrenti, l' indicazione è chirurgica di rimozione endoscopica dell ' ostacolo prostatico così da liberare la vescica , migliorare lo svuotamento ed interrompere le infezioni.
Terapie antibiotiche ricorrenti non risolveranno mai il problema stabilmente perché si tratta di germi commensali del nostro organismo, e uso prolungato di antibiotici aumenterà solo le resistenze batteriche
Un saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia robotica
Università Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 489 visite dal 08/10/2024.
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