Psa alto dopo prostatectomia radicale
L'esame istologico ha confermato la totale negatività dei linfonodi, delle vescichette seminali ecc.
ecc.
purtroppo però il valore del PSA continua a salire.
Al primo mese era 0, 50 ora, al quarto mese è 1, 05.
Ho appena effettuato una PET PSMA Total body che ha dato anch'essa esito negativo.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
dopo intervento di prostatectomia radicale per tumore alla prostata, ad un mese dall'intervento il PSA totale deve essere inferiore a 0.20 ng/ml. Generalmente nei nostri pazienti il PSA totale e' 0.0...
La presenza di un PSA totale che già' al primo controllo e' sopra questi valori, come da lei riportato a 0.50 ng/ml , indica una persistenza di una parte delle cellule tumorali e dovrebbe essere subito sottoposto a radioterapia prima che il valore aumenti ulteriormente.
Per questi valori, spesso eseguendo anche l'imaging a maggiore risoluzione come puo' essere la PET TC con PSMA, non si evidenzia alcuna localizzazione. Questo perché' il numero di cellule neoplastiche persistenti e' basso e non sono ancora organizzate in formazioni visibili all'imaging. Non e' una buona strategia aspettare che il tumore produca localizzazioni secondarie visibili alla PET per iniziare una prima terapia.
E' importante agire velocemente sull'aumento del PSA totale sopra 0.20 ng/ml dopo prostatectomia radicale, soprattutto se il tumore ha una elevata aggressività' come un Gleason score 8. Questo perché' una radioterapia esterna sulla loggia prostatica e' efficace fino ad un aumento del PSA fino a 0.40 ng/ml, successivamente l'efficacia si riduce perché' aumenta la possibilità' che le cellule neoplastiche entrando in circolo linfatico od ematico, si allontanino dalla zona irradiabile.
Non avendo ancora eseguito terapie ad un valore importante di PSA totale a 1.0 ng/ml, l'efficacia della radioterapia esterna potrebbe essere limitata, ma in assenza di localizzazioni alla PET, rimane ancora l'unica opzione terapeutica al momento. E' possibile che successivamente sia necessario eseguire una terapia sistemica con blocco androginico.
Il consiglio e' di affidarsi ad un centro ad alta specializzazione nel tumore prostatico con un valido gruppo multidisciplinare e non perdere ulteriore tempo nell'iniziare le terapie
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore della Prostata
University' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Purtroppo ogni trattamento ha i suoi rischi che vanno bilanciati dai vantaggi.
Un rialzo del PSA totale dopo prostatectomia radicale con un tumore aggressivo come un Gleason 8 4+4, è a rischio veloce di diffusione a distanza. Lo scopo della radioterapia sulla loggia prostatica è di bloccare le cellule tumorali ancora non visibili alla PET prima che vadano in circolo. La radioterapia viene fatta senza vedere nulla su un campo ampio e la sua validità scende ma mano che il PSA supera 0.40 perché è più probabile che le cellule neoplastiche entrino in circolo
Se si aspetta e avviene questo, allora il tumore entra in una sfera di non curabilità ma solo di contenimento con terapie sistemiche ben più con effetti collaterali che la radioterapia.
Ecco perché nonostante i possibili effetti collaterali della radioterapia sulla vescica e retto si preferisce agire in questo modo.
Se si aspetta che si positivizzi la PET siamo nella forma radiologicamente metastatica e appunto rallentabile ma non curabile con le terapie sistemiche.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia robotica
Università Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.