Cistite acuta con sangue

Buongiorno dottori, domenica mattina verso le 2 di notte ho cominciato ad avvertire sintomi di una cistite in arrivo, pensando ad un po' di infiammazione ho preso due capsule di un integratore di cranberry con due bicchieri di acqua e son tornata a letto cercando di riposare ancora, da lì, circa ogni mezz'ora mi alzavo ad urinare e ogni volta bevevo due bicchieri d'acqua per cercare di "lavare" il più possibile la vescica... La stessa mattina la situazione si è aggravata, ogni volta che urinavo usciva sangue, l'urina era proprio rossa e lasciavo tracce di sangue sul water e sulla carta igienica, allora ho preso monuril verso le 6 di questa mattina e ho continuato a bere molto, verso le 3 e mezzo del pomeriggio la situazione sembra leggermente migliorata, non c'è più sangue visibile ad occhio nudo nelle urine, ma persiste fastidio, dolore e bruciore al basso ventre.
Ho un leggero aumento della temperatura, 37.3, ma il bruciore ora è quasi scomparso, quindi il mio medico ha ritenuto di non prescrivermi altri antibiotici, ma di continuare con l'altra bustina di monuril e tanti liquidi.

Quel sangue può essere per la cistite?
Mi è già capitato di avere cistite, ma ammetto che quel sangue mi ha un po' spaventato...
Premetto che ho fatto eco addome completo (per altri motivi) a maggio di quest'anno.
Vi scrivo di seguito l'esito
"Indagine ostacolata da meteorismo.
Fegato nei limiti per morfologia e dimensioni, nel lobo epatico di destra si rilevano almeno tre focalità iperecogene tondeggianti (la maggiore di mm 10) da riferire in prima ipotesi ad angiomi, in considerazione del primo riscontro si consiglia controllo ravvicinato nel tempo, previa correlazione col dato clinico-anamnestico.
Via biliare non dilatata.
Colecisti alitiasica, Murphy ecografico negativo.
Pancreas di dimensioni nei limiti, visualizzato parzialmente (testa e corpo), esente da alterazioni strutturali ecograficamente apprezzabili.
Milza di dimensioni e struttura regolari.
Reni nei limiti di norma per sede, forma, dimensioni e caratteri strutturali, presenza di qualche cisti parapielica d'ambo i lati, la maggiore a sn di mm 13; spessore parenchimale nei limiti di norma.
Non calcoli nè dilatazione delle cavità calicopieliche bilateralmente.
Vescica normalmente distesa, simmetrica, esente da alterazioni parietali ed endoluminali nei limiti risolutivi della metodica.
Non falde fluide endoaddominali nelle sedi ecograficamente esplorabili.
Aorta di calibro regolare ove esplorabile.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.9k 1.8k 19
La componente emorragica della cistite è relativamente comune, in particolare nelle infezioni da Escherichia Coli. Il suo comportamento è stato corretto, con l’assunzione dell’antibiotico solo poiché si è manifestata un po’ di febbre e soprattutto il sanguinamento. La situazione pare avviata ad una risoluzione, è comunque giustificata la persistenza di lievi disturbi irritativi dovuti alla persistente infiammazione, anche se l’infezione è ormai stata decapitata. Qualche comune anti-infiammatorio può essere d’aiuto. Consiglieremmo in ogni caso di eseguire un esame delle urine con urocoltura tra una decina di giorni. Continui a bere molta acqua e a favorire una buona funzione intestinle.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it