Stenosi uretrale appena scoperta e possibile affiancamento muscolo detrusore della vescica
Saluto intanto i gentili professionisti che saranno così cortesi da darmi il loro parere.
Ho 35 anni, triathleta di Ironman dunque in ottima forma fisica senza mai nessun problema di salute (fino ad ora) a quanto pare dagli ultimi accertamenti.
Dopo una forte prostatite che mi procurava bruciore durante la minzione, fastidio al testicolo destro e bruciore anale specie dopo gli allenamenti in bici ho eseguito una visita urologica dove mi è stata prescritta un uroflussometria.
Premetto che da quando ho ricordi di quando urino il mio getto è sempre stato frastagliato, o con getto a cavatappi, le mie minzioni molto frequenti (almeno 12 volte al giorno) e soprattutto la sera un fastidioso peso a livello vescicale nel senso che ho l'impressione di non aver svuotato la vescica infatti se bevo molto urino anche 3/4 volte in un ora per svuotare la vescica.
L'uroflussometria è stata disastrosa e mi ha terrorizzato letteralmente in quanto Qmax=8.1Ml/s e Qmed=4.3Ml/s
Da riferire un forte trauma avuto all età di circa 9/10 anni causa tubo della bici che mi ha costretto a andare in pronto soccorso dove mi hanno applicato 2 punti di sutura sulla pelle che ricopre il pene! All epoca è stato detto ai miei che non era nulla di grave, non è stato fatto nessun altro controllo e il mio pene dal punto di vista sessuale non ha mai avuto nessun problema.
Apparte il flusso debole negli anni non ho mai avuto infezioni o altri sintomi di rilievo perciò non mi sono mai piu di tanto interessato della cosa appunto perché abituato così da sempre!
L'urologo mi ha fatto assumere xatral 10mg una volta al dì da un mese ma i parametri flussometeici sono esattamente gli stessi perciò credo che quel famoso trauma mi habbia procurato una stenosi uretrale (ancora da confermare con uretrografia retrografa e minzionale)
Nel caso si trattasse di quella che credo possa essere una stenosi uretrale da trauma ed essendo lì presente da tantissimi anni la mia domanda è;
Questa stenosi potrebbe aver provocato alla luce dell uroflussometria così scadente un danno irreparabile alla muscolatura del detrusore tale da comprometterlo in maniera importante?
Risolta la stenosi posso avere la speranza di non peggiorare negli anni fino a trovarmi costretto a cateterismo!
Sono davvero preoccupato perché questa situazione la ho trascurato da almeno 20 anni
Ho 35 anni, triathleta di Ironman dunque in ottima forma fisica senza mai nessun problema di salute (fino ad ora) a quanto pare dagli ultimi accertamenti.
Dopo una forte prostatite che mi procurava bruciore durante la minzione, fastidio al testicolo destro e bruciore anale specie dopo gli allenamenti in bici ho eseguito una visita urologica dove mi è stata prescritta un uroflussometria.
Premetto che da quando ho ricordi di quando urino il mio getto è sempre stato frastagliato, o con getto a cavatappi, le mie minzioni molto frequenti (almeno 12 volte al giorno) e soprattutto la sera un fastidioso peso a livello vescicale nel senso che ho l'impressione di non aver svuotato la vescica infatti se bevo molto urino anche 3/4 volte in un ora per svuotare la vescica.
L'uroflussometria è stata disastrosa e mi ha terrorizzato letteralmente in quanto Qmax=8.1Ml/s e Qmed=4.3Ml/s
Da riferire un forte trauma avuto all età di circa 9/10 anni causa tubo della bici che mi ha costretto a andare in pronto soccorso dove mi hanno applicato 2 punti di sutura sulla pelle che ricopre il pene! All epoca è stato detto ai miei che non era nulla di grave, non è stato fatto nessun altro controllo e il mio pene dal punto di vista sessuale non ha mai avuto nessun problema.
Apparte il flusso debole negli anni non ho mai avuto infezioni o altri sintomi di rilievo perciò non mi sono mai piu di tanto interessato della cosa appunto perché abituato così da sempre!
L'urologo mi ha fatto assumere xatral 10mg una volta al dì da un mese ma i parametri flussometeici sono esattamente gli stessi perciò credo che quel famoso trauma mi habbia procurato una stenosi uretrale (ancora da confermare con uretrografia retrografa e minzionale)
Nel caso si trattasse di quella che credo possa essere una stenosi uretrale da trauma ed essendo lì presente da tantissimi anni la mia domanda è;
Questa stenosi potrebbe aver provocato alla luce dell uroflussometria così scadente un danno irreparabile alla muscolatura del detrusore tale da comprometterlo in maniera importante?
Risolta la stenosi posso avere la speranza di non peggiorare negli anni fino a trovarmi costretto a cateterismo!
Sono davvero preoccupato perché questa situazione la ho trascurato da almeno 20 anni
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Pr rispondere al suo quesito in modo preciso è indispensabile eseguire una indagine urodinamica (studio pressione-flusso). L'indagine prevede l'inserimento di un sottile catetere, coosa che al momento potrebbe essere resa difficoltosda od impossibile dalla presenza di questo ipotetico restringimento dell'uretra. Pertanto è opportuno attendere l'esito della valutazione radiolocica (o meglio endoscopica), quindi si deciderà come proseguire.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie intanto della cortese e rapida risposta,
Sono in attesa per la chiamata per eseguire uretrocistografia e cistoscopia.
Ho ommesso di essermi sottoposto a ecografia pre post minzione con RPM pari a 15ml (già in trattamento con alfusozina)
Il flusso non è affatto migliorato unica nota è che il farmaco mi fa urinare molto meno di frequente (7/8 volte al di).
In attesa di sottopormi a questi esami e di riportarvi poi i risultati se le è possibile solo darmi un suo parere:un eventuale ipocontrattilita vescicale se risolta poi l'ostruzione avrebbe un margine di miglioramento ( o sarebbe gestibile) e soprattutto mi darebbe la possibilità di proseguire una vita normale senza rischio di incorrere neo medio lungo periodo a catetere fisso o a procedure come cateterismo a intermittenza?( La cosa mi terrorizza)
Mi scusi la domanda insistente ma quel qmax di 8.1ml/s mi preoccupa molto in quanto raramente ho visto flussi così scarsi in giovani della mia età.
Sono in attesa per la chiamata per eseguire uretrocistografia e cistoscopia.
Ho ommesso di essermi sottoposto a ecografia pre post minzione con RPM pari a 15ml (già in trattamento con alfusozina)
Il flusso non è affatto migliorato unica nota è che il farmaco mi fa urinare molto meno di frequente (7/8 volte al di).
In attesa di sottopormi a questi esami e di riportarvi poi i risultati se le è possibile solo darmi un suo parere:un eventuale ipocontrattilita vescicale se risolta poi l'ostruzione avrebbe un margine di miglioramento ( o sarebbe gestibile) e soprattutto mi darebbe la possibilità di proseguire una vita normale senza rischio di incorrere neo medio lungo periodo a catetere fisso o a procedure come cateterismo a intermittenza?( La cosa mi terrorizza)
Mi scusi la domanda insistente ma quel qmax di 8.1ml/s mi preoccupa molto in quanto raramente ho visto flussi così scarsi in giovani della mia età.
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Non mettiamo il carro davanti ai buoi! Una stenosi dell'uretra può giustificare senz'altro un flusso ridotto, ma non pessimo. La presenza di stimoli frequenti e di un residuo vescicale basso non fa certo sospettare un grave deficit di contrazione della muscolatura vescicale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Dott. Piana la ringrazio il suo prezioso parere mi fa vivere questa attesa un po' più serenamente anche se le preoccupazioni sono molte.
Prima di scrivere su questo forum ho letto centinaia di consulti su medicitalia e dunque centinaia di risposte che lei fornisce agli utenti.
Le faccio i miei complimenti (per quanto passano valere) sia dal punto di vista professionale che umano.
Appena ho altre informazioni diagnostiche le farò sapere su questo forum, nel frattempo grazie ancora.
Prima di scrivere su questo forum ho letto centinaia di consulti su medicitalia e dunque centinaia di risposte che lei fornisce agli utenti.
Le faccio i miei complimenti (per quanto passano valere) sia dal punto di vista professionale che umano.
Appena ho altre informazioni diagnostiche le farò sapere su questo forum, nel frattempo grazie ancora.
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Le ricordiamo che questo non è un forum dove si scrive e si legge la qualunque, ma un servizio di consulenza gratuito reso dagli specialisti di Medicitalia su base esclusivamente volontaria.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#6]
Utente
Gentile Dott. Piana.
Le scrivo in merito al primo esame da me effettuato in data 3/10/24; uretrocistografia retrograda e minzionale.
Il catetere è passato senza esitazione in uretra fino in vescica.
La diagnosi del radiologo è sclerosi del collo vescicale, la vescica risulta inoltre inspessita e irregolare riempita di MDC (cosa che non risultava dall ecografia dove i profili risultavano regolari, vescica normodistesa)
In fase minzionale sono riuscito a espellere tutto il liquido di contrasto con RPM 0. (Esame fatto sotto uso di xatral 10mg die).
Il prossimo passo sarà uretrocistoscopia e credo studio pressione flusso.
Ora data la mia situazione e il mio flusso che le ho già riportato (qmax 8ml/s senza uso di xatral) immagino che sia fortemente raccomandato l'intervento.
Le domande che le faccio sono;
1)L'intervento di disostruzione del collo è risolutivo in che percentuale tenendo conto che sono disposto ad un incisione radicale per non rischiare danni vescicali importanti?
2) nelle disostruzioni con intervento bello deciso quale è il tasso verosimile di recidiva?
3) dato RPM basso ma basso Qmax secondo lei è plausibile che io sia ancora nella fase di ipertrofia del muscolo vescicale o può già essere in atto una perdita di fibre muscolari lisce del detrusore?
Come le dicevo sono disposto a mettere in secondo piano l'eiaculazione ai fini di salvare la vescica, sperando di essere in tempo.
La ringrazio in anticipo di una cortese risposta
Le scrivo in merito al primo esame da me effettuato in data 3/10/24; uretrocistografia retrograda e minzionale.
Il catetere è passato senza esitazione in uretra fino in vescica.
La diagnosi del radiologo è sclerosi del collo vescicale, la vescica risulta inoltre inspessita e irregolare riempita di MDC (cosa che non risultava dall ecografia dove i profili risultavano regolari, vescica normodistesa)
In fase minzionale sono riuscito a espellere tutto il liquido di contrasto con RPM 0. (Esame fatto sotto uso di xatral 10mg die).
Il prossimo passo sarà uretrocistoscopia e credo studio pressione flusso.
Ora data la mia situazione e il mio flusso che le ho già riportato (qmax 8ml/s senza uso di xatral) immagino che sia fortemente raccomandato l'intervento.
Le domande che le faccio sono;
1)L'intervento di disostruzione del collo è risolutivo in che percentuale tenendo conto che sono disposto ad un incisione radicale per non rischiare danni vescicali importanti?
2) nelle disostruzioni con intervento bello deciso quale è il tasso verosimile di recidiva?
3) dato RPM basso ma basso Qmax secondo lei è plausibile che io sia ancora nella fase di ipertrofia del muscolo vescicale o può già essere in atto una perdita di fibre muscolari lisce del detrusore?
Come le dicevo sono disposto a mettere in secondo piano l'eiaculazione ai fini di salvare la vescica, sperando di essere in tempo.
La ringrazio in anticipo di una cortese risposta
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Calma. attendiamo l'esito dei prossimi, insostituibili accertamenti. Arrampicarsi oggi fra le ipotesi e le probabilità è assolutamente prematuro e vano.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#8]
Utente
La ringrazio della risposta.
Sicuramente eseguirò prima la cistoscopia e dopo come mi ha suggerito l'indagine urodinamico pressione/flusso per valutare la riserva funzionale della vescica.
Le volevo chiedere tecnicamente che informazioni diagnostiche offre la cistoscopia in più rispetto alla uretrocistografia?
Sicuramente eseguirò prima la cistoscopia e dopo come mi ha suggerito l'indagine urodinamico pressione/flusso per valutare la riserva funzionale della vescica.
Le volevo chiedere tecnicamente che informazioni diagnostiche offre la cistoscopia in più rispetto alla uretrocistografia?
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La valutazione ad occhio sarà sempre e comunque più precisa di una proiezione radiografica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 381 visite dal 29/09/2024.
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