Difficoltà a urinare e a trovare una cura
Gentili dottori,
scrivo perchè non so come proseguire con le cure e soprattutto che specialista contattare; per questo vi ringrazio in anticipo, sottolineando come questo spazio sia veramente prezioso.
Il problema è iniziato nel 2021, a 39 anni, quando la sera dovevo urinare più e più volte per potermi coricare a letto senza la sensazione di...svuotamento incompleto (e potermi addormentare sereno).
Allora ho fatto esami (PSA 0, 6 ng/ml, prostata 18ml, rpm 40ml) e un urologo mi ha consigliato l'assunzione di serenoa repens.
Non ha funzionato.
Lo stesso urologo mi ha poi prescritto lo XATRAL (alfuzosina), ma ho dovuto interrompere perchè mi provocava incontinenza (o perlomeno, la mia sensazione era quella).
Nello stesso periodo ho fatto l'esame citologico delle urine, negativo.
A questo punto va detto che la mia vita è molto sedentaria da sempre, lo è stata ancor di più durante la pandemia e in più nel 2021 ero in ansia per problemi al lavoro e per un grosso intervento chirurgico programmato.
Ho provato quindi a ridurre sedentarietà e ansia con esercizio fisico, costante, e per un certo periodo ha funzionato (e pensavo di aver risolto), ma i sintomi non erano spariti completamente.
A fine 2021 sono quindi andato da un secondo urologo, che con un'eco fast mi ha trovato la vescica vuota (ma prima della visita ero stato in bagno più volte e comunque avevo ancora la sensazione di svuotamento incompleto).
Di nuovo il consiglio di assumere serenoa repens, ma, se non miglioramenti, uretrocistosopia (!).
Sia perchè l'esame mi ha spaventato, sia perchè non sentivo il problema così grave, le cose sono andate avanti fino all'anno scorso, quando mi sono deciso a farlo.
Fortunatamente, nessuna ostruzione.
Però continuavo a non urinare in modo regolare, la prostata nel frattempo misurava 27ml, e avevo lo stesso residuo post-minzionale di cui sopra.
Mi viene quindi consigliato l'OMNIC (tamsulosina), 1 CPR/GG.
Inizio la cura, ma mi provoca enorme stanchezza e mal di testa, quindi smetto dopo poco.
Passa un altro anno e da agosto la situazione mi sembra peggiorata.
Ne parlo con il mio medico di base, che mi consiglia di provare un'altro farmaco, il BENUR (doxazosina).
Concludendo: non sono certo che la diagnosi che ho ricevuto, di IPB, sia corretta; e se lo fosse, non so come curarmi.
Conviene provare l'OMNIC sopportando il mal di testa per almeno 3 mesi, cambiare farmaco o tornare da uno specialista (e quale)?
Grazie.
scrivo perchè non so come proseguire con le cure e soprattutto che specialista contattare; per questo vi ringrazio in anticipo, sottolineando come questo spazio sia veramente prezioso.
Il problema è iniziato nel 2021, a 39 anni, quando la sera dovevo urinare più e più volte per potermi coricare a letto senza la sensazione di...svuotamento incompleto (e potermi addormentare sereno).
Allora ho fatto esami (PSA 0, 6 ng/ml, prostata 18ml, rpm 40ml) e un urologo mi ha consigliato l'assunzione di serenoa repens.
Non ha funzionato.
Lo stesso urologo mi ha poi prescritto lo XATRAL (alfuzosina), ma ho dovuto interrompere perchè mi provocava incontinenza (o perlomeno, la mia sensazione era quella).
Nello stesso periodo ho fatto l'esame citologico delle urine, negativo.
A questo punto va detto che la mia vita è molto sedentaria da sempre, lo è stata ancor di più durante la pandemia e in più nel 2021 ero in ansia per problemi al lavoro e per un grosso intervento chirurgico programmato.
Ho provato quindi a ridurre sedentarietà e ansia con esercizio fisico, costante, e per un certo periodo ha funzionato (e pensavo di aver risolto), ma i sintomi non erano spariti completamente.
A fine 2021 sono quindi andato da un secondo urologo, che con un'eco fast mi ha trovato la vescica vuota (ma prima della visita ero stato in bagno più volte e comunque avevo ancora la sensazione di svuotamento incompleto).
Di nuovo il consiglio di assumere serenoa repens, ma, se non miglioramenti, uretrocistosopia (!).
Sia perchè l'esame mi ha spaventato, sia perchè non sentivo il problema così grave, le cose sono andate avanti fino all'anno scorso, quando mi sono deciso a farlo.
Fortunatamente, nessuna ostruzione.
Però continuavo a non urinare in modo regolare, la prostata nel frattempo misurava 27ml, e avevo lo stesso residuo post-minzionale di cui sopra.
Mi viene quindi consigliato l'OMNIC (tamsulosina), 1 CPR/GG.
Inizio la cura, ma mi provoca enorme stanchezza e mal di testa, quindi smetto dopo poco.
Passa un altro anno e da agosto la situazione mi sembra peggiorata.
Ne parlo con il mio medico di base, che mi consiglia di provare un'altro farmaco, il BENUR (doxazosina).
Concludendo: non sono certo che la diagnosi che ho ricevuto, di IPB, sia corretta; e se lo fosse, non so come curarmi.
Conviene provare l'OMNIC sopportando il mal di testa per almeno 3 mesi, cambiare farmaco o tornare da uno specialista (e quale)?
Grazie.
[#1]
Ci pare assolutamente inconcludente continuare a muoversi empiricamente utilizzando farmaci molto simili tra loro, che già si sono dimostrati inefficaci e mal tollerati. La situazione deve quindi essere affrontata seriamente eseguendo accertamenti che ci possano fornire elementi di giudizio concreti ed affidabili. Pertanto deve essere eseguita una endoscopia (uretro-cistoscopia) in sedazione ed una indagine urodinamica completa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
E' necessario effettuare anche l'indagine urodinamica, come le abbiamo scritto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 234 visite dal 26/09/2024.
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