Prostatite clamidia

Buongiorno, ho 33 anni e un mese e mezzo fa ho notato un leggero bruciore dopo la minzione che è continuato da allora ogni volta, inoltre ho notato anche una leggera difficoltà nella minzione, quasi a dovermi sforzare per farla. Inoltre già precedentemente avevo notato anche una improvvisa riduzione dell'eiaculato che mi ha preoccupato ma non sono andato da un urologo perchè pensavo si trattasse di una cosa passeggera. Quando anche questi sintomi si sono aggiunti ho preso appuntamento da un urologo che dall'esame rettale ha notato una prostatite e mi ha quindi prescritto un serie di esami: urinocultura, spermiocultura, analisi del sangue, uroflussometria, tampone uretrale per germi comuni, tricomonas, ureoplasma e clamidia. Intanto per evitare che diventasse cronica mi ha prescritto orudis 100 mg supposte 2 volte al giorno solo per sette giorni insieme a xatral cpr 10mg e permixon cpr 320mg(entrambe per 60 giorni). Dopo una settimana con tutti i risultati sono tornato da lui ed è risultato tutto negativo tranne una positività alla clamidia tricomatis risutata dal tampone; dall'uroflussometria ha riscontrato una minzione piuttosto lenta e con un andamento non proprio a campana. Mi ha quindi prescritto oltre a xatral e permixon, bassado 100 mg una volta al di (il primo giorno 2 volte)per 12 giorni e devo ripetere il test dopo 10 giorni dalla fine dell'antibiotico. Ho letto che spesso questo batterio è difficile da debellare e che quando annidato nela prostata è piuttosto resistente. La mia paura è che 12 giorni di bassado (una al giorno) non siano sufficienti a combattere questo batterio. Ho visto che quasi tutti lo prescrivono per più tempo o comunque due volte al giorno. Ritenete opportuno fermarmi col bassado al dodicesimo giorno (premesso che oggi sono al decimo) oppure pensate sia meglio continuare per qualche altro giorno sperando di essere riuscito a debellare il batterio? posso sperare di recuperare il getto eiaculatorio (forza e volume)che avevo soltanto qualche mese fa? grazie infinite per le celeri risposte.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

segua le indicazioni ricevute, non faccia l'apprendista-urologo.

Terminata la terapia, ripeta le valutazioni colturali dopo almeno 15-20 giorni dalla fine della terapia e poi riconsulti il suo urologo vero.

Nel frattempo si potrà anche valutare come si sta modificando la sua fastidiosa sintomatologia.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio molto per la celere risposta. Oggi è stato l'ultimo giorno di antibiotico e come dice lei mi atterrò alle indicazioni del mio urologo. Lui però mi ha scritto di eseguire il tampone 10 giorni dopo aver terminato il ciclo di antibiotici, lei invece mi scrive di effettuarlo 15- 20 giorni dopo... Cosa devo fare? ritiene che 10 giorni siano troppo pochi e che quindi il test potrebbe essere falsato? grazie ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

le indicazioni che vengono date in questi casi generalmente sono di rispettare un'attesa che va da 10 a 15 giorni dalla fine della antibioticoterapia e quindi può seguire, se a lei più funzionale, l'indicazione data dalll'urologo che la sta seguendo.

L'importante è non rifare le valutazioni colturali prima; il rischio e una falsa negatività.

Un cordiale saluto.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio nuovamente per la risposta. Allora farò il test dopo 10 giorni e nell'ipotesi in cui questo sia negativo (cosa che mi aguro con tutto il cuore) lo ripeterò dopo altri 10 giorni per maggiore sicurezza. In ogni caso sono d'accordo con il mio urologo di chiamarlo appena avrò i risultati. Il bruciore durante la minzione non c'è più e anche l'eiaculazione sembra essere leggerissimamente migliorata. Spero sia solo un unizio di guarigione... Gentilissimo dottore la ringrazio nuovamente perchè per me un parere in più, anche a distanza, è stato molto importante. La terrò comunque aggiornato sperando di continuare ad avere i suoi graditissimi pareri!!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.

Ancora un cordiale saluto.

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentili dottori, i 10 giorni sono passati e ho ripetuto il tampone per la ricerca della clamidia. Il risultato stavolta è negativo. Ho anche effettuato una nuova uroflussometria visto che l'avevo prenotata in regime pubblico inizialmente, e anche questa è migliorata (il massimo della curva che prima era di circ 11 ml/s ora è di 21/ml) e nel referto c'è scritto: valori uroflussometrici nella norma. I bruciori durante la minzione non ci sono più e anche il getto eiaculatorio è migliorato ancora (sia per volume che per forza). Come da accordi con il mio urologo, l'ho chiamato e dopo avergli ricordato chi sono, la terapia e il nuovo risultato del test per la ricerca della clamidia, mi ha detto che però spesso la clamidia di va a "mettere nelle cellule" quindi magari adesso non risulta e poi si... Mi ha detto quindi che a questo punto alcuni medici si fermano altri fanno ripetere la terapia antibiotica. Non era molto convinto sul da farsi, mi ha chiesto se avessi avuto problemi di stomaco nei 12 giorni di terapia col bassado e vista la risposta negativa, mi ha detto di prendere il bassado per altri 7 giorni(ma ripeto era indeciso) poi interrompere per 10 giorni e ripetere il tampone. (nel frattempo devo continuare con permixon e xatral)e tornare a far una visita da lui con i risultati e ripetendo nuovamente l'uroflussometria. Siete d'accordo con questa terapia?
Mi chiedo adesso se si tratta di un metodo empirico oppure se si basa su studi scientifici e/o esperienze personalirisolutive. Mi chiedo a questo punto: perchè 7 giorni e non 12? Nel senso che, se una durata maggiore di terapia con bassado da maggiore probabilità di successo, e nell'ipotesi in cui non abbia nessun problema di stomaco, perchè interrompere la terapia dopo sette giorni? Se passati 10 giorni dopo questo secondo ciclo di bassado il test fosse nuovamente negativo sarei sicuro di aver eradicato la clamidia? quello che vorrei capire: non esiste un modo per sapere con certezza o quanto meno con alta probabilità se questo batterio è stato eliminato in modo da poter ricominciare a vivere la mia sessualità in modo sereno?
Grazie infinite.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

il tampone negativo vuol dire che al momento la Chlamydia non c'è.

Quello che teme il suo urologo è una recidiva e, a scopo precauzionale ed in base alla sua personale esperienza clinica, ha indicato un altro ciclo breve con un derivato della tetraciclina e poi, sempre per sicurezza, un altro tampone di verifica ed uroflussometria.

Segua le indicazioni ricevute visto che il suo urologo è quello che ha sotto mano la sua reale e vera situazione clinica.

Un cordiale saluto.



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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Dottore la ringrazio nuovamente per la sua risposta. Ogni parola in più in certi casi è di grande conforto. sperando di non tediarla la terrò comunque informato.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

comunque, se lo desidera, ci tenga informati sugli eventuali e futuri sviluppi del suo problema clinico.

Ancora un cordiale saluto.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dottore
dopo l'ulteriore ciclo di bassado, passati 20 giorni ho fatto dinuovo il test per la ricerca della clamidia che è risultato fortunatamente ancora negattivo, anche l'uroflussometria è andata molto meglio della prima e i miei problemi di diminuzione dell'eiaculato (volume e forza) sono quasi spariti. Ho continuato la cura con permixon e xatral (cominciata a meta settembre)che a metà dicempre dovrebbe terminare. Da un paio di settimane però ho dinuovo qualche problema, in particolare ho un sintomo che non ho mai avuto prima. Dopo aver urinato, ho la perdita di 2 3 goccioline di urina, anche se faccio molta attenzione, e noto anche una diminuzione della libido e di nuovo del liquido seminale(per essere proprio chiari, se ho eiaculato il giorno precedente, l'eiaculazione del giorno dopo è quasi inesistente, se invece per qualche giorno mi astengo, torna ad essere normale). Credo di aver seguito la cura alla lettera però qualcosa ancora non va. Cosa sta succedendo? devo fare qualche altro esame? Forse devo anticipare la visita dall'urologo fissata per metà dicembre?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

i disturbi da lei accennati potrebbero essere ancora uno "strascico" del precedente problema infiammatorio.

Confermi tranquillamente la sua visita con l'urologo a metà dicembre.

Un cordiale saluto.
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