Una prostatite che ebbi circa venti anni fa

Gentili dottori? Da un paio d'anni, ho disturbi che sono simili a quelli di una prostatite che ebbi circa venti anni fa (attualmente ne ho cinquanta), cioè dolori nella zona sacrale, momenti di malessere generale con brividi, e a volte anche con sudorazione; talvolta dolore in zona testicolare che dura circa una decina di giorni; a differenza di allora, la minzione e' abbastanza regolare (solo talvolta leggermente difficoltosa); il mio medico curante mi prescrisse a suo tempo una ecografia transrettale e testicolare che non rivelo' particolari problemi, se non un leggero ingrossamento della prostata. Anche diverse urinoculrure hanno sempre dato esito negativo. A seguito di varie visite urologiche ho attuato cure varie (una volta con Permixon per tre mesi, un'altra con cicli di antiinfiammatori (aulin) seguiti da analisi del psa per capire se il problema era di origine infiammatoria. Questi i valori (ECLIA): S-PSA tot 4,7; S-PSA free 1,38; S-PSA ratio 29; dopo tanto tempo la situazione non si é modificata; i disturbi permangono e l'urologo mi ha consigliato un'altra eco transrettale. Secondo voi e' utile dato che la prima, con gli stessi identici sintomi non aveva rivelato problemi? Gradirei molto un vs parere sulla questione. Mille grazie.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore 20204,

Il rischio di avere un nuovo episodio di "prostatite", a 50 anni, anche a distanza di tempo di un episodio analogo, è abbastanza consistente.
Mi sembra corretta la richiesta del suo medico, per analizzare meglio la sua situazione Prostatica anche alla luce dei valori di PSA che meritano un sicuro approfondimento (sono alterati per la infiammazione in atto o per altre cause ?)
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
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Attivo dal 2006 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la prontissima risposta; rileggendo un'altra volta il mio messaggio mi rendo conto che forse si puo' intendere che la prima eco la feci venti anni fa. In realtà questa risale solo ad un anno fa, e per questo ho qualche perplessità. Se tuttavia anche il suo parere e' che sarebbe utile, mi sottoporro' nuovamente a questo esame, in verità un po' fastidioso. Ancora mille grazie anche per la disponibilita' di voi tutti che offrite con evidente passione per il vs lavoro questo servizio.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
il PSA non è un'indice di flogosi al contrario può aumentare in corso di infiammazioni o nascondere altro
sarebbe utile indagare il lato infettivo con esami colturali e rivalutare il PSA dopo terapia antiinfiammatoria se persiste elevato meglio fare una biopsia prostatica

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore ciò che lei descrive è molto frequente nella popolazione maschile della sua fascia di età. Si tratta di una riaccensione di prostatite nell'ambito di un quadro di prostatite cronica. Le consiglio una nuova valutazione urologica, magari con una ecografia vescico-prostatica sovrapubica anche con fase minzionale (non concordo assulutamente con l'ecografia transrettale che nel suo caso non ha nessun valore se non quello di arrecarle fastidio), la ripetizione del Psa ed una urinocultura. Probabilmente lei avrà bisogno di una idonea terapia combinata di antibiotico + decongestionante prostatico anche per un periodo lungo, data la difficoltà dei farmaci a penetrare nel tessuto prostatico sede di infiammazione/infezione. Comunque con un po' di pazienza, di abnegazione e di positività il problema è sicuramente superabile.
Tanti auguri e cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Attivo dal 2006 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio nuovamente; nel caso si trattasse di una prostatite, sarebbe possibile che rimanga presente e silente per 20 anni? Non potrebbe essere che fra un po' se ne va e mi lascia in pace per un altro ventennio? Un po' scherzo e un po' no; la prospettiva di una terapia lunga a base di antibiotici mi preoccupa un po', anche perche' sono afflitto periodicamente da una micosi al glande che ultimamente si riattiva spesso, e so che gli antibiotici la favoriscono.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,
comunque a questo punto potrebbe essere utile una rivalutazione della situazione . In prima battuta e prima di iniziare una qualsiasi antibioticoterapia, potrebbe essere ragionevole una valutazione colturale completa sulle urine ed eventualmente sul liquido seminale con ricerca di Chlamydiae, Micoplasmi ed altro (su indicazione naturalmente anche del collega che avrà la fortuna di valutarla). Successivamente ricontrollo da parte dello specialista che potrà impostare finalmente una terapia più mirata e fare o richiedere un'altra ecografia. Con il collega Masala ,io personalmente, consiglierei ora una normale ecografia transaddominale; la transrettale spesso può essa stessa essere un "fattore" che aumenta il PSA.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
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Attivo dal 2006 al 2013
Ex utente
Gentili dottori,
non so se dopo parecchio tempo si possa riaprire il consulto, ma vorrei aggiornarvi sugli sviluppi della questione. Ho effettuato 2 ulteriori urinocolture e 2 spermioculture, sempre negative, e negli ultimi mesi la mattina appena alzato ho difficoltà ad urinare. L'urologo a cui mi sono rivolto ultimamente ha riscontrato un ingrossamento della prostata e prescritto un farmaco alfalitico per facilitare la minzione; siccome me lo ha appena prescritto non ho ancora iniziato la cura. Due ulteriori esami del PSA ripetuti a distanza di qualche mese hanno dato rispettivamente valori 5 e 4. Lo specialista non crede nella ipotesi di una prostatite in atto, anche per l'assenza di germi. Tuttavia leggo spesso di prostatiti in cui non si manifestano infezioni, e i sintomi che avverto li "sento" proprio legati alla prostata. L'urologo mi ha prospettato intanto la possibilità di un intervento per eliminare il problema e non mi ha parlato di altre terapie farmacologiche; personalmente preferirei tentare coi farmaci prima di pensare ad un intervento.
Gradirei molto un vs parere sulla questione.
Mille grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,
mi sembra che l'urologo che ha consultato le abbia dato le indicazioni terapeutiche corrette. Inizi con l'assunzione dell'alfa -litico. E' il primo passo prima di pensare ad una eventuale strategia terapeutica chirurgica.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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