Cistite da e.coli resistente
vi scrivo per sottoporvi una problematica che mi sta affliggendo da circa un mese.
Dall'11 agosto ho iniziato a soffrire di cistite.
Non si tratta del primo episodio, un paio di episodi l'anno da qualche tempo sono per me purtroppo la normalità.
Mi sono comportata come già fatto in precedenza in questi casi: ho iniziato a bere molto e ad assumere un integratore a base di d-mannosio che avevo in casa.
Poiché la situazione non sembrava risolversi nell'arco di 2/3 giorni ho contattato il mio medico curante che mi ha prescritto esame delle urine con urinocoltura e Monuril in caso di emergenza, essendo che l'indomani sarebbe stato Ferragosto.
In realtà ho iniziato ad assumere d-mannosio puro ad alto dosaggio e qualcosa sembrava essere migliorato.
Il 19 agosto sono partita per qualche giorno di vacanza e, oltre ai sintomi della cistite (bruciore, urgenza a urinare), avvertivo anche prurito vaginale il mattino.
Al rientro dalle vacanze durante cui i sintomi non sono mai scomparsi del tutto, ho iniziato ad assumere fermenti lattici (oltre al d-mannosio) e ho eseguito gli esami prescritti.
Dopo pochi giorni di fermenti lattici ho notato un netto miglioramento della sintomatologia generale, ma le urine al mattino avevano ancora un forte odore.
Arrivato l'esito degli esami è risultata un'infezione da E.
Coli e l'antibiogramma evidenza che questo batterio è resistente praticamente a tutto, eccetto antibiotici iniettabili e Bactrim.
Il mio medico ritiene che il d-mannosio da solo non riesca a eradicare l'infezione e sarebbe opportuno procedere con l'antibiotico.
Il mio timore nell'eseguire la terapia antibiotica è dettato principalmente dal dubbio che quest'ultimo possa causare poi altre problematiche andando a distruggere la flora batterica intestinale e vaginale, visto che avevo anche prurito.
È vero che il d-mannosio non potrebbe da solo risolvere l'infezione?
Va detto che lo sto assumendo ad alto dosaggio (5/6 gr al giorno) da 3 settimane.
Noi passiamo il nostro tempo a predicare contro l'eccessiva facilità nel prescrivere ed assumere antibiotici, proprio per i motivi che lei elenca, ma vi sono pur sempre delle situazioni dove questi farmaci sono utili, se non addirìttura indispensabili. Diluire le urine è sacrosanto, il d-mannosio può aiutare (pur essendo sostanzialmente solo un integratore alimentare), ma se dopo 3 giorni e più la situazione non si modifica è doveroso eseguire gli esami di urina e se l'urocoltura è positiva per un batterio tipico (come ad esempio il Coli) si deve iniziare la terapia antibiotica mirata. Nel suo caso, ci pare che si stia attendendo troppo, anche con un Coli multiresistente, che non è proprio un ospite così simpatico. Pertanto le diremmo senz'altro di rompere ogni indugio ed iniziare la terapia con il cotrimossazolo che le è stata consigliata. Al riequilibrio del microbiòta intestinale e vaginale ci si penserà in seguito facendo ricorso a tutto quanto c'é di buono, che lei certamente conosce benissimo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Ho letto che l'antibiotico prescrittomi (Bactrim) può causare gravi effetti collaterali. So bene che tutti i farmaci possono provocarne, anche i più comuni farmaci da banco, ma ammetto che quanto letto mi ha un po'spaventata e ho timore di poter avere pesanti effetti collaterali, oltre che le ragioni che spiegavo precedentemente.
Volevo inoltre chiedere come sia possibile che questo E.Coli sia così resistente alla maggior parte degli antibiotici? In passato quando mi sono capitati episodi di cistite sono sempre riuscita a risolvere aumentando l'idratazione e con d-mannosio, non ho abusato di antibiotici.
Chiedevo inoltre al mio medico curante se possa considerarsi normale soffrire 2/3 episodi di cistite l'anno, considerato il fatto che fino a qualche anno fa non ne ho mai sofferto, ma ha affermato che nella donna è un'infezione molto comune e 2/3 episodi l'anno non devono destare alcun sospetto.
È proprio così?
Il Coli deriva sicuramente dal suo intestino, la cui flora batterica (microbiòta) probabilmente è già squilibrata di suo. A questo bisognerà certamente fare attenzione in futuro.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Mi scusi Dottore, sono un po'ansiosa e ipocondriaca, di conseguenza so che non andrebbe mai fatto ma avendo letto online esperienze negative con questo antibiotico mi sono spaventata.
Penso anche io che l'intestino abbia un ruolo fondamentale, infatti parlando questa mattina con il mio medico pensavo di intraprendere un percorso con un nutrizionista per migliorare l'alimentazione e di conseguenza mantenere il più possibile l'intestino a posto.
Ma questa particolare resistenza di questo E.Coli potrebbe avere qualche specifica causa?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Domani inizierò la terapia antibiotica.
Paolo Piana
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Stamattina ho iniziato la terapia con Bactrim anche se ammetto di avere ancora molta paura di poter sviluppare qualche reazione allergica o effetto collaterale.
Paolo Piana
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Già dall'assunzione della prima pastiglia questa mattina ho iniziato stasera ad avere nausea, so che è uno dei possibili effetti collaterali.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Da questa notte, piuttosto, ho iniziato ad avvertire fastidio al fianco destro.
Questa medesima sintomatologia l'avevo avuta circa 3 anni fa e dagli esami era emersa litiasi al rene destro, mi era stato consigliato di bere molto e ripetere gli esami dopo un anno. Infatti poi i sintomi sono spariti e la successiva ecografia è risultata a posto.
Da questa notte sto accusando ancora quel sintomo. Potrebbe trattarsi sempre di litiasi? Può essere correlato all'antibiotico?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Così, d'accordo con il medico abbiamo deciso di sospendere tutto e tra qualche giorno provare a ripetere esame delle urine, poi da lì valutare il da farsi.
Il mio medico ha consigliato di bere molta acqua dicendo che nel giro di qualche giorno i sintomi dovrebbero sparire, ma non ritiene necessario eseguire analisi del sangue. Spero che sia tutto a posto perché questo colorito strano che ho un pochino mi preoccupa.
Speravo di poter concludere la terapia, ma non ce l'ho proprio più fatta, i sintomi iniziavano ad essere insopportabili.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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