Calcolosi (ancora) renale

Gentilissimi dottori, a seguito di un dolore colico durato due giorni con 4 episodi acuti trattati con Fans (per fortuna dall'effetto molto rapido), la forte tipicità di di quello d'esordio mi ha indotto a pensare che non si trattasse del solito episodio di colite e mi ha fatto sospettare una colica renale.
Infatti il dolore nel fianco, oltre che a livello del colon ascendente, era molto particolare, bruciante ma anche come se una mano stesse "torcendo" la parte.
Fatta l'ecografia (ultima 6 anni fa, ove non c'erano) sono risultati a destra un calcolo di 6 mm nel terzo inferiore del rene e a sx un calcolo di circa 8 mm in zona cortico/sinusale, in sede caliciale.
Il medico mi ha detto di bere molto e che il dubbio che non fosse una colica intestinale ma renale resta, e mi ha rinviato al medico di famiglia (che invece propendeva per la colica intestinale, anche per la mia storia pregressa, dopo aver analizzato l'addome e fatto le opportune manovre col taglio della mano).
Nell'attesa, chiedo: é possibile che dolga un calcolo che é ancora in sede non uretErale?
e come mai prima, durante la sua formazione, non ha prodotto fastidi?
devo aspettare altri episodi dolorosi, nella vita, e con quale frequenza?
ci sono molte probabilità che questi calcoli migrino in uretere (con gravi guai perché la letteratura in materia dispera siano eliminabili con terapia espulsiva), o possono rimanere in sede?
che consigli ci sono per gestire la situazione?
bisogna intervenire chirurgicamente?
Il medico dell'ecografia ha concluso che, ad ogni modo, l'escrezione renale è normale.
grazie a chi vorrà rispondermi.
buonasera.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
Come lei stesso sospetta, la posizione in cui sono stati rilevati i calcoli non supporta l'ipotesi che siano questi a causare il dolore. Questo in particolare a destra, lato della presunta colica, dove il calcolo pare placidamente parcheggiato nei calici inferiori. In questi casi, il primo sospetto da porre è che vi sia un altro piccolo calcolo in migrazione tra rene e vescica, che l'ecografia con i suoi limiti non riesce ad individuare. Il da farsi dipende dalla persistenza o recrudescenza dei disturbi, in questo caso è doverosa l'esecuzione di una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto. In ogni caso, anche se i disturbi scompaiono, è prudente ripetere comunque una ecografia entro alcune settimane. Finché la situazione non è ragionevolmente definita, non consiglieremmo di esagerare con l'acqua, poiché in questo modo, se vi fosse una ostruzione persistente, si può sovraccaricare il rene e scatenare una colica in modo del tutto indesiderato. Ci sarà tempo per bere molta acqua, ma più avanti. Per quanto riguarda i calcoli rilevati nei reni, considerata la sua età, sarebbe senz'altro il caso di liberarsene. Considerate le dimensioni, la prima ipotesi operativa è l'applicazione delle onde d'urto dall'esterno (ESWL), anche se a destra il calcolo non è proprio nella posizione migliore. I dettagli devono comunque essere discussi con un nostro Collega che si occupi nello specifico del trattamento dei calcoli.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Buonasera, Dottore.
Come sempre esauriente.
Precisando che la parte della "presunta" colica è a sinistra, che i disturbi sembrano, come altre volta, essere risolti e migrati, per così dire, ad una fase di "indolenzimento", senz'altro seguirò comunque il suggerimento Tac e chiedo, ad ogni modo, perché la localizzazione caliciale sarebbe ostile alle onde d'urto e, mettendo le mani avanti, di voler indicare i possibili scenari alternativi.
cordialmente.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
Il colon ascendente è a destra.
I calcoli appoggiati ai calici sono meno sensibili alle onde d'urto, che vengono in parte ammortizzate dall'adiacente parechima renale. Questo è tanto più evidente nel calice inferiore. Comunque, almeno una volta, in genere ci si prova. Per una soluzione più direttamente risolutiva bisogna invece passare alla via endoscopica (RIRS), che nella nostra pratica per calcoli di quelle dimensini può essere eseguita contestualmente da entrambi i lati.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Utente
Utente
Certo, avevo sbagliato io a definire la parte di colon interessata.
Chiarissimo, per il resto.
Un ultimo quesito, chiaramente non volto a procrastinare la risoluzione nel primo senso, ma doveroso in questa fase di prima, timorosa, convivenza: dato che, viste le dimensioni, non dovrebbe, da profano, trattarsi di formazioni recenti, rispetto a questi calcoli quali sono le probabilità che comincino a muoversi verso l'uretere? cosa può aiutare l'immobilità o, viceversa, incentivare il movimento? in poche parole, quale è il tasso di imprevedibilità di questi calcoli? inoltre, ho letto che il calice ha dimensioni di poco superiori al calcolo maggiore. C'è pericolo di compromissione nel rilascio dell' urina formata?
Grazie. La libero e se gradisce farò sapere.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
Poche cose sono più imprevedibili dello spostamento dei calcoli all'interno del rene. Molto indicativamente si può dire che a tempi brevi è piuttosto difficile che si modifichi qualcosa, ma prima o poi qualcosa è molto probabile che succederà. Come quasi sempre, questo avrà il bel garbo di accadere il giorno di Natale, oppure durante una vacanza (!) Ovviamente al momento i calcoli all'interno del rene non stanno arrecando alcun danno funzionale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#6]
Utente
Utente
La ringrazio per il Suo garbato realismo, l'esperienza purtroppo lo insegna! Procederò con la Tac e poi discuterò col dottore circa la procedura, sperando di evitare in tempo ogni spiacevole episodio. Un saluto e La ringrazio per l'attenzione.