Risultatio istiologico polipo vescica
Buongiorno,
a luglio mi è stato asportato un polipo vescicale e da poco ho ricevuto l'esito istiologico che recita le seguenti parole:
"Carcinoma uroteliale di basso grado non infiltrante PTAG1 "
non mi sono state prescritte cure di nessun tipo ma solamente un controllo (con TAC addome inferiore e citologia urinaria) da fare ad ottobre, è la procedura corretta?
grazie del riscontro
a luglio mi è stato asportato un polipo vescicale e da poco ho ricevuto l'esito istiologico che recita le seguenti parole:
"Carcinoma uroteliale di basso grado non infiltrante PTAG1 "
non mi sono state prescritte cure di nessun tipo ma solamente un controllo (con TAC addome inferiore e citologia urinaria) da fare ad ottobre, è la procedura corretta?
grazie del riscontro
[#1]
Istologico.
Si tratta della forma meno aggressiva di tumore della vescica, che praticamente non evolve mai con una infiltrazione locale. La sua relativa malignità sta nel fatto che lesioni simili si possono ripresentare nel tempo in un altro punto delle vie urinarie, principalmente la vescica. L'aspetto più importante della terapia diventa quindi il controllo frequante, che alterna in genere l'ecografia ed i controlli endoscopici cadenzati ogni 6 mesi circa, per almeno 4-5 anni, anche se non si manifestanto recidive. La TAC viene generalmente effettuata una volta sola all'inizio, per completezza di indagine. Se la lesione di prima diagnosi era piccola, generalmente non si associano altre terapie. In caso di lesioni più grandi o multiple, oppure quando si tratta di recidive, si esegue una chemio-immuno terapia adiuvante locale mediante lavaggi della vescica (instillazioni) con alcuni tipi di farmaco (es. BCG, gemcitabina, mitomicina).
Si tratta della forma meno aggressiva di tumore della vescica, che praticamente non evolve mai con una infiltrazione locale. La sua relativa malignità sta nel fatto che lesioni simili si possono ripresentare nel tempo in un altro punto delle vie urinarie, principalmente la vescica. L'aspetto più importante della terapia diventa quindi il controllo frequante, che alterna in genere l'ecografia ed i controlli endoscopici cadenzati ogni 6 mesi circa, per almeno 4-5 anni, anche se non si manifestanto recidive. La TAC viene generalmente effettuata una volta sola all'inizio, per completezza di indagine. Se la lesione di prima diagnosi era piccola, generalmente non si associano altre terapie. In caso di lesioni più grandi o multiple, oppure quando si tratta di recidive, si esegue una chemio-immuno terapia adiuvante locale mediante lavaggi della vescica (instillazioni) con alcuni tipi di farmaco (es. BCG, gemcitabina, mitomicina).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 377 visite dal 02/09/2024.
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