Salve, consiglio?
Salve, sono andato dal dottore visto che faccio molte volte pipi, l'urologo dopo avermi prescritto profluss, mi ha anche prescritto un farmaco che può bloccare in maniera ridotta o maniera totale la fuoriuscita del liquido durante l'eiacuazione (non ricordo il nome), la mia dottoressa invece mi aveva prescritto levofloxacina, premetto che sono una persona che ha preso sempre farmaci e non ho nulla contro, però sentendo tanti casi, preferirei evitare, c'e' un altro farmaco che non ha questi effetti collaterali, per combattere l'infezione alle vie urinarie?
Grazie in anticipo.
Grazie in anticipo.
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Che lei abbia o non abbia una infezione delle vie urinarie deve essere innanzi tutto dimostrato, non si assumono mai farmaci a caso o tanto per, tanto più gli antibiotici. Non vi è molta coerenza in quanto ci scrive, ci pare che sia stato prescritto un farmaco alfa litico, il cui possibile effetto collaterale è la riduzione o la scomparsa reversibile dell’eiaculazione esterna. Questo farmaco può rendere l’urina più libero, ma di per sé non riduce direttamente la frequenza dello stimolo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Salve, le analisi delle urine, urinocultura e uroflussometria sono risultate tutte ok. Andai dalL’urologo con le analisi e visitandomi mi ha prescritto profluss e alfuzosina (mi disse di non preoccuparmi se durante la masturbazione avrei notato una quantità ridotta o assenza di sperma). Poi mi prescrisse lo spermiogramma (cosa che ho fatto) e nei risultati c’era scritto: batteri aerobi e lieviti patogeni liquido seminale coltura; esame colturale positivo (streptococcus agalactiae). Dal mio medico di base poi gli ho parlato di questo problema della pipì, fatto vedere analisi, risultato spermiogramma e la risposta è stata:
Purtroppo risulta positivo ad un batterio che si chiama Streptococco, è un batterio cutaneo che in pratica è andato all'interno e ha fatto infezione. E' necessario fare la terapia antibiotica mirata.
Inizia da domani Moxifloxacina 400 mg una compressa al giorno indipendente dal pasto e la deve fare per 14 giorni. Dopo rifacciamo l'esame e il batterio dovrebbe essere scomparso. L'esame ci mostra che il batterio è sensibile a questo antibiotico. Invio ricetta per sms. Fatto questa cura, rifatto lo spermiogramma e il risultato è: flora microbica mista, portati il risultato di questo nuovo e mi è stato prescritto levofloxacina. Vorrei semplicemente evitare di prendere questi farmaci e risolvere il problema della pipì. Grazie in anticipo per la risposta
Purtroppo risulta positivo ad un batterio che si chiama Streptococco, è un batterio cutaneo che in pratica è andato all'interno e ha fatto infezione. E' necessario fare la terapia antibiotica mirata.
Inizia da domani Moxifloxacina 400 mg una compressa al giorno indipendente dal pasto e la deve fare per 14 giorni. Dopo rifacciamo l'esame e il batterio dovrebbe essere scomparso. L'esame ci mostra che il batterio è sensibile a questo antibiotico. Invio ricetta per sms. Fatto questa cura, rifatto lo spermiogramma e il risultato è: flora microbica mista, portati il risultato di questo nuovo e mi è stato prescritto levofloxacina. Vorrei semplicemente evitare di prendere questi farmaci e risolvere il problema della pipì. Grazie in anticipo per la risposta
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La spermiocoltura è un esame poco preciso, i cui risultati vanno interpretati con buon senso e sempre messi in relazione con la realtà di altri segni e sintomi. Lo streptococco non è un batterio comunemente coinvolto nelle infezioni uro-genitali. Colonizza la pelle e le mucose dell’area genitale, oltre all’ultimo tratto dell’uretra. Non interessa gli organi interni, se non in situazioni estreme come setticemia, grave depressione immunitaria, che si manifestano in modo grave ed inequivocabile. Il liquido seminale si contamina al passaggio, caricandosi di questi batteri, che vanno a conferire alla spermiocoltura una falsa positività. Quindi, in assenza di febbre ed altre evidenti complicazioni, la terapia antibiotica è inutile, anzi destinata a selezionare e rendere più resistenti batteri intestinali sempre diversi. Bisogna quindi evitare di innescare questo circolo vizioso, la maggioranza dei disturbi urinari del giovane sono oggi causati da congestioni/infiammazioni della prostata legate ad uno stile di vita discutibile in uno o più dei suoi aspetti principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale). Tutti questi dovrebbero essere indirizzati ad una ragionevole regolarità, prima di pensare alla reale necessità di farmaci, integratori alimentari e tantomeno antibiotici.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
La ringrazio, mi è sembrato un po’ assurdo nel 2024 prescrivere levofloxacina così. L’unica cosa è che io sto parecchio attento a queste cose, ma il problema pipì e’ continuo da diverso tempo, ci sono volte in cui vado davvero una volta ogni ora, se sto a casa non è un problema, ma se lavoro o esco con gli amici e’ stressante. Io mi ricordo profluss ci fu un giorno che davvero mi fu utile (credo sia dovuto a lui), perché dalle 7:30 alle 16:30 non ho avuto bisogno di andare in bagno, cosa impossibile in altri giorni. Una cosa che non mi è piaciuta dell’urologo e’ che mi disse: speriamo di sconfiggere il batterio e che non devi prendere i farmaci per sempre. Non voglio già a 30 anni prendere continuamente farmaci
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Prima di pensare a combattere guerre e sconfiggere il nemico, sarebbe forse il caso di conoscere la realtà della situazione con il miglior dettaglio possibile. Se lo stile di vita discutibile - come ci scrive - non è un suo problema, allora bisogna pensare ad un possibile difetto funzionale od anatomico. Ad esempio, una alterazione congenita del collo vescicale (stènosi/sclèrosi) è spesso alla base di questi disturbi nel giovane, oppure una eccessiva sensibilità della vescica per motivi da dimostrare. Quanto più i suoi disturbi sono continui e fastidiosi, tanto più è importante affrontare la situazione in modo serio e non solamente empirico. Pertanto diventano indispensabili una valutazione anatomica endoscopica (uretro-cistoscopia) ed una valutazione funzionale (indagine urodinamica).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Non possiamo che confermare le indicazioni espresse nelle nostre risposte precedenti, riguardo alla inderogabile necessità di un approfondimento diagnostico che vada oltre la sola prescrizione di farmaci che hanno già dimostrato la loro scarsa efficacia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 357 visite dal 31/08/2024.
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