Tumore prostata avanzato e diffuso alle ossa e ghiandole

Salve, è stato diagnosticato a mio padre di 60 anni un tumore molto avanzato alla prostata e diffuso a ossa e ghiandole,
purtroppo lui non è in grado di scrivere e si trova all'estero.


Gli è stato prescritto erleada 60mg, cerotti di fentanyl, tramadol 50mg e paracetamolo in associazione a codeina e caffeina.


Il medico specialista dice che non c'è possibilità di guarigione e che possono solo rallentarne la diffusione e alleviare i dolori...

Dato che attualmente è in cura in un paese di cui ignoriamo l'affidabilità da un punto di vista sanitario e la situazione è molto critica avrei bisogno cortesemente di conferme e rassicurazioni.


Avrei cortesemente bisogno di sapere anche se c'è una dieta particolare da rispettare, alimenti da evitare ecc...

Grazie infinite.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
Ci pare di comprendere che si tratti di una situazione molto compromessa, i dolori sono legati alle localizzazioni secondarie (metastasi) alle ossa. La ormono-chemioterapia è attuata con il farmaco apalutamide (Erleada ed altri), con lo scopo di tenere sotto controllo l'ulteriore avanzata della malattia. Il resto è la indispensabile terapia antidolorifica, con questo quadro il paziente non deve assolutamente percepire alcun tipo di dolore. Diremmo che al momento non vi siano altri provvedimenti da prendere, non vi sono particolari prescrizioni dal punto di vista dell'alimentazione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la risposta.

In realtà purtroppo i dolori sono ancora presenti nonostante gli antidolorifici e i cerotti di fentanyl 5mcg/h.

Io figlio cosa posso fare per migliorare la situazione di mio padre?
Esistono centri all'avanguardia dove posso portarlo? O cure sperimentali anche costose?

Vorrei fare tutto il possibile per migliorare la sua situazione...
[#3]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 581 35 7
Buongiorno,
non viene definito con precisione le caratteristiche di questa neoplasia prostatica ( grado di aggressività' e sedi e numero delle metastasi).
Comunque parlando in un soggetto con lunga aspettativa di vita di una neoplasia prostatica che ha diffuso con diverse metastasi ossee e linfonodi, puo' essere considerato come un tumore metastatico ad alto volume.
E' GIUSTO DIRE CHE UN TUMORE DEL GENERE NON PUO' ESSERE CURATO MA PUO' ESSERE EFFICACEMENTE RALLENTATO NELLA SUA PROGRESSIONE CON UNA CORRETTA TERAPIA MEDIC SISTEMICA SEQUENZIALE.
Vuol dire che si inizierà' con una terapia medica forte , generalmente composta da 3 farmaci e poi, quando il tumore troverà' modo di resistere a questa terapia, si cambierà' con una terapia di seconda linea e cosi' via.
In un tumore ad alto volume bisogna sicuramente affidarsi ad un centro con un valido gruppo multidisciplinare dove urologo oncologo e radioterapia devono interagire a favore del paziente.
Le cose importanti da fare sono:
- fare un analisi genetica sul campione della biopsia prostatica per vedere se risono delle mutazioni di alcuni geni con BRCA2 che permettono di utilizzare farmaci in seconda linea efficaci come Olaparib ( PARP inibitori)
- iniziare un blocco androgenico cronico con LHRH analoghi punture mensili o trimestrali
- in associazione a questo blocco, se non controindicazioni per lo stato di salute del paziente, valutare l'associazione di una chemioterapia con Docetaxel, ed una terapia con ARTA come daralutamide ( la tripletta terapeutica). La sola terapia con apalutamide da lei riportata , generalmente e' usata in tumori a basso volume metastatico.
- instaurare una corretta terapia del dolore con un centro per la terapia del dolore
- valutare con radioterapia se si puo' eseguire una radioterapia a scopo antalgico su sedi di metastasi particolarmente dolorose

Per fare tutto questo e dare al paziente le maggiori possibilità' di rallentare una malattia ad alto volume, e' importante affidarsi ad un centro multidisciplinare con alta esperienza in questa patologia.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica in Urologia
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore della Prostata
University' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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