Parere su terapia per dolore pelvico cronico

Buongiorno,
apro un nuovo consulto in urologia poiché nel precedente non è più possibile replicare.

Sono un ragazzo di 23 anni al quale è stato diagnosticato dopo 2 anni di disturbi urinari e pelvici "dolore pelvico cronico, con una componente neuropatica (pudendo) obiettivabile alla palpazione delle spine ischiatiche, e associata a ipertono del pavimento pelvico".

La terapia che mi è stata consigliata dallo specialista neuro-urologo è di tipo riabilitativo per il rilassamento pelvi-perineale e farmacologico con Lyrica 150 mg al giorno, oltre all'utilizzo di un cuscino in fibra cava siliconata forato nel centro quando mi siedo (faccio un lavoro d'ufficio, quindi lo sfrutterò parecchio).

Vorrei chiedere se l'assunzione del farmaco Lyrica può essere così determinante nella risoluzione (o miglioramento) del problema, più che altro a me spaventano un po' gli effetti collaterali e non vorrei che potesse crearmi dipendenza.

Inoltre, con questo tipo di terapia è veramente possibile riuscire a risolvere questo fastidiosissimo problema?

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Si tratta comunque di una terapia diretta al controllo del fastidio/dolore, non ci si deve attendere una azione risolutiva sulla aptologia stessa, la cui reale causa è quasi sempre impossibile da definire con precisione. D'ogni modo, questo è l'unico modo mirato per cercare di farla stare meglio. Vi sono vari farmaci che riducono la sensibilità centrale al dolore, il pregabalin è uno di questi ed il Collega, in base alle sue specifiche competenze, ha ritenuto di iniziare da qui. Ovviamente l'efficacia sarà da valutare nell'arco dei prossimi 2-3 mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie molte, spero questa possa essere la strada almeno per un miglioramento progressivo dei sintomi.
Avrei un altro quesito da porle: all'inizio della scorsa settimana ho avuto per qualche giorno un dolore moderato al testicolo sinistro a intermittenza nel corso della giornata, evenienza che ho attribuito al solito dolore pelvico dato che si manifesta con tanti fastidi diversi. Tuttavia, dopo che mi è passato il dolore al testicolo, autopalpandomi per caso, ho notato al tatto nello stesso punto dove si originava il dolore una sorta di piccola "pallina" che sento distintamente quando porto i testicoli verso l'esterno, non dolorante. Cosa potrebbe essere? Potrebbe essermi spuntata proprio in questi ultimi giorni quando è sorto il dolore testicolare? Ho fatto visita urologica meno di un mese fa ma non mi è stato segnalato nulla a riguardo...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Spesso si tratta dell'idatìde del Morgagni, un residuo embrionario incostante palpabile sul versante esterno del testicolo: nel dubbio si esegue una semplce ecografia dello scroto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno,
ho poi eseguito ecografia scrotale e non è emerso assolutamente nulla, probabilmente un lieve processo infiammatorio che già si era risolto al momento dell'indagine.
Dopo un buon mese di assunzione di LYRICA 150 MG al giorno e fisioterapia con esercizi quotidiani mirati, non ho avuto miglioramenti apprezzabili.
Ho notato che dopo la seduta di fisioterapia il bruciore perineale, inguinale e nel gluteo fino all'osso sacro aumentano, mentre il dolore uretrale alla minzione rimane sempre costante. Il peggioramento si risolve poi nell'arco di due/tre giorni, per poi ritornare a un livello di fastidio "standard", se così si può chiamare...e solo a sprazzi di qualche ora mi sembra di avere un leggero sollievo.
Il medico neuro-urologo che mi ha preso in cura mi ha consigliato di sospendere Lyrica e iniziare Cymbalta 30 mg per almeno un mesetto, dopo il quale, se non riscontrassi almeno un buon miglioramento, dovrei sottopormi al test anestetico del nervo pudendo.
Ho però letto che il Cymbalta è un antidepressivo e ho un po' di timore ad assumerlo...inoltre, se il test anestetico serve a certificare che la causa del dolore pelvico sia proprio questo maledetto pudendo, perché non farlo subito prima di intraprendere qualunque percorso di cura?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
L'effetto antidepressivo della duloxetina è relativo, infatti viene oggi utilizzata più che altro per le indicazioni urologiche. Ogni specialista segue un percorso terapeutico, che deve essere seguito passo dopo passo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
buonasera,
da una settimana esatta ho iniziato ad assumere Cymbalta 30 mg 1 co al giorno e ho iniziato a soffrire di una serie di effetti collaterali: nausea, zero appetito, ansia mattutina, insonnia, brividi, sudorazione, difficoltà a iniziare la minzione e ad eiaculare, oltre ad aver notato una riduzione del volume di urina durante il giorno.
I primi disturbi stanno per fortuna diminuendo, mentre questi ultimi legati alla sfera genito-urinaria no. È una cosa che mi dovrebbe allarmare e pensare ad una sospensione del farmaco?
Il dolore neuropatico sembra leggermente migliorato.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
L'entità e la fastidiosità degli effetti collaterali la può solo valutare lei ed in base a questo si potrà decidere se sia ragionevole o meno proseguire questa terapia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la celere risposta.
Pìù che altro la mia paura è che questi effetti possano a loro volta causarmi altri problemi di carattere vescicale o prostatico, visto che ho già di base un ipertono della muscolatura pelvica. Inoltre, la riduzione della quantità di urina potrebbe indicare una sofferenza dei reni?