Prepuzio gonfio e difficoltà ad urinare

Buonasera, mio padre che ha 76 anni dopo un’operazione (rimozione cisti inguinale) a causa della quale gli hanno fatto sospendere tutti farmaci tra cui Xatral, si è ritrovato a dover mettere il catetere vescicale per una settimana poiché non riusciva più ad urinare.
Messo il catetere ed iniziata cura con probioprost (probiotici per prostata) , Permixon e Xatral siamo di nuovo punto e a capo.
Ha tolto il catetere ma non riesce a riprendere la minzione ed in più ha il prepuzio gonfio.
Che devo fare?
Sono preoccupatissima e lui più di me.
Il suo urologo ha ridetto che deve rimettersi il catetere ma io vorrei monitorarlo per 24h.
Che devo fare??
?
Sono in palla
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.6k 1.8k 19
E' abbastanza comune che queste situazioni di ostruzione prostatica mantengano un certo accettabile equilibrio fino a quando qualcosa accade che rompe questo sottile compromesso e da allora in avanti le cose si complicano. Una certa parte dei cais in cui si arriva alla necessità di un intervento disostruttivo seguono questa storia. Spesso la causa è appunto un intervento chirurgico intercorrerente, molto frequentemente quello per ernia inguinale. Non vi è molto da fare di quanto ci descrive, certo è che se non vi è una efficace ripresa della minzione, l'unica possibilità è mentenere il catetere vescicale a dimora in attesa di un intervento risolutivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Dottore intanto La ringrazio per la sua imminente risposta. Poi .. il suo urologo gli ha fatto reinserire nuovamente il catetere poiché lui è in ferie e lo rivisiterà al suo ritorno, comportamento abbastanza discutibile lo so ed ho visto che lei visita a Torino. Mio padre vive a Napoli . Lei crede che ci sia ostruzione prostatica ? Come un uomo può riprendere la minzione? E soprattutto .. crede che fargli fare ginnastica vescicale con il catetere , aiuta ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.6k 1.8k 19
Imminente vuol dire che sta per arrivare.
L'età e la precedente terapia rendono evidente che si tratti di una comune ostruzione prostatica. Nella nostra risposta precedente le abbiamo spiegato come questa evoluzione sia abbastanza comune in questa patologia. In questo momento, pensiamo che il cattere a permanenza sia la soluzione migliore. In genere noi facciamo al massimo tre tentativi di ripresa dela minzione spontanea, continuando con la terapia alfa litica (alfuzosina od altro) anche a catetere inserito. Se anche il terzo tentativo fallisce, si mantiene il catetere fino all'intervento disostruttivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Tempestivo ,errata corrige. La ringrazio dottore.inoltre Nell’esame istologico fatto alla cisti, la diagnosi è stata :linfonodo con architettura vagamente nodulare, sovvertita da proliferazione di elementi linfoidi di media e grande taglia positivi per CD20,BCL2 e CD10, negativi per CD5 e CD43 e con scarsa componente T-reattiva (
CD3+ ).
Indice proliferativo valutato con ki67 pari al 90%.
Quadro di lesione linfoproliferativa a cellule B, di alto grado.
Il dato morfologico ed immunofenotipico favorisce la diagnosi di linfoma follicolare, FL3B sec. WHO 2024.
Abbiamo contattato l’ematologo il quale sta facendo fare , a Milano, una seconda valutazione dell’incluso in paraffina. In qualsiasi caso sostiene che papà debba curarsi con chemioterapia endovena , nonostante la sua età ed i suoi problemi cardiaci ( assume duoplavin ). Nell’attesa dei risultati fa deltacortene 100 mg al giorno ed eparina .
La mia domanda è : la chemioterapia in una persona di 76 anni con un quadro clinico così è consigliabile ? Perché avevo letto di radioterapia, immunoterapia e chemioterapia a pillole . Sono un po’ confusa in merito . Mi aiuta ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.6k 1.8k 19
Ovviamente il linfoma non è di nostra competenza e non siamo in grado di dare alcun consiglio. Dal nostro punto di vista specialistico, possiamo dire che in questa situazione non è possibile eseguire un intervento disostruttivo, che andrà rinviato ad un momento successivo, quando l'onco-ematologo lo riterrà opportuno.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it