Tumore prostata
Buongiorno scrivo per caso di mio padre 69 anni
Esito biopsia:
14 prelievi di cui riporto i 7 rilevanti
2 frustoli (entrambi di lunghezza 0, 7cm) lobo sx param, adenok acinare Gleason 9 (4+5) infiltrante il 60% del campione esaminato
2 frustoli (0, 7 e 0, 5 cm) lobo sx param adenok acinare con stesso Gleason infiltrante il 25% del campione esaminato
3 frustoli (0, 9, 0, 9 e 0, 5 cm) lobo sx perif stesso Gleason che infiltra il 35% del campione
Gli altri 7 sono stati effettuati negli stessi punti della porzione dx con esiti di iperplasia fibromiomatosa e focale atrofia ghiandolare e flogosi cronica.
Ha già effettuato esami di stadiazione con TC addome senza e con ndc che non rileva nulla di patologico e TC torace che non rileva nulla di patologico.
La scintigrafia ossea ha rilevato una piccola area di patologico accumulo da riferire a localizzazioni etero plastica secondaria con attività osteoblastica nella regione parieto-occipitale posteriore dx.
Il farmaco si è depositato in altri punti quali emicostato posteriore dx compatibile con pregresse fratture e articolazioni scapolomerali, ginocchia e metatarsi da artrosi.
PSA a giugno 24 pari a 2, 8.
Alla rmp effettuata a maggio 24 area pirads 4 di 1, 2cm in zona perif sx, liberi linfonodi e vescichette
Al fratello è stato diagnosticato kp con stesso Gleason e l'altro fratello è stato operato (non so Gleason)
Di seguito le mie domande
Cosa vuol dire che il tumore è infiltrante?
Cosa infiltra, organi?
L'area nell'osso craniale è certamente una metastasi?
Mi sembra molto strano che sia singola e localizzata nel cranio e che tutti i restanti esami siano negativi.
Il medico di base ci ha prescritto tac per cranio per capire meglio questa cosa.
In che stadio della malattia si colloca mio padre?
Quali sono le possibili terapie e aspettativa di vita?
Inoltre volevo chiedere se il Gleason è un valore che aumenta nel tempo, nel senso questo stesso esame fatto due anni fa avrebbe rilevato un Gleason più basso o comunque sempre 9?
Grazie anticipatamente
Esito biopsia:
14 prelievi di cui riporto i 7 rilevanti
2 frustoli (entrambi di lunghezza 0, 7cm) lobo sx param, adenok acinare Gleason 9 (4+5) infiltrante il 60% del campione esaminato
2 frustoli (0, 7 e 0, 5 cm) lobo sx param adenok acinare con stesso Gleason infiltrante il 25% del campione esaminato
3 frustoli (0, 9, 0, 9 e 0, 5 cm) lobo sx perif stesso Gleason che infiltra il 35% del campione
Gli altri 7 sono stati effettuati negli stessi punti della porzione dx con esiti di iperplasia fibromiomatosa e focale atrofia ghiandolare e flogosi cronica.
Ha già effettuato esami di stadiazione con TC addome senza e con ndc che non rileva nulla di patologico e TC torace che non rileva nulla di patologico.
La scintigrafia ossea ha rilevato una piccola area di patologico accumulo da riferire a localizzazioni etero plastica secondaria con attività osteoblastica nella regione parieto-occipitale posteriore dx.
Il farmaco si è depositato in altri punti quali emicostato posteriore dx compatibile con pregresse fratture e articolazioni scapolomerali, ginocchia e metatarsi da artrosi.
PSA a giugno 24 pari a 2, 8.
Alla rmp effettuata a maggio 24 area pirads 4 di 1, 2cm in zona perif sx, liberi linfonodi e vescichette
Al fratello è stato diagnosticato kp con stesso Gleason e l'altro fratello è stato operato (non so Gleason)
Di seguito le mie domande
Cosa vuol dire che il tumore è infiltrante?
Cosa infiltra, organi?
L'area nell'osso craniale è certamente una metastasi?
Mi sembra molto strano che sia singola e localizzata nel cranio e che tutti i restanti esami siano negativi.
Il medico di base ci ha prescritto tac per cranio per capire meglio questa cosa.
In che stadio della malattia si colloca mio padre?
Quali sono le possibili terapie e aspettativa di vita?
Inoltre volevo chiedere se il Gleason è un valore che aumenta nel tempo, nel senso questo stesso esame fatto due anni fa avrebbe rilevato un Gleason più basso o comunque sempre 9?
Grazie anticipatamente
[#1]
Nelle biopsie il termine infiltrante si riferisce solo a livello microscopico nel tessuto esaminato (es. il 60%). Il Gleason 9 (in una scala di 10) si caratterizza biologicamente come un tumore potenzialmente molto aggressvo, ma molto dipende dallo stadio di evoluzione. In questo caso ci sono i presupposti per pensare ad una evoluzione limitata, considerando i bassi valori del PSA ed il quadro della risonanza multiparametrica. Per lo stesso motivo dubitiamo del rilievo osseo al cranio, localizzazione tanto atipica da essere quasi inverosimile. Associeremmo comunque alla TAC una PET total body, per confermare l'assenza di localizzazioni secondarie. A questo punto, essendo suo padre di età inferiore ai 70 anni e se non vi sono altre importanti controindicazioni, le indicazioni vertono su una asportazione radicale della prostata.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno grazie per la risposta Dottor Piana.
Mi chiedevo nell'attesa di fare questi altri esami e per evitare che la malattia avanzi si può iniziare qualche tipo di cura ( pensavo l'ormonale)?
Inoltre mi chiedevo se opzione chirurgica e opzione radioterapia si equivalgono a livello di risultato e sulla base di cosa è meglio scegliere l'una o l'altra perché nella struttura dove ha iniziato iter mio papà ancora prima di sapere gli esiti di esame stadiazione ci prospettavano chemioterapia. Siamo un po' confusi a riguardo e vorrei avere dei chiarimenti in merito. Purtroppo non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci con l'urologo in quanto è in ferie e non nego che la preoccupazione per la situazione di papà sale dato il Gleason. Stimo cercando di portarci avanti con gli altri esami che ci sono stati suggeriti dal medico di base e a proposito della PET volevo chiederle quale MDC andrebbe usato ?
Inoltre mi chiedevo se data la familiarità e l'indice di aggressività della malattia non sarebbe il caso di effettuare un test genetico.
Grazie ancora
Mi chiedevo nell'attesa di fare questi altri esami e per evitare che la malattia avanzi si può iniziare qualche tipo di cura ( pensavo l'ormonale)?
Inoltre mi chiedevo se opzione chirurgica e opzione radioterapia si equivalgono a livello di risultato e sulla base di cosa è meglio scegliere l'una o l'altra perché nella struttura dove ha iniziato iter mio papà ancora prima di sapere gli esiti di esame stadiazione ci prospettavano chemioterapia. Siamo un po' confusi a riguardo e vorrei avere dei chiarimenti in merito. Purtroppo non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci con l'urologo in quanto è in ferie e non nego che la preoccupazione per la situazione di papà sale dato il Gleason. Stimo cercando di portarci avanti con gli altri esami che ci sono stati suggeriti dal medico di base e a proposito della PET volevo chiederle quale MDC andrebbe usato ?
Inoltre mi chiedevo se data la familiarità e l'indice di aggressività della malattia non sarebbe il caso di effettuare un test genetico.
Grazie ancora
[#3]
Sul mezzo di contrasto per la PET ovviamente decide il medico nucleare chenesegue l’esame.
La familiarità del tumore della prostata è nota, non cimpare esistanomancora dei marcatori genici affidabili come per altre neoplasie. Anche qui è opportuno sentire il giudizio di un genetista.
Tutti i tumori della prostata possono essere trattati con la chemio-ormonoterapia, con la radioterapia e con la chirurgia (oggi laparoscopia assistita dal robot operatore). Diciamo che per un tumore senza localizzazioni secondarie in un individuo in buone condizioni al di sotto dei 70 anni, la chirurgia è in genere preferita per molte ragioni, indipendentemente dal Gleason. In altre condizioni (età più avanzata, presenza di altre patologie) la situazione va decisa caso per caso. In presenza di localizzazioni secondarie in genere si preferisce una associazione tra radio- ed ormonoterapia. Posto che tutte le decisioni terapeutiche dovrebbero sempre essere prese di comune accordo tra l’urologo, il radioterapista e l’oncologo medico.
La familiarità del tumore della prostata è nota, non cimpare esistanomancora dei marcatori genici affidabili come per altre neoplasie. Anche qui è opportuno sentire il giudizio di un genetista.
Tutti i tumori della prostata possono essere trattati con la chemio-ormonoterapia, con la radioterapia e con la chirurgia (oggi laparoscopia assistita dal robot operatore). Diciamo che per un tumore senza localizzazioni secondarie in un individuo in buone condizioni al di sotto dei 70 anni, la chirurgia è in genere preferita per molte ragioni, indipendentemente dal Gleason. In altre condizioni (età più avanzata, presenza di altre patologie) la situazione va decisa caso per caso. In presenza di localizzazioni secondarie in genere si preferisce una associazione tra radio- ed ormonoterapia. Posto che tutte le decisioni terapeutiche dovrebbero sempre essere prese di comune accordo tra l’urologo, il radioterapista e l’oncologo medico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Gentile dottor Piana, la aggiorno sul caso di mio padre. Oggi siamo riusciti a parlare con l'urologo che ritiene che la lesione nel cranio sia una metastasi e ci ha detto di iniziare con decapeptyl 22,5mg/2ml RP+sir ogni 6 mesi + radioterapia da discutere nello specifico con oncologo.
Mi chiedevo se l'approccio terapeutico è adeguato.
Grazie
Mi chiedevo se l'approccio terapeutico è adeguato.
Grazie
[#5]
Come le abbiamo già scritto, dal nostro punto di vista la strategia terapeutica va sempre decisa di comune accordo tra i tre specialisti. Iniziare comunque il blocco ormonale non compromette nulla.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.1k visite dal 15/08/2024.
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