Intervento per stenosi del giunto pielo-ureterale destro con idronefrosi

Buongiorno,
circa una decina di anni fa (avevo 17-18 anni), a seguito di forti coliche renali al rene destro, mi è stato diagnosticato un uretere inginocchiato.
All'epoca avevo eseguito una scintigrafia con mezzo di contrasto e, visto che il rene comunque funzionava bene, l'urologo mi aveva assicurato che non bisognava intervenire.
Sono un paio di anni che soffro però di cistiti e infezioni alle vie urinarie ricorrenti (l'ultima un mese fa con febbre alta).
Dopo visite varie ed ecografie è venuto fuori che a causa di questo restringimento dell'uretere il rene è dilatato e il possibile ristagno dell'urina causa infezioni.
Il nuovo medico a cui mi sono rivolta quindi mi ha detto che bisogna intervenire, entrando dalle vie urinarie e inserendo uno stent che colleghi il rene alla vescica così la far fluire meglio l'urina.
Oltre a questo è stato molto frettoloso e non mi ha informata né dei pro/contro, né per quanto tempo dovrò tenerlo, né tantomeno se ci sono delle alternative.
So che comunque questi stent sono solo una soluzione temporanea e francamente non vedo il senso di mettere una cosa che poi probabilmente dovrò sostituire tra 3-6 mesi, invece di sistemare in maniera definitiva l'uretere con un intervento chirurgico.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
A distanza, in assenza di una valutazione degli accertamenti ed una indispensabile visita diretta, non è possibile esprimere un giudizio concreto. Ci limitiamo pertanto ad esprimere alcune considerazioni.
E' piuttosto difficile che una dilatazione delle altre vie urinarie sostenga dei disturbi vescicali irritativi. Le cistiti recidivanti della donna in età fertile sono quasi sempre legate ad una funzione intestinale non soddisfacente con alterato equilibrio della flora batterica locale (microbi ta).
Una dilatazione significativa dovrebbe collegarsi a dolori lombari di cui lei ci scrive riferendosi al passato, ma non al presente.
L'inserimento di uno stent sarebbe senz'altro un provvedimento temporaneo, giustificato da una situazione molto deteriorata ed in attesa di una correzione operativa definitiva. Con i limiti di cui sopra, non ci pare che ci si trovi in una situazione del genere.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it