Orchiepididimite testicolo destro dall'11 giugno

l'11 giugno mi è stato riscontrato una orchiepididimite del testicolo destro, mi è stata dato in prima fase, 2 volte al giorno ciproxin e 2 volte al giorno deltacortene 25mg per 20 giorni insieme a lucen 40, successivamente due settimane di klacid 500 due volte al giorno e una di deltacortene, vista un infiammazione al colon mi è stato dato ELN per aiutarmi, poi per altre 2 settimane mi è stato data mezza pasticca di deltacortene e lucen 40 insieme a ELN.
I miglioranti sono palesi rispetto a quasi due mesi fa ma al tatto sento ancora sulla "testa" del testicolo l'epididimo leggermente gonfio e dopo 3/4 ore di lavoro in piedi qualche fastidio c'è a giorni di più a giorni quasi nulla... successivamente mi è stato tolto il deltacortene e mi è stato dato Mobic 15 da prendere insieme sempre a Lucen 40, ELN per aiutarmi ad andare da corpo anche Nostip visto che ero leggermente stitico e quando urinavo sento ogni tanto pressione nell'ano... a distanza di 5/6 giorni non ci son stati grandi miglioramenti anzi... forse è stato anticipato troppo la fine del deltacorte, o è normale anche a distanza di quasi due mesi che non del tutto si sia sfiammato l'epididimo... mi aveva già detto inizialmente che fosse una storia lunga da risolvere ma pensavo che arrivati a questo punto ne fossi quasi uscito del tutto invece così non sembra...
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.7k 1.9k
Bisogna differenziare quello che lei apprezza palpando dai disturbi, fastidi e dolori che si possono manifestare. Dopo una infiammazione intessa, l'epididimo può continuare a manifestare alterazioni (modesto ingrossamento, noduli, ecc.) anche per lungo tempo, talora qualche traccia può permanere a tempo indterminato. A distanza non siamo in grado di esprimere un giudizio preciso, diremmo comunque che sia opportuno non insistere più di tanto con tutti questi farmaci. Se fa un lavoro che la tiene in piedi a lungo, è opportuno che indossi sempre mutande elastiche aderenti od un sospensorio anatomico, per mantenere sempre lo scroto ben fermo e sollevato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
buonasera, da giugno ho una avuto una prostatite e successivamente un orchididimite al testicolo destro, ho risolto tutto o quasi del tutto anche il problema al testicolo, dal momento che dall'ecografia di agosto svolta ha trovato l'epididimo ancora leggermente infiammato ma dal punto di vista di colui che l'ha eseguita era solo questione di aver pazienza che tutto si sarebbe risolto col tempo, anche l'urologo vedendo il referto non mi ha dato nessun antifiammatorio o altro, visto che non ho fastidi nel camminare... Dopo due mesi di cure antibitiotiche anche con iniziezioni (giugno/luglio), ho avuto dei problemi all'intestino dovuti probabilmente al massiccio uso di cortisone e antibiotici con problemi di stitichezza che mi portava mentre defecavo usciva come se fosse dal pene gocce di sperma, problemi che son stati quasi risolti del tutto con dei fermenti lattici e un integratore per il colon irritato, da un paio di settimane mi son accorto che lo sperma a volte ha qualche filamento di sangue e a volte è di colore marroncino, ho eseguito la spermiocoltura e non è stato identificato nulla di significativo, possibile che i 2 mesi di astinenza sessuale o il periodo di stitichezza o avere a distanza di 3 mesi l'epididimo ancora leggermente infiammato può portare a questo problema dello sperma?
a breve farò una visita con l'urologo...
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.7k 1.9k
Tracce di sangue nel liquido seminale non possono stupire più di tanto dopo una storia come la sua. Nulla di particolarmente preoccupante.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
esami del sangue svolti tutti i valori sono nella norma, per quanto riguarda l'urinocoltura, sono presenti leucociti 147 esito <21 val. di riferimento e nell'esame colturale è stato trovato il batterio escherichia coli con Carica batterica 1.000.000 ufc/ml. Dal momento che ad aprile scorso sono stato sottoposto ad un intervento di uretrotomia andato bene nei primi mesi ma che ora da circa un mese vedo il flusso diminuire come prima dell'intervento, è possibile che questa carica batterica e la presenza di leocociti sia dovuta al ritorno della stenosi uretrale e quindi alla necessità o di una seconda uretrotomia o ad un uretroplastica, più che all'utilizzo di un antibiotico che di sicuro non andrebbe ad aiutare l'uretra ostruita ne tanto meno ad eliminare il batterio? ho fissato già per settimana prossima una visita urologica per capire come procedere....
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.7k 1.9k
Per giudicare il risultato dell’uretrotomia valgono le sue impressioni sulla qualità del flusso e la flussometria minzionale. In una situazione del genere, la maggioranza dei nostri Colleghi
rescriverebbe una terapia antibiotica. La presenza di E. Coli nel maschio giovane è comunque piuttosto rara e deve far sospettare una funzione intestinale in qualche modo discutibile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
sono stato ieri dall'urologo, visitandomi ha dilatato l'uretra fino ad un calibro da 16ch e mi ha lasciato il catetere per 10 giorni e mi ha prescritto Buscopan 3 volte al giorno e 2 inizioni al giorno di nebicina 100 per risolvere il discorso eschirichia coli. Mi ha sconsigliato una seconda operazione di uretrotomia, visto che sono stato recidivo e mi ha consigliato di fare questa dilatazione che in alcuni casi è durata anche per 10 mesi se va tutto bene poi contattare per una prima visita un centro di arezzo per programmare nei prossimi mesi un uretroplastica e provare a risolvere il problema definitivamente. Leggendo in giro sono un pò dubbioso su una durata della dilatazione così a lungo è vero anche che adesso terrò il catetere per 10 giorni e con un buon diametro....
per quanto riguarda uretroplastica, mi ha consigliato Palminteri, per l'operazione si trattaterebbe di sostenere un costo importante o è coperta dal sistema sanitario nazionale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.7k 1.9k
L'uretroplastica è un intervento del normale repertorio urologico, anche se deve essere eseguita da Colleghi che ne abbaiano una solida esperienza specifica. Nelle strutture pubbliche è ovviamente coperta dal Servizio Sanitario Nazionale.
Come abbiamo ripetutamente espresso in questa sede, noi non crediamo molto all'azione - modellante - dei cateteri, perché dal nostro punto di vista, il corpo estraneo induce di per sè una reazione infiammatoria che non giova alla stabilizzazione dell'uretra appena dilatata. Ben sappiamo che altri Colleghi la pensano diversamente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
tengo da due giorni il catetere vescicale da 16ch senza sacca ma con tappo, dovrò tenerlo ancora 8 giorni, bevo circa 5/6 litri di acqua al giorno, tutto procede senza grossi fastidi, l'unica cosa notata è in alcuni casi che il flusso straborda il cavo, ma su questo mi aveva avvisato l'urologo che poteva capitare, e ho notato che quando vuoto il catetere alla fine c'è una vibrazione spesso, è preoccupante ciò? c'è qualcosa che non va nel catetere o è solamente uno spasmo della vescica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.7k 1.9k
Bere 6 litri d'acqua al giorno può essere francamente pericoloso se non vi sono perdite proporzionali in sudore (maratona!). Il rischio è quello di alterare l'equilibrio degli elettroliti (sodio., potassio, magnesio, calcio). Se è pur vero che l'urologo passa parte del suo tempo a spingere i suoi pazienti a bere, si presuppone che questo venga fatto con buon senso. La metà di questa alluvione è già più che sufficiente.
In genere, noi non vediamo di buon occhio il catetere tappato per vari motivi su cui non ci dilunghiamo. Diciamo che nella sua situazione questa pratica possa essere accettabile per consentirle più facili spostamenti, ma mentre è a casa oppure di notte le cosiglieremmo il collegamento alla sacca di raccolta.
La vibrazione è dovuta allè pareti della vescica che collassano sull'apice del catetere, è normale che succeda.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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