Prostatite e uroflussometria bassa

Buonasera scrivo perchè disperato
Da Marzo scorso, dopo una colonscopia, ho iniziato a soffrire di problemi minzionali...

I sintomi sono un bruciore/fastidio alla punta del pene, bruciore anale, getto debole e gocciolio...nella parte finale, sento come se alcune gocce di urina restassero bloccate nell uretra...perenne stimolo di urinare, anche se a volte andando in bagno emetto poca urina...L eiaculazione mi sembra a tratti ridotta

Da ecografia la vescica (dopo svuotamento) risulta "scarsamente distesa senza ispessimenti detrusoriali patologici"

Prostata di volume nella norma finemente disomogenea, addensamento ecostrutturale come per edema di grado moderato
Ero andato da un urologo verso aprile, non trovandomi bene...urinocoltura negativa, tampone uretrale " a secco" dove era stata trovata klebsiella...imbottito di farmaci (anche alfuzosina) non avevo risolto nulla
Mi fece fare però una Uroflussometria con risultati scadenti

Flusso medio 8, 3 ml/s
Volume residuo 0
Flusso massimo 13, 7 ml/s
Volume urinato 283 ml
Tempo al flusso max 12 s
Tempo del flusso 34, 2s

Visto che non miglioravo, e mi imbottivo di farmaci, provai a sentire un altro parere (medico attuale) e lui non si e preoccupato in alcun modo dell Uroflussometria
Anzi mi ha detto che sia normale con una congestione prostatica in atto

Mi prescrisse una cura "empirica" con antibiotico, alcuni integratori, supposte
E dopo circa 1 mese iniziai a stare meglio, con getto che mi sembrava migliorato, nessun risveglio notturno
Insomma ho vissuto normalmente per circa 1 mese

Stupidamente ho saltato la visita di controllo causa lavoro, per poi ritrovarmi dopo poco con i medesimi sintomi

Premetto che ho problemi intestinali che sto cercando di trattare con un gastroenterologo e sono un soggetto estremamente ansioso

Sono qui a chiedere per favore, un parere
Possibile non sia solo una prostatite ma che ci siano problemi piu grandi?
Lo specialista sta agendo bene o con superficialita?
Lui dice di portare solo pazienza, che tutto passerà
A volte la fiducia, quando si sta male, viene meno e non so se sia il caso di sentire un terzo parere
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La causa di tutti i suoi disturbi è certamente a livello intestinale, la prostata risente molto del disagio intestinale (mai viceversa). Per questo motivo noi siamo assolutamente critici verso la prescrizione di antibiotici in questi casi, a meno che non vi sia febbre, perché si rischia di innescare un pericoloso circolo vizioso andfando a devastare il già fragile equilibrio della flora batterica locale (microbiòta). Noi pensiamo che il problema vada in primo luogo affronatato con decisione dal versante intestinale, con l'aiuto di un gastro-emterolofo e, ancor di più, di un bravo dietologo/nitrizionista, altrimenti tutte le cure urologiche sono inesorabilmente destinate ad essere vane. In effetti il valore di flusso di soli 8,3 ml/sec ci pare un po' troppo basso per la sua età, anche considerando la prostatite. L'esame è certamente da ripetere, la persistenza di valori così bassi potrebbe spingere ad accertare endoscopicamente le condizioni del collo vescicale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno dottore,la ringrazio della gentile risposta
Sono in cura presso un gastroenterologo e prossimo a una visita nutrizionistica per cercare di tamponare un problema di disbiosi / Sibo che mi attanaglia da ormai molto tempo

Sul versante urologico,crede quindi che valga la pena approfondire anche in queste condizioni di infiammazione?
Premetto che nel mesetto da poco passato in cui mi sembrava fosse quasi passato tutto,il getto urinario era molto migliorato e non avevo grossi fastidi,anzi

L urologo,a quanto ho capito,pensa che un uroflussometria in questo stato sia falsata e che vada risolta la prostatite ( lui al tatto la sente infiammata,sopratutto sul lato sinistro)
Visto che svuoto del tutto la vescica dopo aver urinato (residuo 0) togliendomi l alfalitico prescrittomi dal 1 urologo ( che non aveva alcuna miglioria mi sembra)
Pensa anche che contribuisca un mio stato di ansia che mi fa irrigidire tutta la parte ( mi sento molto contratto,come se dovessi trattenere le feci perennemente)ma non ho terapia in tal senso ( sto assumendo per ora solo topster a giorni alterni e un integratore)

Purttoppo quando si sta male per tanto tempo,si inizia a non aver fiducia in chi ci cura,con conseguente "voler cambiare" sperando in qualche cura miracolosa

Posso chiederle se il modo di agire del mio attuale dottore le sembra corretto o meno?
Un eventuale problema al collo vescicale potrebbe aver scaturito tutto questo?
Ho solo 35 anni,non mi sembra di aver mai avuto problemi in tal senso,e stavamo cercando di avere un figlio
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
A distanza non possiamo esprimere un giudizio concreto. Cambiare continuamente specialista non porta in genere a nulla di buono, poiché si rischia di ricominciare ogni volta daccapo. Insista lo le cure rivolte all’intestino, che sono senz’altro prioritarie.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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