Calcolo renale rene sx e dx

Gentilissimi dottori.
Sono una ragazza di 28anni.
Mi trovi a richiedere un vostro consulto in merito alla mia condizione clinica.

Circa una settimana fa ho lamentato un dolore al fianco sx, che tendeva a passare quando mi sdraiavo.
Ho effettuato una ecografia renale ed è stato trovato un calcolo nel rene sx della dimensione di 7mm.
Ho assunto buscopan e bevuto acqua Fiuggi e nel giro di qualche giorno si è risolto.

Il giorno 29/07 lamento un forte dolore al fianco dx, che tendeva ad irradiarsi in avanti, crampi nell’addome con difficoltà a fare aria.
In tarda la temperatura sale a 37.8 con dolori muscolo scheletrici.
Mi reco a fare una ecografia addominale completa, e mi trovano un calcolo renale anche nel dx della dimensione di 8, 5mm ma nessuno dei due calcoli si trova nell’uretere.
Non stanno uscendo, sono fermi lì.
Mi reco in pronto soccorso x i dolori e la febbre.
Mi vengono somminitrate: 1 fiala di Ciproxin 200mg/200ml, 1 fiala di Toradol30mg/1ml; 1 fiala Bentalan 2ml 4mg.

Passano i dolori e vengo dimessa con terapia:
1 ciproxin500mg x7gg
Deltacortene 5mg 1/2 cp x7gg

Volevo chiedervi, questa terapia è espulsiva?

Ho paura a rifare calcoli di questa dimensioni poiché ho letto che in questo caso richiederebbero un trattamento diverso.


Aspetto vostre in merito.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
Premettiamo che sia l’antispastico che la nota e costosa acqua con etichetta poco no lulla possono per risolvere la situazione che necessita ben altri provvedimenti. Entrambi i calcoli hanno dimensioni intermedie, che ne rendono teoricamente possibile l’espulsione spontanea, ma certamente con elevato rischio di complicazioni (coliche, febbre, sofferenza renale) che lei ha già parzialmente sperimentato.In ogni caso, se i calcoli si trovano ancora all’interno del rene, non vii è modo certamente efficace di avviarli all’espulsione spontanea. La terapia - espulsiva - si basa su farmaci alfa-litico (es alfuzosina, tamsulosona ed altri) e non solo sul cortisone è comunque efficace se i calcoli di piccole dimensioni (meno di 6 mm) si trovano già nell’ultimo tratto dell’uretere. Per i calcoli all’interno del rene questa terapia non ha praticamente alcuna utilità. Per le loro dimensioni, è quindi opportuno che questi calcoli vengono trattati (uno alla volta) con le onde d’urto dall’esterno (ESWL). Se vi è molta fretta di ottenere un risultato completo, le indicazioni vertono invece su un intervento endoscopico attraverso le vie urinarie naturali (uretero-renoscopia operativa - RIRS) con polverizzazione dei calcolo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Piana,
Innanzitutto la ringrazio per avermi fornito delucidazioni. Infatti mi sembrava strano che fosse questa la terapia espulsiva, ma è stata definita come tale dalla dottoressa del PS.
Per cui questa terapia che mi è stata prescritta è utile al momento solo per trattare l’infezione/infiammazione dovuta alla colica?
Per quanto riguarda invece ESWL è un metodo indolore? Ci sono controindicazioni o effetti collaterali?

Ancora una volta la ringrazio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
Come le abbiamo scritto, la terapia espulsiva abituale si basa su un farmaco alfa-litico (es. tamsulosina, alfuzosina ed altri) cui talora si associa un cortisonico. Questa terapia è però efficace solo se il calcolo si trova già nell’uretere, in particolare nel suo ultimo tratto. Se il calcolo è all’interno del rene non ci si può attendere alcuna efficacia.
Il trattamento ESWL è ambulatoriale, non è prevista una vera anestesia, il trattamento viene comunque facilmente tollerato dalla maggioranza dei pazienti, somministrando una combinazione di antidolorifici.
Tutta la situazione deve essere ovviamente valutata e giudicata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia con competenze specifiche nel trattamento dei calcoli.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Perfetto. Tutto chiaro Dottore.
Un’ultimo quesito, giusto per capire.
Se i calcoli sono nei reni, come mai può Comunque venire la colica accompagnata da febbricola? È normale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
La colica si scatene quando il calcolo muovendosi va ad appoggiarsi allo scarico del rene (giunto pielo-ureterale) ostruendolo temporaneamente, sono sufficienti movimenti minimi, anche nell'ordine del millimetro. Il dolore renale tipico è unicamente causato dall'aumento della pressione interna dovuta all'urina che non riesce a scaricarsi. Per questo motivo in qeste situazioni i farmci più efficaci sono gli anti-infiammatori FANS (es. ketorola, diclofenac ed altri) perché riducono la produzione di urina da parte del rene, allentando così la pressione.

Le consigliamo la letura di qusto nostro articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Caro Dottore,
La ringrazio ancora una volta per tutte queste delucidazioni. Leggerò l’articolo con molto piacere e attenzione.

Cordialmente