Complicanze ed esiti della rottura di entrambi i corpi cavernosi e dell'uretra

Buongiorno,
sfortunatamente durante un normale rapporto sessuale con la mia compagna (io stavo pure sotto senza fare nulla) ho riportato la rottura di entrambe i corpi cavernosi del pene e dell'uretra.
Mi sono precipitato in pronto soccorso e sono stato operato d'urgenza la notte stessa.

Ora, a distanza di 10 giorni sono stato dimesso, con catetere ed epicisto da tenere fino nuovo ordine.

Le mie domande:
1 Premesso che mi era stato anticipato che mi avrebbero dovuto circoncidere per operarmi, quando ora mi vedi il mio membro (o ciò che ne resta) non posso non notare come le sue dimensioni si siamo ridotte di almeno la metà rispetto a com'era (parlo di lunghezza perché la circonferenza e' ingiudicabile al momento), può essere una conseguenza "normale" dell'operazione?

2 Durante il ricovero tutti i dottori hanno insisto sul fatto che un trauma di questo tipo avrà quasi sicuramente come conseguenza una stenosi uretrale in corrispondenza del punto in cui l'uretra si è spezzata.
Sono stati però molto vaghi su come questa stenosi si affronta e se si può curare.
Mi hanno parlato di interventi ambulatoriali che però hanno altissimo tasso di recidive e si una altra operazione (che cercando su internet credo di aver individuato nell'uretroplastica) che invece ha maggiori possibilità di essere risolutiva.
La mia domanda è, quali sono queste maggiori possibilità?
L'idea di dover vivere tutta la vita con un catetere (ho meno di trent'anni) mi terrorizza ovviamente.

Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte che potrebbero rendermi questi terribili giorni di degenza un po' più lievi
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Buona parte delle fratture si manifestano proprio nelle modalità che ci riferisce.

1) Le dimensioni del pene sono determinate dalla lunghezza dei corpi cavernosi, che certamente non è stata modificata se non in minima da parte dall'intervento. Quello che si manifesta ora è certamente una spiicata retrazione dei tessuti dovuta all'esito del trauma. Biusogna dare tempo al tempo, quasi sicuramente le consizioni andranno a migliorare, anche se molto gradualmente nll'arco dei prossimi 2 mesi.

2) Parlare ora della stenosi dell'uretra ci pare fin troppo precoce, vsto che non la si è neanche ancora dimostrata. Tra qualche tempo le rimuoveranno il catetere e dopo almeno 2-3 mesi si rivaluterà. Se è probabile che qualche alterazione resterà, non è assolutamente detto che si debba per forza trattare di qualcosa di grave da trattare con una uretroplastica. Certamente non tute le fratture dell'uretra finiscono in questo modo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio infinitamente per la velocità della risposta. Se non abuso della sua pazienza mi saprebbe spiegare brevemente cosa significa "retrazione dei tessuti dovuta all'esito del trauma" perché nella mia testa suona tipo "tornare indietro" ma mi verrebbe da chiedere indietro dove allora.
Ancora grazie per la Sua gentile risposta.
Buonaserata
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Tutti i tessuti che hanno subito un trauma, meccanico o chirurgico che sia, reagiscono con un aumento della componente fibrosa, che va poi gradualmente a risolversi nel tempo.,Questo è tanto più evidente tanto più vi è stato stravaso di sangue.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#4]
Utente
Utente
Qualche aggiornamento della situazione ad un mese dall'intervento.
Il taglio chirurgico effettuato a livello della corona del glande è completamente guarito, mi sono caduti i punti e tutta l'area si presenta uniforme e non arrossata. Per quanto riguarda invece la ferita conseguente alla circoncisione, pur essendo scomparso il gonfiore e le crosticine in alcuni punti la pelle internamente (non so se mi sono spiegato) appare ancora molto rossa e se vi sia appoggia una garza sopra quest'ultima si macchia leggermente si sangue.
Come da indicazioni del medico urologo dell'ospedale sto procedendo a disinfezione giornaliera e da domani dovrò cominciare ad applicare una crema (peonil) che dovrebbe aiutare la cicatrizzazione, avrei alcune domande che rivolgo a Voi poiché non vi è modo di parlare con nessun urologo dell'ospedale se non tramite un accesso al pronto soccorso.
1. Tale crema Peonil va applicata anche direttamente sulla zona di cui parlavo?
2. è normale che la cicatrizzazione di una circoncisione avvenga così lentamente?
3. che non so se potrete rispondermi, non mi è mai stato detto quando potrò rimuovere il catetere vescicale e l'epicisto che no ha un mese. Dovrebbe convocarmi la segreteria del reparto di urologica, previa esecuzione di un esame (cistografia) necessario per verificare lo stato della mia uretra post chirurgia. Quali sono le indicazioni in merito? Solitamente a che distanza dall'operazione viene svolto questo esame e, se l'esito fosse positivo, vengono tolti catetere ed epicisto? Tale informazione mi sarebbe molto utile poiché mi trovo nella situazione di dover comunicare al mio medico di base per quanto ancora non potrò lavorare, per il certificato medico di malattia.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Sull'evoluzione chirurgica del trauma dell'uretra, a distanza non possiamo giudicare, non conoscendo tutti i dettagli del caso. In linea di massima nella nosra pratica, avremmo rimosso il catetere dopo 3 settimane ed eseguito la cisto-uretrografia minzionale utilizzando l'epicistostomia. Le uteriori mosse dipendono dall'esito di questo esame, se tutto va bene, dopo ulteriori 7 giorni, l'epicistostomia potrebbe essere rimossa. Tutto questo dipende però dalla realtà del caso, che non conosciamo a sufficienza. Per lo stesso motivo non ci è possibile fare previsioni precise per quanto rigurda la possibilità di lavorare, posto che questo dipenda anche parecchio dal tipo di attività che si svolge.
La cicatrice della circoncisione impiega in genere un paio di mesi a stabilizzarsi definitivamente, si possono applicare tutte le creme possibili, ma solo il tempo e la pazienza sono in grado di risolvere.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#6]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Anche io, per quello che conta, leggendo su PubMed qualche caso simile al mio ho visto 3 settimane circa, per questo mi pare un po' strano che io non abbia ancora nemmeno saputo la data di tale esame. Non mi resta che attendere fiducioso un chiamata dall'ospedale, sperando non si siano dimenticati di me insomma, anche per mi è stato detto che l'operazione è andata bene.
Più che altro quello che mi preoccupa è il persistere del catetere vescicale in sede, non ho dolori per ora però quest'ultimo è visibilmente molto più ingiallito rispetto a quando mi fu inserito ormai 30 giorni fa', vorrei evitare il rischio di un infezione delle vie urinarie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Le raccomandiamo vivamente di lasciar perdere PubMed e tutta la letteratura medica online, poiché al profano, che non è in grado di giudicare quanto legge, può creare perlopiù solo ansia e disorientamento.
Qualsiasi catetere vescicale dovrebbe essere comunque sostituito al massimo dopo 30-40 giorni.

Paolo Piana
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[#8]
Utente
Utente
Grazie dottore. Oggi è il 30esimo giorno dall'operazione, spero mi venga comunicata una data in settimana allora.
[#9]
Utente
Utente
Un latro aggiornamento: per ottenere una comunicazione della data dell'esame di uretro-cistografia, che ho scoperto essere stata fissata da tempo (e rimandata per "sospensione" del servizio di DayOpsital dell'Ospedale dal 20 agosto al primo settembre...) ho dovuto mandare una P.E.C. e spendere il mio titolo di Avvocato, 5 minuti dopo ho avuto la risposta che nessuno si curava i darmi. Ad ogni modo la data è il 4 settembre. Dovrò portare il catetere vescicale quindi per ben 46 giorni. Vi chiedo, dato che non mi è concesso parlare con i medici dell'ospedale che mi hanno in cura, esiste qualche precauzione/accorgimento che posso adottare per ridurre il rischio (che da ciò che ho capito aumenta di giorno in giorno) di un infezione del catetere/vie urinarie da qui alla fatidica data?
[#10]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Il titolo di Avvocato incute perlopiù assai più timore di quello di medico (!)

Diciamo che l'unica precauzione è quella di cercare di mantenere le urine sempre più limpde possibile, assumendo molti liquidi. Ci spiace per i disservizi cui sta andando incontro, peraltro sempre più comuni nella sanità pubblica. Mantenere un catetere vescicale per 46 giorni non sarà il massimo delle pratiche mediche, ma non costituisce comunque ancora un tentato omicidio (!)

Paolo Piana
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[#11]
Utente
Utente
Sarà fatto. La ringrazio del consiglio.
Non mi fraintenda io sono assolutamente grato all'equipe medica che mi ha operato d'urgenza senza la quale probabilmente sarei morto.
Ciò che mi ha davvero perplesso, per usare un eufemismo, è stata tutta la gestione successiva all'operazione:
- essere dimesso senza alcuna indicazione su come e con che frequenza trattare e medicare la ferita, e ciò mi ha portato a dover tornare in ospedale dopo 3 giorni con un principio d'infezione.
- non avere alcun indicazione in merito ad un supporto infermieristico domiciliare, dato che la medicazione e la disinfezione necessaria affinché la ferita chirurgica guarisse, com'è guarita, non era qualcosa che potevo fare da me. Ho dovuto fare da solo, assumendo un'infermiera privatamente al costo di 50 a medicazione giornaliera, che fino al 4 settembre saranno più di mille euro, che io posso permettermi fortunatamente, ma un indigente? il pieno godimento del diritti alla salute è assicurato dalla nostra costituzione a tutti, non solo ai ricchi.
- l'assoluta mancanza di trasparenza per la quale non trovo spiegazione alcuna.
- infine, questa superflua e rischiosa attesa, Dato che già la scorsa settimana il medico che vi ha visitato ha descritto la ferita come "sostanzialmente" guarita. Non si vede il motivo, quindi, di attendere ulteriori tre settimane per vedersi fatto un esame non invasivo che dura 40 minuti.
Ad ogni modo lo ringrazio e aggiornerò il post con gli esiti dell'esame.
[#12]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Per una frattura del pene non è mai morto nessuno.
50 a medicazione ci paiono davvero una esagerazione, considerando che si tratta di frequenti accessi ripetuti.

Paolo Piana
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[#13]
Utente
Utente
Buongiorno,
mi duole dover tornare sempre qui a scrivere, ma pare non mi sia concesso un decorso post operatorio tranquillo.
Questa notte mi sono svegliato alle 4.50 con un erezione notturne nel bel mezzo di quella che mi sembrava un eiaculazione spontanea. Nonostante abbia applicato tempestivamente ghiaccio secco in zona mi è sembrato distintamente di eiaculare. Quindi ho rimosso la garza che mi ricopre il pene ma non ho notato residui di sperma.
Non ho avvertito particolari dolori durante questo spiacevole evento e dopo.
1. Si tratta di un episodio pericoloso per la corretta guarigione della farita chirurgica? Devo riferirlo al medico e/o andare in pronto soccorso?
2. Non vi è traccia di sperma perché è confluito nel catetere? Questo può causarne un ostruzione parziale?
3. Correlato a ciò, per evitare tali episodi mi hanno prescritto fin dal giorno dell'operazione 100mg di androcur al giorno, trattamento che tuttavia è totalmente inutile poiché ho erezione notturne ogni notte. Ha senso continuare? È sicuro assumere tale farmaco antiandrogeno così a lungo? I suoi rilevanti effetti antiandrogeni sono reversibili alla sospensione?
Spero davvero sia l'ultima volta che mi trovo "bisognoso" di aver un vostro consulto
[#14]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Si tratta di una evenienza non così frequente, a modo suo inevitabile e non pericolosa. Il catetere mantiene ovviamente aperto il collo della vescica, pertanto il liquido seminale trova più libero sfogo in vescica. Non deve pertanto preoccuparsi.
Per l'anti-androgeno veda lei, considerando che gli effetti si esauriranno nel giro di qualche settimana dalla sospensione.

Paolo Piana
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[#15]
Utente
Utente
La ringrazio della tempestiva risposta, quindi non mi preoccupo d'accordo, può capitare.
[#16]
Utente
Utente
Abuso della vostra pazienza una altra volta. Se fortunatamente il 4 settembre mi toglieranno il catetere e la settimana dopo la cistostomia potrei tornare alla mia vita di sempre. Sarebbero passate circa 8 settimane dall'intervento. Posso tornare ad allenarmi con i pesi? (in palestra con i macchinari, nessun rischio di trauma al pene).
[#17]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Diremmo di sì, ma con calma ed evitando i carichi eccessivi.

Paolo Piana
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[#18]
Utente
Utente
Ho tempo da perdere dovendo stare a letto tutto il giorno e quindi mi vengono un sacco di curiosità. Dott. Piana - a cui offro consulenza legale gratuita a vita vista l'enorme pazienza mostratami, anche se non Le auguro di averne mai bisogno - Lei mi aveva invitato a lasciar perdere la letteratura scientifica ma non sono riuscito a darLe ascolto, anche perché ormai l'intera questione mi ha incuriosito. Insomma sono laureato in legge e sono sempre stato un "secchione", mi piace conoscere. Sono ancora giovane, magari mi iscrivo a medicina...
Un trovato e letto alcuni studi e "literature review" aventi ad oggetto proprio il mio caso: lesione di ambedue i corpi cavernosi associata a completa rottura dell'uretra.
In questo (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20059653/) che è lo studio più grosso che ho trovato a 72 mesi dall'intervento su 14 pazienti solo 1 ha sviluppato una lieve stenosi dell'uretra peniena risolta senza uretroplstica.
In questa review della letteratura scientifica fatta tra il 2007 e il 2019 (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7025847/#B8) su 52 casi di lesione di ambedue i corpi cavernosi associata a completa rottura dell'uretra solo 2 hanno sviluppato una lieve stenosi dell'uretra peniena.
Gli stessi autori concludono così: "...Urgent urethral reconstruction is mandatory and produces satisfactory results with low levels of complications."
Alla luce di ciò, mi domando quindi, l'eventualità di una avere complicanze a livello uretrale nel mio caso sono rare come sembra emergere da questi studi o sono praticamente certe come mi è stato detto dai medici del reparto di Urologia dell'Ospedale durante il mio ricovero?
Certo è un dato che trova il tempo che trova, basta aspettare e vedere cosa mia accadrà.
Tuttavia vivere pensando a tali complicanze come un'eventualità remota o come una certezza fa una discreta differenza
[#19]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Di consulenza legale ce n'è sempre bisogno. Ad esempio lei se ne intende di INPS? ah ah ah

Nella nostra esperienza di alcuni decenni è pur vero che le fratture del corpo spongioso dell'uretra non sono cose che si vedono tutti i giorni, ma ad onor del vero i risultati non sono stati così brillanti. Ovviamente le auguriamo di cuore che il suo caso faccia eccezione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#20]
Utente
Utente
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17673928/ anche in questo studio tunisino a 36 mesi 0 complicanze sui 10...evidentemente noi italiani abbiamo delle uretre più scarse ahah.
Quindi la percentuale di complicanze a livello uretrale nella sua esperienza quanto è?
[#21]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Più del 50%. La più comune causa di rottura traumatica dell'uretra sono comunque le fratture del bacino.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#22]
Utente
Utente
Interessante questa differenza statistica così marcata. Peccato non ci sia uno studio sui pazienti italiani che hanno avuto rottura traumatica dell'uretra in correlazione a frattura peniena. Mi candido haha. La ringrazio come sempre della disponibilità Dottore.
[#23]
Utente
Utente
Aggiorno il consulto.
Questa mattina ho eseguito il famoso esame e rimosso il catetere vescicale. Ne approfitto allora per chiedere una "traduzione" degli esiti degli esami.
L'uretro-cistografia retrograda non ha evidenziato spandimenti a livello uretrale. Tuttavia, anche rimosso il catetere non sono riuscito ad urinare subito. Sono riuscito solo alcune ore dopo, urine limpide e non eccessivo doloro durante la minzione (solo un po' di fastidio). Dopo questa prima minzione ho riportato un residuo post minzionale di 60ml (che dai mugugni del dottore ho interpretato come un dato non buono). Sono stato mandato a casa con nuovo appuntamento tra 10 giorni e l'indicazione di tenere un "diario del residuo post minzionale" che dovrei auto-misurarmi una volta al giorno prelevandolo con una siringa tramite la cistostomia (una parola...).
Quello che mi domando è: il residuo post minzionale di 60ml può già indicare la presenza di una qualche ostruzione a livello dell'uretra che mi impedisce di svuotare la vescica a dovere? può essersi formata così velocemente (6 settimane dall'operazione)? Qual è un valore buono di residuo post-minzionale per un ragazzo della mia età (28 anni)?
[#24]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Appena rimosso il catetere. la vescica è ovviamente vuota, pertanto non si può pretendere di urinare subito. 60 ml dopo la prima minzione sono insignificanti. A qualsasi età un ristagno inferiore ai 50 cc è insignificante. Si potrà iniziare a trarre qualche conclusione non prima di 2-3 mesi. Ma immaginiamo che tra non molto verrà rimossa la cistotomia.

Paolo Piana
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[#25]
Utente
Utente
A loro dire me l'avevano riempita di liquido di contrasto e quindi si aspettavano urinassi....
Capisco, quindi eventuali residui post minzione maggiori di 50ml che dovessi riscontrare in questi primi 10 giorni non hanno grande significato "diagnostico". Conta come sarà la situazione tra dei mesi. Corretto?
[#26]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k

Paolo Piana
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[#27]
Utente
Utente
Grazie mille la disponibilità come sempre. Terrò aggiornato il consulto così qualche cristiano che dovesse vivere la stessa cosa può farsi un idea.
[#28]
Utente
Utente
Sempre io, mai che possa andare tutto liscio. Dopo aver urinato urine limpide per 3 volte, stasera ho urinato e c'erano delle gocce di sangue. Devo andare in pronto soccorso?
[#29]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Ma no, anzi è normale che succeda e può anche durare qualche giorno. Beva molta acqua.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#30]
Utente
Utente
Mi mandi la sua parcella Dottor Piana lei è la mia salvezza. Sapreste consigliarmi qualche ottimo urologo della mia zona cui rivolgermi per la gestione di tutta questa situazione dopo che avrò finito con l'ospedale di Treviso? Zone di Treviso, Padova e Venezia vanno benissimo.
[#31]
Utente
Utente
Sono una palla al piede, prometto basta ulteriori domande se non mi succede niente di eccezionale. Ora che non ho più il catetere vescicale vorrei cominciare a fare qualcosa di diverso da stare a letto. Mi ero scritto una serie di domande che puntualmente mi sono dimenticato che fare all'urologo dell'ospedale che ora non è più raggiungibile.
1. Posso guidare l'auto? (Se no, per quanto)
2. Devo evitare qualche cibo-bevanda? (Se si, per quanto)
3. So che devo evitare rapporti per altri 30 giorni, devo evitare anche le erezioni spontanee? (tipo se bacio la mia compagna...)
4. Posizionando un cerotto impermeabile sopra la cistostomia posso farmi la doccia?
[#32]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Per ovvi motivi di correttezza noi non possiamo fornire consigli su professionisti o centri di cura con riferimento ad un caso specifico.

L'urologo dell'ospedale non è più raggiungibile? Speriamo che non gli sia successo nulla di brutto.

1) Sostanzialmente può fare tutto quanto si sente, se oltrepassasse i limi sarà il suo corpo a comunicarle il disagio. Certamente non si possono causare danni gravi.
2) No.
3) Le erezioni spontanee non si possono evitare, specie quelle notturne, quindi è vano cercare di evitare quelle diurne.
4) Certamente sì.

Paolo Piana
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[#33]
Utente
Utente
Grazie mille come sempre. Sto trovando enormi difficoltà ad eseguire da solo una la "misurazione" del residuo post minzionale tramite la cistostomia come indicatomi dall'urologo dell'ospedale, il quale ahimè non è mai raggiungibile (stresserei lui e non lei Dott. Piana). Se chiamo in reparto la risposta è "venga in pronto soccorso". Per quello preferivo affidarmi a qualcuno privatamente, che magari ha un numero di telefono al quale mi può rispondere.
[#34]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Siamo assolutamente certi che nel nord-est non manchino degli ottimi professionisti. La scuola urologica di Padova 40 anni fa (Prof. Pagano) era considerata una delle migliori in Italia. Qualcuno sarà pure rimasto a reggere la gloria della tradizione.

Paolo Piana
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[#35]
Utente
Utente
Aggiornamento.
Ho rimosso il catetere 8 giorni fa, il 4/9. Le 6 misurazioni del residuo post minzionale tramite la cistostomia sono state: 60ml (prima minzione); 130ml; 5ml, 75ml; 2ml; 9ml (quest'ultimo dato riscontrato alla visita di controllo di oggi). Anche alla luce di questo mi aspettavo che mi venisse rimossa la fastidiosissima cistostomia sovra-pubica in data odierna. Cosi non è stato e mi hanno dato appuntamento fra un'ulteriore settimana. Il fatto è che parallelamente ho deciso di farmi seguire anche da un urologo di fiducia il quale è particolarmente "poco entusiasta" del fatto che non mi abbiano ancora rimosso la cistostomia e mi ha detto che o lo facevano in ospedale in giornata odierna o vorrebbe farlo lui in ambulatorio già domani. Mi trovo in difficoltà a decidere cosa fare ora. Da un lato non vedo l'ora di rimuovere questo fastidiosissimo catetere sovrapubico, dall'altro magari vi sono delle ragioni mediche in questa cautela estrema dei medici dell'Ospedale che io non conosco.
[#36]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Non comprendiamo il motivo di mantenere ulteriormente la cistostomia.

Paolo Piana
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[#37]
Utente
Utente
Il destino è venuto in mio soccorso, ieri mi sono svegliato e ho notato che i punti che tenevano ancorata la cistostomia alla pelle erano venuti via e quest'ultima era, per un lungo tratto, venuta "fuori" dal corpo. Recatomi in pronto soccorso per la millesima volta mi è stata rimossa definitivamente. L'Urologo mi ha detto che non servono punti e che il "buco" che ho si sarebbe rimarginato da solo in soli 3 giorni. Stento a credere che una ferita della pelle cosi profonda possa richiudersi da sola in cosi poco tempo, Voi me lo confermate?. Mi ha messo una garza con cerotto a copertura, la lascio li per i citati 3 giorni o è meglio sostituirla ogni giorno?
[#38]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Abbia fede. I tessuti interni sono fatti grosso modo a strati, che si sfasano immediatamente fra loro una volta rimosso il tubo, occludendo quindi il tramite. È raro che scappi ancora qualche goccia e comunque solo per poco tempo. Se la garza è asciutta, può essere rapidamente rimossa.

Paolo Piana
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[#39]
Utente
Utente
Perfetto grazie, e poi quindi la ferita sulla pelle la lascio così al "naturale"?
[#40]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Sì.

Paolo Piana
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[#41]
Utente
Utente
Come avevate detto, la ferita della cistostomia si è chiusa in appena tre giorni. Ora attenderò che passi del tempo per vedere come evolve il tutto. Un ultima domanda, ho letto online che il fumo è una delle principali cause di fallimento dell uretroplastica nel lungo termine (10 anni). Io non ho mai fumato e mai lo farò. La ragazza che frequento (incolpevole causa di ciò che mi è successo, fuma) ovviamente le ho proibito di fumare con me vicino tuttavia mi viene l'ansia che, anche se va a fumare fuori e lontano da me, poi standole vicino dopo che ha fumato io possa essere comunque esposto a sostanze tossiche e potenzialmente nocive. È opportuno che le chieda di non fumare proprio quando ci vediamo?
[#42]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Adesso non esageriamo. È enormemente maggiore il vantaggio che la sua partner può ottenere smettendo di fumare che il rischio infinitesimo che lei può correre per l’esposizione al fumo passivo.

Paolo Piana
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[#43]
Utente
Utente
Aggiorno il consulto. La situazione è buona per ora, urino normalmente e la circoncisione ormai è guarita. Ho erezioni non dolorose, il pene è leggermente curvo verso sinistra. A distanza di quasi tre mesi dall'operazione è sicuro riprendere i rapporti sessuali o sarebbe meglio aspettare ancora, in quest'ultimo caso quanto?
[#44]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Diremmo che, con calma, si può magari pensare di riprendere, inizialmente meglio con il preservativo per ridurre l'attrito.

Paolo Piana
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[#45]
Utente
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Dopodomani dovrei andare alle terme, ci sono particolari cose che dovrei evitare? Tipo sauna ecc?
[#46]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Posto che in genere non si tratta di posti particolarmente igienici, vedi calore umido, non vi sono in realtà ragionevoli precauzioni specifiche da adottare.

Paolo Piana
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[#47]
Utente
Utente
Buongiorno,
Settimana nuova questione nuova. La mia ragazza ha una cistite/infezione delle vie urinarie (il batterio è enterobacter cloacae complex ) dovuta secondo il suo ginecologo, ad un eccessiva permeabilità intestinale. Si tratta di un infezione potenzialmente contagiosa e pericolosa per me? Posso avere rapporti sessuali con lei usando il preservativo o devo evitare finché non fa un esame che esclude la presenza di questo batterio?
[#48]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Non si tratta di un batterio comunemente coinvolto nelle infezioni urinarie. Di origine intestinale, colonizza esternamente la pelle e le mucose dell’area ano-genitale e può contaminare le urine al passaggio. L’urocoltura è quindi probabilmente falsamente positiva, per esprimere un giudizio più certo bisogna valutare la presenza e la quantità di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento dell’esame delle urine. I rapporti protetti non comportano alcun rischio.

Paolo Piana
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[#49]
Utente
Utente
Buonasera Dottore, come mi ha consigliato l'ho convinta a ripetere l'esame.
Questo l'esito che non riusciamo ad interpretare, magari ci può aiutare.
Conta colonie batteri: <100 ufc/ml
Esito della coltura : crescita mista di colonie di germi probabili contaminanti
Test inibizione crescita: negativo
Interpretazione indicativa: risultato non patologico.
Può ritienersi guarita come ha detto la sua dottoressa di base ?
Posso tornare ai rapporti senza protezione?
[#50]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Nessun problema per i rapporti.
Esame urine ed urocoltura tra due mesi.
Molta attenzione alla funzione dell’intestino.

Paolo Piana
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