Uretrite e proctite che persistono

Buonasera.
Ho 34 anni, a gennaio 2023 ho iniziato ad avvertire raramente un senso di bruciore all'ano con piccole perdite dall'ano di muco, nel passare dei mesi la cosa si è fatta più persistente e mi decido di andare da un proctologo, mi ha dato cura per ragade anale con proctite, nel mentre che faccio cura ho iniziato ad avere un bruciore lieve alla punta del pene.
Ovviamente ho fatto tutto il necessario anche per verificare cosa avessi all'uretra, sotto consiglio di urologo ho fatto urinocoltura spermicoltura e tamponi, tutti negativi.
Nel frattempo la cura di creme per il retto finiscono ma tempo due giorni la situazione all'ano rimane invariata.
Per quanto riguarda l'uretra con il mio medico la prima cura fatta è stata con ciproxin, nessun risultato, con urologo cura di dieci giorni con augmentin e bassado, nessun risultato, provo con un primario cura di un mese di minocin e zitromax[3giorni si 4 no]nulla nemmeno questo.
Fatto cistoscopia vista una sclerosi al collo vescicale e uretra infiammata.
Ovviamente nel frattempo continuo varie cure consigliate dall'urologo e ognitanto anche altre visite e cure dal proctologo.

Fattostà che dopo aver girato in un anno e mezzo 2 proctologi 3 urologi 1 andrologo io continuo ad avere queste perdite dal retto che si presentano non in modo continuo ma ci sono, poi bruciore all'uretra con raramente delle macchioline piccole sul glande che nel giro di una notte se ne vanno.

Ora vorrei capire cosa altro dovrei fare, i controlli che uno di base deve fare li ho fatti tutti non riscontrando nessuna infezione, quindi da cosa è dovuta tutta sta condizione?

Le due patologie sono collegate o sono due problemi differenti?

Ci si riesce a curare o dovro tenermi a vita sti problemi?

Vi vengono in mente casi simili al quale vi possa venire in mente patologie o problemi non considerati?

Vi ringrazio e spero al piu presto di avere un fine a questa tortura invalidante nel corso delle giornate.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Le patologie sono certamente collegate e vi è sempre il predominio della parte intestinale, mai il contrario. L'assoluta inefficacia delle prolungate ed energiche terapie antibiotiche dirette alla prostata (forse addirirttura controproducenti) testimoniano il fatto che l'irritazione prostatica sia unicamente riflessa dal disturbo intestinale persistente. Emorroidi, ragadi, fistole sono spesso in grado di giustificare tutto ciò. La situazione deve essere pertanto considerata un po' più seriamente dal punto di vista proctologico, altrimenti tutte le terapie urologiche rischiano di essere vane. Ricorkdiamo che, oltre a tutte le creme e farmaci vari che si possono prescrivere, sono assolutamente importanti le attenzioni dirette allo stile di vita, che deve essere indirizzato alla massasima ragionevole regolarità, nei suoi aspetti principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it