Escherichia coli urine

Salve,
Ormai 10 giorni fa, dopo un rapporto sessuale, sono iniziati i sintomi della cistite.
Inizialmente l'ho tenuta sotto controllo con dosi di D-Mannosio ed effettivamente non sono stata mai così tanto male nei giorni successivi, tuttavia non sono nemmeno guarita, così qualche giorno fa decido di procedere con urinocoltura e successivo antibiogramma.
Esce fuori presenza di escherichia coli con carica batterica di 500.000 ufc/ml, al che scrivo alla mia dottoressa per sapere come procedere.
Purtroppo non risponde, così, essendo tornata nel mio paese di origine per le vacanze, vado dalla mia vecchia dottoressa del paese che iero mi ha prescritto levofloxacina 250 mg x 5 gg.

Nel frattempo risponde anche la mia dottoressa attuale, che mi prescrive invece ciprofloxacina da 500mg 1 alle sera e 1 alla mattina x 6 gg.

Come mai così tanta differenza?
E come procedo adesso?

Vorrei inoltre dire qui che soffro di problemi intestinali (colon irritabile, diarrea, meteorismo, candidosi resistente...) da una vita e che prima di avere il rapporto e di contrarre la cistite ho avuto dissenteria per una decina di giorni.

Comunque, come consigliereste di agire voi?
Ovviamente il mio timore è fare più danni che altro a livello intestinale (candida specialmente).

Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.3k 1.8k 19
- ed effettivamente non sono stata mai così tanto male nei giorni successivi -
Allora vuol dire che è stata malissimo? (!)

La carica batterica non è elevatissima, in effetti le linee guida non consiglierebbero comunque di utilizzare i chinolonici per i noti effetti collaterali. Completi comunque la cura prescritta, se la ha già iniziata e continuui a bere molta acqua e ad assumere il mannosio. Ovviamente bisogna d'ora in avanti concentrare tutte le attenzioni maggiori sull'intestino, altrimenti tutte le cure urologiche rischiano di essere vane. Per questo motivo non si otterrà mai nulla con l'autogestione ed i rimedi empirici, bisogna affidarsi alle cure di un gastro-enterologo ed ancor di più di un bravo dietologo/nutrizionista, poiché quasi sempre l'alimentazione è la chiave di volta di tutto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott. Piana,
la ringrazio molto per la risposta. In effetti, mi sono espressa male: intendevo dire che sono stata abbastanza bene rispetto agli episodi avuti in passato (anni fa, ogni rapporto con il mio compagno di allora era un incubo, ed era seguito da cistiti davvero insopportabili con tanto di sangue nelle urine). Questa volta, i sintomi sono stati blandi dalle 24 ore successive al rapporto (avvenuto la notte del 12 luglio) fino ad ora, con incremento del fastidio al risveglio, ma solo qualche volta.

Arrivando alla cura, no, non ho iniziato ancora nessuna delle due terapie, proprio perché sono un po' titubante ad assumere antibiotici, data la mia condizione intestinale, e contando anche che soffro di vestibolite e che, a quanto pare, questa tipologia di antibiotici può peggiorare la neuropatia.
Secondo lei dovrei farmi cambiare antibiotico o dovrei proprio evitare di assumerlo e tentare altre strade? E' possibile che agendo a livello intestinale io possa stare meglio anche senza l'uso di antibiotico?

La ringrazio molto per i consigli. Vedrò di ritornare sia da un gastroenterologo che da un nutrizionista, anche se confesso che trovare i professionisti giusti sembra essere un'impresa. Inoltre, ho già tentato queste strade a inizio anno, proprio per affrontare la situazione da diversi punti di vista e con la speranza che un'azione sinergica producesse effetti migliori. Ho provato anche con la naturopatia. I miglioramenti ci sono stati eh, ma non appena terminate le cure i sintomi si sono ripresentati dal primo all'ultimo. Forse mangiando come un uccellino e bevendo solo acqua potrei davvero stare meglio, ma non mi sembra una "soluzione" migliore del rinunciare al sesso. No? Mi piacerebbe sapere cosa manca al mio intestino o al mio corpo per funzionare bene, magari reintegrando quel qualcosa, potrei risolvere definitivamente il problema. Ma forse, allo stato attuale, la ricerca non può fornirci certe risposte, e si va avanti come si può. In ogni caso, sto divagando.

Tornando alle domande esposte sopra, aggiungo: se avessi nuovamente un rapporto sessuale tra una settimana - al momento, fortunatamente (sic!), il ragazzo che sto frequentando è in un'altra città, riavrei un'acutizzazione dei sintomi? Probiotici intestinali e fermenti vaginali potrebbero aiutarmi a prevenire altri danni?

La ringrazio molto,
Eleonora
[#3]
Utente
Utente
Buonasera di nuovo,
avrei dovuto fare una tele visita con la mia dottoressa nel tardo pomeriggio per ridefinire la cura, ma alla fine non è riuscita a chiamarmi.
Stavo pensando: se prendessi una bustina di monuril stanotte? Nel frattempo, potrei iniziare con probiotici locali e integratori alimentari via orale: seguendo il protocollo miriam su cistite.info, ho ordinato "purofem doederlein", probiotici per il microbiota vaginale, e "purodefend urto", integratori con estratti naturali. Li ho entrambi con me. Avrei dovuto anche ricevere "purocol flor", fermenti lattici ad azione probiotica, ma il farmacista mi ha detto che sono introvabili: con cosa potrei sostituirli?

Cosa ne pensa?

Spero in una sua risposta,
grazie e buona serata
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.3k 1.8k 19
A parte il d-mannosio ed il mirtillo rosso, pur con i loro limiti, noi siamo francamente molto secettici sull'efficacia degli integratori, tanto più se reperiti in rete con infime garanzie di qualità. Non vi è ragione di spendere soldi inutilmente.
Noi a distanza non possiamo consigliare o prescrivere farmaci relativamente al casospecifico, le nostre indicazioni hanno un carattere esclusivamente generale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it