Correlazione prostatite, bruciore/fastidio all'ano ed eiaculazione
Salve sono un ragazzo di 27 anni e a febbraio 2024 mi fu diagnosticata una leggera prostatie/congestione della prostata che ho curato con una terapia data dal mio urologo di fiducia: unixime, deltacortene e sulotam.
i sintomi erano prevalentemente difficoltà nello svuotamento della vescica e fastidio all'ano post masturbazione.
Dopo 1 mese e mezzo dalla guarigione mi si ripresenta il bruciore all'ano senza problemi di vescica ragione per cui mi faccio fare un'altra terapia dal mio medico curante: topster e bactrim.
Fortunatamente, il problema alla vescica non si è più ripresentato, ma ad oggi (fine luglio) ho notato che il fastidio ano si verifica puntualmente se effettuo due masturbazioni al giorno.
Questa situazione mi crea notevole disagio e frustrazione, limitando la mia serenità sessuale e impedendomi di vivere liberamente la mia sessualità.
Le chiedo, quindi, un suo parere medico per capire la causa di questa recidiva e se esiste una terapia definitiva per risolvere il problema.
Ma soprattutto la.
causa eziologica qual è?
Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti.
i sintomi erano prevalentemente difficoltà nello svuotamento della vescica e fastidio all'ano post masturbazione.
Dopo 1 mese e mezzo dalla guarigione mi si ripresenta il bruciore all'ano senza problemi di vescica ragione per cui mi faccio fare un'altra terapia dal mio medico curante: topster e bactrim.
Fortunatamente, il problema alla vescica non si è più ripresentato, ma ad oggi (fine luglio) ho notato che il fastidio ano si verifica puntualmente se effettuo due masturbazioni al giorno.
Questa situazione mi crea notevole disagio e frustrazione, limitando la mia serenità sessuale e impedendomi di vivere liberamente la mia sessualità.
Le chiedo, quindi, un suo parere medico per capire la causa di questa recidiva e se esiste una terapia definitiva per risolvere il problema.
Ma soprattutto la.
causa eziologica qual è?
Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti.
[#1]
La congestione della prostata non ha una causa eziologica precisa. Alla sua giovane età è molto spesso legata ad uno stile di vita discutibile in uno o più dei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Le prostatiti a causa infettiva sono molto più rare, si manifestano con disturbi molto intensi e quasi sempre con febbre. Da quel che ci riferisce, possiamo pensare che lei solleciti troppo il suo apparato genitale, due-tre eiaculazioni la settimana sono il giusto compromesso. Non tutti gli individui sono in grado di sopportare un'attività così intensa e la prostata è sempre la prima a lamentarsi. Considerando che i disturbi sono anche riferiti all'ano, forse sarebbe consigliabile anche una visita proctologica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua rapida risposta. E per i consigli utili.
Vorrei approfittarne per avere un suo parere su un aspetto della mia terapia.
Sabato scorso, il mio urologo mi ha consigliato di ripetere il ciclo di terapia che ho già completato con successo in passato (Sulotam, Deltacprtene e Unixime), sebbene questa volta i miei sintomi siano più lievi (solo un leggero fastidio all'ano) rispetto all'ultima esperienza.
Le chiedo cortesemente se ritiene che la terapia antibiotica sia comunque necessaria in questo caso, data l'assenza di febbre o altri sintomi gravi, che sembrerebbero escludere un'origine batterica del disturbo.
Onestamente, temo che il fastidio anale possa ripresentarsi anche dopo la terapia, in quanto sembra legato all'attività sessuale e alla masturbazione (come ho già potuto constatare in questi ultimi mesi di esperienza...). Purtroppo, l'idea di dover limitare la mia vita sessuale mi angoscia molto, considerando che in passato non ho mai avuto problemi di eiaculazione.
Sarei grato se potesse fornirmi un suo parere in merito e consigliarmi il percorso terapeutico più adeguato per risolvere questo problema in modo definitivo.
Ultima domanda la visita proctologica mi conviene farla no ostante sono consapevole che il problema sia correlato allo stress della prostata?
Cordiali saluti. E la ringrazio ancora per l'attenzione.
Vorrei approfittarne per avere un suo parere su un aspetto della mia terapia.
Sabato scorso, il mio urologo mi ha consigliato di ripetere il ciclo di terapia che ho già completato con successo in passato (Sulotam, Deltacprtene e Unixime), sebbene questa volta i miei sintomi siano più lievi (solo un leggero fastidio all'ano) rispetto all'ultima esperienza.
Le chiedo cortesemente se ritiene che la terapia antibiotica sia comunque necessaria in questo caso, data l'assenza di febbre o altri sintomi gravi, che sembrerebbero escludere un'origine batterica del disturbo.
Onestamente, temo che il fastidio anale possa ripresentarsi anche dopo la terapia, in quanto sembra legato all'attività sessuale e alla masturbazione (come ho già potuto constatare in questi ultimi mesi di esperienza...). Purtroppo, l'idea di dover limitare la mia vita sessuale mi angoscia molto, considerando che in passato non ho mai avuto problemi di eiaculazione.
Sarei grato se potesse fornirmi un suo parere in merito e consigliarmi il percorso terapeutico più adeguato per risolvere questo problema in modo definitivo.
Ultima domanda la visita proctologica mi conviene farla no ostante sono consapevole che il problema sia correlato allo stress della prostata?
Cordiali saluti. E la ringrazio ancora per l'attenzione.
[#3]
Noi siamo estremamente selettivi nella prescrizione della terapia antibiotica, ma alcuni Colleghi evidentemente non sono della stessa idea (!)
Se non la ritenessimo opportuna, non le avremmo consigliato la visita proctologica.
Se non la ritenessimo opportuna, non le avremmo consigliato la visita proctologica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 720 visite dal 22/07/2024.
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