Cura prostata
Salve, vorrei un parere sulla cura prescrittami dall'urologo.
Ho 50 anni e per la prevenzione, senza alcun disturbo, ho fatto per la prima volta l'esame del PSA (oltre che urina ed emocromo risultati normali) con i seguenti risultati:
Ant.
prost.
Spec.
PSA 3, 050
- PSA libero - Rapporto lib/tot
PSA Libero 0.385
Rapporto lib/tot 0, 13 (Rischio inferiore a 0.20)
Preciso che non ho familiarità per tumore alla prostata ma per tumore alla vescica (padre)
A seguito di questi risultati ho fatto una visita dall'urologo, col seguente esito: Prostata lievemente aumentata fibroso il lobo dex.
Prescrizione e terapia: Serpens 1 al giorno, prospidol supposte 1 alla sera per 20 gg e dopo gray 500 mg per 10 giorni.
Inoltre mi ha prescritto una eco e una risonanza multiparametrica con contrasto.
Eco: Vescica ben repleta, contenuto pari a 480 ml, esente da alterazioni ecostrutturali di parete o endoluminali.
Prostata, valutata con accesso sovrapubico, presenta un modesto incremento volumetrico in rapporto all'età (32 ml) e tenue disomogeneità mediale da esisti di fatti flogistici.
Nei limiti della metodica, conservati i profili mantellari, non evidenti alterazioni a carico delle vescicole seminali.
Lo studio della vescica in fase post-minzionale ha messo in evidenza un ristagno pari a 20 ml.
Risonanza multiparametrica prostatica con MDC: La prostata mostra dimensioni di DL 4 cm x DT 4.4 cm X DAP 3.1 cm x0.52 = 28.3 cc
La zona di transizione, caratterizzata da iperplasia adenomiomatosa con aspetto disomogeneo per il coesistere di alcuni noduli stromali e ghiandolari (PIRADS 2) non determina significative impronte sul pavimento della vescica urinaria.
Non sono apprezzabili nelle sequenze T2W lesioni focali.
A livello della porzione periferica posteriore bilateralmente, specie al passaggio tra la porzione medio ghiandolare e quella apicale, si identificano delle striedi ipointensità strutturale nelle sequenza T2 pesate ma senza alterazioni di segnale focale nelle sequenze in DWU1 e DW1/adc e con impregnazione contrastografica progressiva per fenomeni di flogosi cronica (PIRADS 2).
Normale la rappresentazione del fascio neurovascolare e delle vescicole seminali.
Normale la morfologia della vescica urinaria.
Non si riconoscono linfonodi significativamente aumentati di volume lungo le catene iliache o a sede otturatoria.
Dopo l'eco e la risonanza, a seguito della cura prescrittami ho ripetuto l'esame del PSA col seguente esito:
ANT PROST.
SPEC.
PSA
chemiluminescenza 1, 857 (valori normali 0-4)
PSA LIBERO- RAPPORTO lib/tot
chemiluminescenza
PSA LIBERO 0, 266
RAPPORTO lib/tot 0, 14 (rischio inferiore a 20)
L'urologo mi ha detto che gli esami sono migliorati ma che devo ripetere l'intero ciclo di cura (Serpens e Prospidol 20 gg e antibiotico Grey 10 gg per altre due volte.
per poi rifare a settembre l'esame del PSA.
Vorrei un parere su quanto prescritto e sull'opportunità eventualmente di fare una biopsia.
Grazie dell'attenzione
Cordiali saluti
Ho 50 anni e per la prevenzione, senza alcun disturbo, ho fatto per la prima volta l'esame del PSA (oltre che urina ed emocromo risultati normali) con i seguenti risultati:
Ant.
prost.
Spec.
PSA 3, 050
- PSA libero - Rapporto lib/tot
PSA Libero 0.385
Rapporto lib/tot 0, 13 (Rischio inferiore a 0.20)
Preciso che non ho familiarità per tumore alla prostata ma per tumore alla vescica (padre)
A seguito di questi risultati ho fatto una visita dall'urologo, col seguente esito: Prostata lievemente aumentata fibroso il lobo dex.
Prescrizione e terapia: Serpens 1 al giorno, prospidol supposte 1 alla sera per 20 gg e dopo gray 500 mg per 10 giorni.
Inoltre mi ha prescritto una eco e una risonanza multiparametrica con contrasto.
Eco: Vescica ben repleta, contenuto pari a 480 ml, esente da alterazioni ecostrutturali di parete o endoluminali.
Prostata, valutata con accesso sovrapubico, presenta un modesto incremento volumetrico in rapporto all'età (32 ml) e tenue disomogeneità mediale da esisti di fatti flogistici.
Nei limiti della metodica, conservati i profili mantellari, non evidenti alterazioni a carico delle vescicole seminali.
Lo studio della vescica in fase post-minzionale ha messo in evidenza un ristagno pari a 20 ml.
Risonanza multiparametrica prostatica con MDC: La prostata mostra dimensioni di DL 4 cm x DT 4.4 cm X DAP 3.1 cm x0.52 = 28.3 cc
La zona di transizione, caratterizzata da iperplasia adenomiomatosa con aspetto disomogeneo per il coesistere di alcuni noduli stromali e ghiandolari (PIRADS 2) non determina significative impronte sul pavimento della vescica urinaria.
Non sono apprezzabili nelle sequenze T2W lesioni focali.
A livello della porzione periferica posteriore bilateralmente, specie al passaggio tra la porzione medio ghiandolare e quella apicale, si identificano delle striedi ipointensità strutturale nelle sequenza T2 pesate ma senza alterazioni di segnale focale nelle sequenze in DWU1 e DW1/adc e con impregnazione contrastografica progressiva per fenomeni di flogosi cronica (PIRADS 2).
Normale la rappresentazione del fascio neurovascolare e delle vescicole seminali.
Normale la morfologia della vescica urinaria.
Non si riconoscono linfonodi significativamente aumentati di volume lungo le catene iliache o a sede otturatoria.
Dopo l'eco e la risonanza, a seguito della cura prescrittami ho ripetuto l'esame del PSA col seguente esito:
ANT PROST.
SPEC.
PSA
chemiluminescenza 1, 857 (valori normali 0-4)
PSA LIBERO- RAPPORTO lib/tot
chemiluminescenza
PSA LIBERO 0, 266
RAPPORTO lib/tot 0, 14 (rischio inferiore a 20)
L'urologo mi ha detto che gli esami sono migliorati ma che devo ripetere l'intero ciclo di cura (Serpens e Prospidol 20 gg e antibiotico Grey 10 gg per altre due volte.
per poi rifare a settembre l'esame del PSA.
Vorrei un parere su quanto prescritto e sull'opportunità eventualmente di fare una biopsia.
Grazie dell'attenzione
Cordiali saluti
[#1]
Già l'esecuzione della risonanza magnetica dal nostro punto di vista ci pare un eccesso di scrupolo, men che meno penseremmo alla necessità di fare delle biopsie. Pensiamo che sia sufficiente ripetere il PSA ogni sei mesi circa, quello che può al limite insospettire è una risalita progressiva e continua dei valori oltre i 4-5 ng/ml. Alle cure cosiddette preventive noi non crediamo molto, se non vi sono disturbi non ravvediamo la necessità di assumere farmaci o costosi integratori dall'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie Dottore per la celere risposta. Dal suo punto di vista quindi non ci sarebbe necessità di ripetere il ciclo antibiotico (che oltretutto mi fiacca parecchio)? Dovrei semplicemente ripetere il PSA ogni 6 mesi, per vedere l'andamento. È corretto? Quando l'urologo mi ha prescritto la RM ovviamente mi sono un attimo allarmato. Ho capito che non condivide l'uso di questi integratori che mi hanno prescritto che, oltretutto costano parecchio, ma sulla necessità dell'antibiotico concorda? Secondo lei il fatto che il rapporto del psa è rimasto basso (salito solo di un punto da 13 a 14) indica che la cura non è corretta? Sono un profano sul tema e ovviamente ho seguito il parere del medico ma ho tanti dubbi. Grazie mille
[#3]
Entro i limiti massimi, generalmente di 4 ng/ml, la valutazione del PSA libero e il suo rapporto con il PSA totatle non ha alcun significato e di fatto non dovrebbe essere effettuata per evitare una spesa inutile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Grazie Dottore del chiarimento. Avevo letto parecchi consulti da cui si evinceva che il rapporto non viene tenuto in considerazione se il PSA totale è inferiore a 4, ma sia l'urologo che il medico curante mi hanno detto che questo rapporto (13) era troppo basso e che il PSA libero a più di 3 in relazione all'età era troppo alto. Di fatto quindi l'hanno tenuto in considerazione... Da paziente e non essendo un medico, ovviamente mi trovo in difficoltà, non vorrei assumere inutilmente antibiotici o integratori, dall'altro lato mi viene detto che la mia prostata è infiammata e ha bisogno di una cura...Mi sa che ascolto il suo parere: ripeto semplicemente il PSA tra qualche mese e lo monitoro. Buona giornata
[#5]
Dal nostro punto di vista, più che sui numeri, in questi casi bisogna basarsi sulla realtà degli eventuali disturbi e la loro evoluzione nel tempo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 855 visite dal 19/07/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.