Calcolosi renale in paziente con urostomie bilaterali a seguito di cistectomia radicale

Egregi Dottori,
vorrei illustrarvi il caso di mio padre ed approfittare di un vostro parere che possa esserci di aiuto.
Vi illustro i principali dati relativi alla condizione clinica di mio padre.


Età 70 anni
- Urostomie bilaterali dopo cistectomia radicale eseguita nel 2018 per carcinoma uroteliale di alto grado.

- Prostatectomia eseguita in concomitanza per adenocarcinoma prostatico Gleason 8 infiltrante le vescicole seminale.

- In corso da 3 anni trattamento ormonale per contrastare incremento del PSA (ad un anno dall'intervento = 1).
Ultimo controllo il mese scorso, PSA = 0.01
- In trattamento con Sintrom dopo episodio di TVP nel 2017.

- Progressivo deperimento della massa muscolare iniziato in concomitanza con la terapia ormonale.

- Agli ultimi esami effettuati (TAC il mese scorso), nessun segno di focolai di ripresa delle malattie.

- NO ipertensione (solitamente pressione arteriosa 100 con 70)
- NO diabete
- NO obesità

In data 16 Luglio si riscontrava anuria alla sacca sx, accompagnata da dolore sordo e continuo allo stesso lato, debolezza, nausea, inappetenza.
Al pronto soccorso, in seguito a TAC, si riscontrava blocco renale a sx dovuto ad ostruzione dell'ingresso del catetere da parte di un calcolo di dimensioni 1, 5 cm.
In data 18 luglio, a seguito del perdurante blocco totale, mio padre è stato portato in sala operatoria, dove il chirurgo è riuscito a liberare la via escretrice tramite posizionamento di un catetere di dimensioni maggiori.
Tuttavia, tale soluzione non sembra essere permanente, ed il chirurgo ci ha informati del fatto che si dovrà valutare come procedere alla rimozione del calcolo.
Le opzioni prospettate sono due:
1.
Accesso al rene tramite uretere e frammentazione del calcolo per facilitare la sua espulsione.
Tuttavia, il chirurgo sembra non essere propenso a tale soluzione in virtù della dimensione del calcolo e della presenza delle urostomie e relativi stent.

2.
Chirurgia tradizionale per la rimozione del calcolo, previa apertura ed incisione del rene.
Tuttavia, anche in questo caso, il chirurgo si è mostrato molto titubante in virtù della condizione clinica di mio padre e del conseguente aumentato rischio operatorio.


A questo punto, per noi sarebbe estremamente utile poter usufruire di un Vostro parere sul modo migliore di procedere per risolvere il problema, minimizzando i rischi.

- Esistono opzioni differenti da quelle illustrate dai medici della struttura dove mio padre è in cura?

- Ritenete mio padre essere soggetto ad un rischio elevato nel sottoporsi all'intervento chirurgico tradizionale?


Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto ed il supporto offerto.


In attesa di un Vostro cordiale riscontro
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 41.3k 1.8k 19
Se il calcolo è libero nel rene e non è più grande di 15 mm si potrebbe fare almeno un tentativo con le onde d’urto dall’esterno. Ma se, come parrebbe, il calcolo è incuneato tra rene ed uretere (giunto pielo-ureterale) l’unica soluzione proponibile è la risoluzione endoscopica mediante strumento flessibile e laser Olmio.La presenza continua delle protesi per urostomia cutanea dovrebbe aver favorito una buona compiacenza dell’uretere, tale da facilitare il passaggio dello strumento. Il trattamento dei calcoli nelle derivazioni urinarie è comunque sempre un intervento potenzialmente più complesso e dovrebbe essere eseguito da un operatore con elevata esperienza specifica e soprattutto in una struttura dotata di tutti gli strumenti, apparecchi ed accessori necessari ad eseguire un intervento di qualità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Egregio dott. Piana,

La ringrazio per la rapida ed esaustiva risposta. Nella struttura dove mio padre è attaualmente ricoverato, a Catania, hanno prospettato di tenere la soluzione temporanea (il catetere di dimensioni maggiori installato ieri) fino a settembre-ottobre e l'intervento in chirurgia tradizionale per rimuovere il calcolo. Purtroppo sembra che la litotrissia laser da lei proposta non sia disponibile in tale struttura. A questo punto saremmo propensi a rivolgerci presso un altro centro in cui tale procedura sia disponibile ed il chirurgo abbia esperienza specifica su pazienti con derivazioni urinarie.

Non so se questo viola le regole del forum. Se cos fosse mi scuso in anticipo. Altrimenti, visto anche le circostanze particolari e la necessità di rivolgersi a centri di elevata specializzazione, sarebbe per Lei possibile indicarmi strutture dove tale intervento possa essere eseguito con la richiesta elevata qualità?
Questo sarebbe di grandissimo aiuto.

In attesa di un Suo cordiale riscontro.

Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 41.3k 1.8k 19
Noi a distanza, a maggior ragione occupandoci personalmente di questi problemi, non possiamo dare indicazioni su singoli professionisti e centri di cura. Siamo però certi che allargando solo un poco il campo di ricerca si possa trovare una soluzione idonea senza dover fare troppi chilometri.

Le ricordiamo inoltre che questo non è un forum, ma un servizio gratuito di consulenza ad personam reso da noi specialisti su base assolutamente volontaria.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Utente
Utente
Egregio dott. Piana,

certamente, capisco pienamente la Sua posizione e La ringrazio per la disponibilità. Mi riservo di usufruire del suo consulto nel prossimo futuro, in funzione dell'evoluzione della situazione legata alla problematica di mio padre.

La saluto e ringrazio per l'attenzione riservatami.

Cordiali saluti
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