Possibile prostatite cronica?

Ho 66 anni
Da anni convivo con ipb con episodi di prostatite.

Nel mese di maggio 2024 ho avuto un episodio improvviso molto serio, in particolare con febbre, brividi, dolori schiena e difficoltà di minzione con bruciore.

Sono stato visitato dal mio urologo che mi segue da anni, che ha diagnosticato dopo accurato esame e ecografia una forte infiammazione della prostata con il pericolo di un eventuale ascesso prostatico,
Mi ha prescritto una forte cura a base di antibiotici e supposte di cortisone.

La cura fortunatamente ha fatto effetto e dopo una decina di giorni la situazione si è normalizzata.

Speravo che come tutte le altre volte la cosa fosse superata.

Invece a distanza di tempo ho iniziato ad avere bruciore al pene alla minzione con dolore al grande al perineo e intorno all'ano
Questo bruciore permaneva anche dopo la minzione con mio grande disagio
Premetto che dopo la cura ho eseguito urinocoltura che ha dato esito negativo.

Ho quindi contattato nuovamente il mio urologo che mi ha prescritto zitromax x 3 gg e integratore.

Purtroppo la cosa continua ed io ho molto disagio a distanza di diversi giorni, nonostante aver eseguito quanto prescrittomi,
Fra l altro mi sono accorto di avere piccole perdite bianche
Per completezza l anno scorso ho fatto anche una cistoscopia negativa per un episodio isolato di ematuria.

Chiedo se ciò è compatibile con una prostatite cronica e quale eventuale approccio terapeutico posso intraprendere
Ringrazio anticipatamente per il Vs interessamento
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
E' molto difficile individuare se e quali batteri siano veramente presenti all'interno della prostata. La stessa spermiocoltura è perlopiù poco attendibile e talora falsamente positiva per contaminazione. Per questo motivo l'approccio a queste situazioni è perlopiù empirico e ci si basa più sui sintomi e su quanto percepito alla visita diretta, piuttosto che sul risultato degli esami. Inoltre, la maggioranza delle prostatiti non ha una vera causa infettiva e questo è tato più vero in una prostata già ingrossata, in cui basta poco (es. un affaticamento, un lungo viaggio) per scatenare disturbi aggiuntivi. Nella sua situazione riteniamo opportuno che lei venga comunque valutato direttamente, se non vi è febbre sconsiglieremmo di cambiare antibiotico. In linea di massima, se questi episodi infiammatori tendono a diventare frequenti, può essere il caso di iniziare a pensare ad un intervento disostruttivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio tanto per la Sua risposta
E La saluto cordialmente
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