Aiuto urgente, dolore inguinale/testicolare e diverse diagnosi
Salve, premetto che abito sia a Malta che in Italia.
Da agosto 2023 a maggio 2024 ho avuto 3 episodi di dolore ai testicoli/inguine ed è andato via dopo che il medico curante a Malta mi ha prescritto antibiotici dicendomi che era un'infezione urinaria (mi sono state fatte due ecografie per escludere che fosse qualcosa di più grave e un'esame delle urine risultato negativo).
Comunque dopo la prima volta il dolore si è ripresentato altre 3 volte ed è andato via con antibiotici.
A maggio 2024 il dolore mi compare di nuovo, fastidio all'inguine, vicino all ano e anche fastidio al testicoli.
Il dolore non è in un lato fisso, ma varia a destra e sinistra senza una ragione.
Il medico mi prescrive antibiotici nuovamente e dopo un ciclo di 2 settimane il dolore persiste.
Vado in Italia a fare un'ecografia e la dottoressa referta '' l'esame condotto nelle regioni inguinali, evidenzia a destra almeno due formazioni linfonodali di tipo reattivo, non patologico.
Non immagini di tipo erniario bilateralmente.
Funicolo spermatico di destra ispessito, in sospetta funicolite reattiva, secondaria alla prostatite.
'' (ho trascritto solo l'ultima parte, perchè il resto diceva che era tutto perfetto).
Mi spiega che è prostatite ed essendo un'infezione molto interna a volte è possibile che l'esame delle urine non rilevi l'infezione (me lo dice perchè avevo fatto in passato un'esame delle urine risultato negativo) e di visitare un'urologo per la terapia più adatta.
Torno a Malta e vado da un urologo, e dice che non è sicuro che sia prostatite anche perchè gli antibiotici non hanno risolto la situazione e non vuole darmi un ciclo lungo di 6 settimane avendo già preso antibiotici diverse volte senza risolvere definitivamente il problema.
Mi prescrive un analisi delle urine e risulta negativo.
Mi fa un esame della prostata, dice che è strano che avverto dolore e ho un irrigidimento dei muscoli e mi consiglia una fisioterapista per trattare la parte pelivca.
Vado da questa fisioterapista e conferma che sono molto contratto e devo trattare con esercizi da fare a casa.
Ora cerco consiglio perchè c'è qualcosa che non mi torna.
La dottoressa in Italia che mi ha fatto l'ecografia vede l'infezione e mi dice che c'è una prostatite e l'esame delle urine può dare negativo.
L'urologo basa la sua scelta sull'esame delle urine che è negativo e anche sul fatto che non ho sintomi come bruciore alla minzione etc.
e dice inoltre che spesso si dice che è prostatite quando non si sa cos'è.
Mi consigliate di provare un'altro urologo?
O ha senso la sua diagnosi?
Anche perchè nel mentre continuo con il dolore e nel caso fosse un'infezione ho paura perchè non la sto trattando.
Cordiali saluti
Da agosto 2023 a maggio 2024 ho avuto 3 episodi di dolore ai testicoli/inguine ed è andato via dopo che il medico curante a Malta mi ha prescritto antibiotici dicendomi che era un'infezione urinaria (mi sono state fatte due ecografie per escludere che fosse qualcosa di più grave e un'esame delle urine risultato negativo).
Comunque dopo la prima volta il dolore si è ripresentato altre 3 volte ed è andato via con antibiotici.
A maggio 2024 il dolore mi compare di nuovo, fastidio all'inguine, vicino all ano e anche fastidio al testicoli.
Il dolore non è in un lato fisso, ma varia a destra e sinistra senza una ragione.
Il medico mi prescrive antibiotici nuovamente e dopo un ciclo di 2 settimane il dolore persiste.
Vado in Italia a fare un'ecografia e la dottoressa referta '' l'esame condotto nelle regioni inguinali, evidenzia a destra almeno due formazioni linfonodali di tipo reattivo, non patologico.
Non immagini di tipo erniario bilateralmente.
Funicolo spermatico di destra ispessito, in sospetta funicolite reattiva, secondaria alla prostatite.
'' (ho trascritto solo l'ultima parte, perchè il resto diceva che era tutto perfetto).
Mi spiega che è prostatite ed essendo un'infezione molto interna a volte è possibile che l'esame delle urine non rilevi l'infezione (me lo dice perchè avevo fatto in passato un'esame delle urine risultato negativo) e di visitare un'urologo per la terapia più adatta.
Torno a Malta e vado da un urologo, e dice che non è sicuro che sia prostatite anche perchè gli antibiotici non hanno risolto la situazione e non vuole darmi un ciclo lungo di 6 settimane avendo già preso antibiotici diverse volte senza risolvere definitivamente il problema.
Mi prescrive un analisi delle urine e risulta negativo.
Mi fa un esame della prostata, dice che è strano che avverto dolore e ho un irrigidimento dei muscoli e mi consiglia una fisioterapista per trattare la parte pelivca.
Vado da questa fisioterapista e conferma che sono molto contratto e devo trattare con esercizi da fare a casa.
Ora cerco consiglio perchè c'è qualcosa che non mi torna.
La dottoressa in Italia che mi ha fatto l'ecografia vede l'infezione e mi dice che c'è una prostatite e l'esame delle urine può dare negativo.
L'urologo basa la sua scelta sull'esame delle urine che è negativo e anche sul fatto che non ho sintomi come bruciore alla minzione etc.
e dice inoltre che spesso si dice che è prostatite quando non si sa cos'è.
Mi consigliate di provare un'altro urologo?
O ha senso la sua diagnosi?
Anche perchè nel mentre continuo con il dolore e nel caso fosse un'infezione ho paura perchè non la sto trattando.
Cordiali saluti
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La maggioranza delle cosiddete prostatiti al giorno d'oggi non hanno una causa batterica infettiva, ma sono dovute ad una congestione della ghiandola, cui si può sovrapporre infiammazione. Noi siamo molto contrari all'utilizzop empirico degli antibiotici, ovvero senza riscontri inequivocabilmente positivi agli esami colturali sui liquidi biologici (urine, liquido seminale). Questo accade in una minoranza dei casi. Tugli gli specialisti danno libero sfogo alla loro fantasìa prescrivendo allora integratori alimentari nelle loro più biìzzarre combinazioni. I risultati sono sempre tanto imprevedibili quanto variabili, ma almeno è difficile che vi siano effetti collaterali significativi. Noi sempre insistiamo sull'importanza dello stile di vita, che deve essere improntato alla massima regolarità ragionevole, nei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Da valutare anche l'applicazione delle onde d'urto a bassa intensità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 297 visite dal 17/07/2024.
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