bruciore durante la minzione per oltre 1 anno!

Salve, avverto un forte bruciore durante la minzione che si protrae per qualche minuto.
Ho questo problema ormai da oltre 1 anno e dopo svariate cure antibiotiche ed esami sia in italia che negli Stati Uniti non sono riuscito a risolvere.

Ho fatto piu volte gli esami del sangue e i valori sono tutti nella norma (anche il PSA) tranne il colesterolo alto e la vitamina D bassa.

Gli esami delle urine sono risultate sempre negative ma con presenza di sangue.

Urinocoltura e spermiocoltura negative cosi come gli esami per la gonorrea, clamidia, sifilide, micoplasma e ureaplasma (ci sono altri esami che mi consigliate di fare oltre a questi che ho già fatto?)
Sono risultato positivo all’HPV.

Ho effettuato anche due cistoscopie dove hanno solo riscontrato un piccolo restringimento nell’uretra ma che, secondo l’ultimo urologo, non è cosi tale da poter creare questo forte bruciore (oserei dire dolore) e che anche se venissi operato non risolverei il problema.


La prostata nella prima visita mi faceva male ed era molle al tatto oltre ad essere leggermente ingrossata.
Dopo qualche settimana di cura antibiotica, supposte etc sembra che la prostata sia ritornata nella normalità.

Ho notato che lo sperma è molto meno, ho fatto un esame dopo 4 giorni di astinenza e sono riuscito a raccogliere una quantità misera di sperma.

Avverto adesso il bruciore anche durante la eiaculazione.
Oltre a questi problemi ho notato una difficoltà a mantenere l’erezione.


Non so piú che fare, sto prendendo anche delle pillole di mannosio da circa due settimane ma ancora nessun miglioramento.

Ho consultato ben 5 urologi senza successo.

Sembra che nessuno riesca a capire quale sia a causa di tutto ciò.

Psicologicamente mi sento distrutto e non so piú che fare.

Spero che tea di voi ci sia qualche urologo che mi possa aiutare.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Se lei è già stato valutato direttamente da molti Colleghi, noi a distanza e con una conoscenza assai sommaria della sua situazione non possiamo pensare di poterle dare un aiuto sostanziale. D'ogni modo, da quanto ci scrive è evidente che il suo problema sia una cogestione/infiammazione della prostata a causa non infettiva, generalmente definita prostatite cronica abatterica. E' noto che per questa situazione non esistano al momento terapie specifiche di sicura efficacia. Noi siamo assolutamente contrari all'impiego empirico degli antibiotici, ovvero quando non vi è una inequivocabile evidenza della presenza di batteri nei liquidi biologici. Questo accade in una minoranza dei casi. Tugli gli specialisti danno libero sfogo alla loro fantasìa prescrivendo allora integratori alimentari nelle loro più biìzzarre combinazioni. I risultati sono sempre tanto imprevedibili quanto variabili, ma almeno è difficile che vi siano effetti collaterali significativi. Noi sempre insistiamo sull'importanza dello stile di vita, che deve essere improntato alla massima regolarità ragionevole, nei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Da valutare anche l'applicazione delle onde d'urto a bassa intensità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio di cuore per avermi risposto. Ho una domanda il livello di PSA è sempre stato nella norma, in caso di infiammazione della prostata (anche se abatterica) i valori non dovrebbero essere più alti?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
A seguire il buon senso clinico, alla sua età di 45 anni il PSA non dovrebbe averlo ancora mai fatto (!), a meno che lei sia nero americano oppure suo padre sia stato affetto da cancro della prostata. Il PSA è essenzialmente un marcatore tumorale, utilizzarlo per altri scopi non ha alcun motivo ragionevole, anzi può indurre ad inutili preoccupazioni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it