Traumi al pene e relative conseguenze

Buon pomeriggio.
Circa due settimane fa, durante un rapporto sessuale molto intenso, si sono verificati una brusca fuoriuscita del mio pene, in piena erezione, dalla vagina della mia partner e un successivo urto violento sul corpo di quest'ultima (non saprei precisamente quale, data la velocità elevata nell'atto).
Conseguenze di quanto sopraccitato sono state la comparsa di dolore non tenue - dopo quello intenso iniziale -, ma sopportabile, e un gonfiore abbastanza lieve e di estensione limitata.
Dopo diversi giorni di astensione da attività sessuali, in senso lato, durante una mia masturbazione, si è verificata l'erezione auspicata, ma ne è peggiorata nettamente la qualità, è aumentato decisamente il dolore ed è leggermente aumentato il gonfiore.
In seguito a tale evento, ho deciso di astenermi da attività sessuali per un periodo di qualche settimana e ho applicato direttamente sulla zona interessata dal problema - all'attaccatura del pene e nei dintorni - acqua molto fredda dal bidet quotidianamente, per circa un quarto d'ora in ogni occasione.
Circa una settimana fa, ovvero una settimana dopo il citato trauma, mentre stavo dormendo, si è verificata un'erezione involontaria, durante la quale il pene si è piegato non tanto all'attaccatura (in passato mi era già capitato, con conseguenze negative), quanto all'incirca a metà fra l'attaccatura e la metà dell'asta.
Conseguenze: dolore e bruciore molto forti, gonfiore enorme, eclatante spostamento dell'uretra verso l'esterno, oltre che in posizione leggermente obliqua, e assenza di erezioni.
Da allora, ho applicato ogni giorno, anche più volte, arnica per cavalli sulle zone interessate e ho proseguito il trattamento con l'acqua fredda, con effetti benefici sul dolore e sul bruciore, sebbene ancora presenti anche a riposo, sul rigonfiamento (rientrato, a oggi, di circa il 90%) e sulla posizione dell'uretra (non so se quasi dritta; in posizione molto meno esterna, sebbene ancora chiaramente più esterna di come era in precedenza); non sull'erezione, che, comunque, non sto tentando di procurarmi.
Tre giorni fa, sono andato in ospedale, ma, forse anche per il fatto che non ho potuto esporre quasi alcunché della parte finale - quella più rilevante -, mi è stato consegnato un referto, decisamente non soddisfacente, sia per errori grossolani ivi presenti (ad esempio: il gonfiore descritto come "lieve"; "senza deviazione dell'asta", ma non ho riferito alcunché al riguardo e, se lo avessi fatto, non avrei fornito tale risposta; assenza di dolore all'e.
o., ma era "un po'", oltre a quello già presente), sia, soprattutto, per la mancata prescrizione di esami strumentali, giudicati inutili anche se vi fosse una frattura; ci si è limitati a una prognosi di "gg.
clin.
7 S.
C." e a consigliare 20 giorni di astensione da attività sessuali.
Come giudichereste segni e sintomi e come potrei accedere a esami strumentali in tempi brevi e - data l'assenza di entrate economiche - senza esborsi rilevanti?
Grazie in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Se il trauma fosse stato veramente grave, fin da subito si sarebbero manifestate alterazioni ancora più vistose ed inequivocabili. Probabilmente vi è comunque stata una seppur limitata lesione di corpi cavernosi, ancora in via di guarigione. Concordiamo sul fatto che la situazione meriti senz’altro un inquadramento più preciso, a partire da una ecografia dei corpi cavernosi, oppure direttamente una risonanza magnetica. Se non è stato soddisfatto della prima struttura, sempre nel pubblico non le resta che rivolgersi altrove.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile dott. Piana,
buon pomeriggio.
Innanzitutto, la ringrazio per la cortese, utile e tempestiva risposta.
Per completezza, anche se non credo che cambi la sostanza del problema, le riferisco che il gonfiore era strabordato nella parte superiore, soprattutto sinistra, dello scroto (proprio la parte sinistra della radice, dell'attaccatura e dell'asta del pene è quella maggiormente sofferente) ed è tuttora limitatamente presente.
Riguardo alla minzione, il flusso fisico dell'urina mi sembra che avvenga in gran parte regolarmente, ma ho sempre la sensazione di non vuotare completamente la vescica e l'esigenza di andare in bagno più spesso del solito. Il passaggio dell'urina dà sempre luogo a bruciore, generalmente abbastanza sopportabile, talvolta - anche oggi - intenso. Visto pure il coinvolgimento dell'uretra nel trauma e i suoi citati mutamenti conseguenti a quest'ultimo, mi consiglierebbe di svolgere anche un esame specifico per l'uretra stessa?
Segnalo, infine, che successivamente al secondo evento traumatico, avvenuto ormai più di una settimana fa, non si è verificata alcuna erezione, includendo nel computo sia quelle volontarie, che mi sto astenendo dal procurarmi, sia quelle involontarie.
La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
In prima battuta è sufficiente l'ecografia. E' comunque importante valutare la qualità dell'erezione, quindi veda di provare, superando l'impaccio emotivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille per il chiarimento e per il consiglio.
D'accordo, attenderò ancora un po' di giorni, dopodiché farò qualche tentativo, anche nell'eventuale caso in cui avvertissi dolore rilevante.
La aggiornerò, per lo meno dopo l'esito degli esami strumentali.
Grazie ancora e un cordiale saluto.