Criptorchidismo azoospermia operare a 42 anni ?
Buongiorno, ho 42 anni e da poco ho scoperto una diagnosi di azoospermia, conseguente a criptorchidismo bilaterale, con testicoli nei canali inguinali, palpabili e di dimensioni 3, 4/3, 9 centimetri cubi, apparentemente vivi (citando le parole
dell’urologo di mia fiducia, in diretta durante l’ecografia).
Mi rendo conto degli altri esami che mi attendono, come anche di aver trascurato rischiosamente il problema durante la mia crescita, pur essendomi spesso reso conto della eccessiva morbidezza del mio sacco scrotale e di una certa presenza nelle mie zone inguinali.
È’ andata così, tuttavia.
Premetto che risiedo all’estero, e mi sembrano un po’ strane le procedure che lo specialista a cui mi sono rivolto mi sta prospettando.
Esse sono le seguenti:
1) intervento per far discendere i testicoli, a seguito di biopsia preliminare, nella loro sede.
2) eventuale micro tese alla ricerca di focolai di spermatogenesi, e conseguente congelamento di spermatozoi, laddove l’indagine abbia esito positivo.
3) il Vostro collega si è sentito di escludere ripercussioni oncologiche.
I miei quesiti:
- e’ diffusa, o comunque consigliabile, e al tempo stesso non rischiosa, la pratica chirurgica di cui al punto 1, alla mia età?
A seguito della lettura di vari forum, tra cui il presente, l’assenza di testimonianze in merito mi ha creato forti dubbi circa questo tipo di pratica su soggetti della mia età.
Spero possiate meglio chiarirmi questa cosa.
- vale la pena tentare la procedura di cui al
Punto 2?
- una ecografia e in grado di confermare con un certo grado di affidabilità (non dico matematica certezza) la valutazione di cui al punto 3?
Allego alcuni valori in mio possesso, in seguito alle analisi condotte, fino a questo momento, dopo lo sepermiogramma e prima dell’ecografia:
Fsh = 17.00 mUi/ml
Prolattina 4, 5 ng/ml
Testosterone 4, 23ng/ml
Sono ancora in attesa dei risultati per l’inibina B
Mi rendo conto che alcuni dei mie quesiti potranno essere non evasi dalla Vostra postazione, essendo che probabilmente non ho ancora espletato completamente l’iter diagnostico.
Non ho intenzione di questionare troppo sulla tardività con la quale sono pervenuto alla conoscenza del mio problema, sostanzialmente solo grazie alla mia sopravvenuta situazione coniugale.
Tuttavia spero che un Vostro piccolo contributo possa orientare le mie scelte future, soprattutto in funzione della mia
salute (in precedenza rispetto a qualsiasi altra problematica di fertilità) e la mia serenità psicologica.
Cordialmente, saluto e sentitamente ringrazio per l’attenzione.
dell’urologo di mia fiducia, in diretta durante l’ecografia).
Mi rendo conto degli altri esami che mi attendono, come anche di aver trascurato rischiosamente il problema durante la mia crescita, pur essendomi spesso reso conto della eccessiva morbidezza del mio sacco scrotale e di una certa presenza nelle mie zone inguinali.
È’ andata così, tuttavia.
Premetto che risiedo all’estero, e mi sembrano un po’ strane le procedure che lo specialista a cui mi sono rivolto mi sta prospettando.
Esse sono le seguenti:
1) intervento per far discendere i testicoli, a seguito di biopsia preliminare, nella loro sede.
2) eventuale micro tese alla ricerca di focolai di spermatogenesi, e conseguente congelamento di spermatozoi, laddove l’indagine abbia esito positivo.
3) il Vostro collega si è sentito di escludere ripercussioni oncologiche.
I miei quesiti:
- e’ diffusa, o comunque consigliabile, e al tempo stesso non rischiosa, la pratica chirurgica di cui al punto 1, alla mia età?
A seguito della lettura di vari forum, tra cui il presente, l’assenza di testimonianze in merito mi ha creato forti dubbi circa questo tipo di pratica su soggetti della mia età.
Spero possiate meglio chiarirmi questa cosa.
- vale la pena tentare la procedura di cui al
Punto 2?
- una ecografia e in grado di confermare con un certo grado di affidabilità (non dico matematica certezza) la valutazione di cui al punto 3?
Allego alcuni valori in mio possesso, in seguito alle analisi condotte, fino a questo momento, dopo lo sepermiogramma e prima dell’ecografia:
Fsh = 17.00 mUi/ml
Prolattina 4, 5 ng/ml
Testosterone 4, 23ng/ml
Sono ancora in attesa dei risultati per l’inibina B
Mi rendo conto che alcuni dei mie quesiti potranno essere non evasi dalla Vostra postazione, essendo che probabilmente non ho ancora espletato completamente l’iter diagnostico.
Non ho intenzione di questionare troppo sulla tardività con la quale sono pervenuto alla conoscenza del mio problema, sostanzialmente solo grazie alla mia sopravvenuta situazione coniugale.
Tuttavia spero che un Vostro piccolo contributo possa orientare le mie scelte future, soprattutto in funzione della mia
salute (in precedenza rispetto a qualsiasi altra problematica di fertilità) e la mia serenità psicologica.
Cordialmente, saluto e sentitamente ringrazio per l’attenzione.
[#1]
Le ricordiamo che questo non è un forum, ma un servizio gratuito di consulenza - ad personam - reso da noi specialisti su base totalmente volontaria.
Le rispondiamo come chirurghi urologi solo a una parte di suoi quesiti. Quelli riguardo la fertilità sono di competenza di un andrologo con specifica esperienza in questo tipo di problemi.
I testicoli ritenuti in età adulta hanno un elevato rischio di sviluppare tumori anche se vengono riportati chirurgicamente nello scroto (orchidopessi), tant'è che alcuni ritengano che vadano asportati preventivamente. Questo ci pare un atteggiamento forse esageratamente prudenziale. Ovviamente bisogna fidarsi che il soggetto sia molto puntuale nei controlli ecografici, che comunque sono in grado di portare ad una diagnosi precoce di tumore, qualora si sviluppasse. Se questa diligenza non è garantita, allora è meglio risolvere in modo radicale, ovviamente dopo le opportune procedure andrologiche, es. micro-TESE e simili.
Le rispondiamo come chirurghi urologi solo a una parte di suoi quesiti. Quelli riguardo la fertilità sono di competenza di un andrologo con specifica esperienza in questo tipo di problemi.
I testicoli ritenuti in età adulta hanno un elevato rischio di sviluppare tumori anche se vengono riportati chirurgicamente nello scroto (orchidopessi), tant'è che alcuni ritengano che vadano asportati preventivamente. Questo ci pare un atteggiamento forse esageratamente prudenziale. Ovviamente bisogna fidarsi che il soggetto sia molto puntuale nei controlli ecografici, che comunque sono in grado di portare ad una diagnosi precoce di tumore, qualora si sviluppasse. Se questa diligenza non è garantita, allora è meglio risolvere in modo radicale, ovviamente dopo le opportune procedure andrologiche, es. micro-TESE e simili.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Sicuramente l’emotività che la mia situazione comporta , ha fatto modo che io mi esprimessi impropriamente , nel definire il sevizio gratuito di consulenza professionale in cui stiamo interagendo .
Ringraziando per la pronta risposta , ad ogni modo , vorrei chiederle con quale frequenza, in base alla Sua esperienza professionale, pazienti della mia età , e con il mio stesso quadro clinico , optano comunque per una orchidopessi.
Più nello specifico vorrei sapere se esistano rischi di varia natura ,operatori e post- operatori , che rendano tale pratica sconsigliabile, a fronte dei benefici che essa potrebbe pur apportare ( immagino più che altro psicologici).
Ringraziando per la pronta risposta , ad ogni modo , vorrei chiederle con quale frequenza, in base alla Sua esperienza professionale, pazienti della mia età , e con il mio stesso quadro clinico , optano comunque per una orchidopessi.
Più nello specifico vorrei sapere se esistano rischi di varia natura ,operatori e post- operatori , che rendano tale pratica sconsigliabile, a fronte dei benefici che essa potrebbe pur apportare ( immagino più che altro psicologici).
[#3]
Diremmo che l’orchidopessi venga comunque eseguita nella maggioranza dei casi.Non è un intervento difficile e neanche pericoloso, non vi sono prevedibili complicazioni significative. Senza dubbio però, l’isolamento e la manipolazione chirurgica dei testicoli ne indurrà una ulteriore lieve sofferenza, pertanto all’interno dello scroto non c’è da attendersi di trovare in seguito una condizione normale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Se per condizione normale , allude alle normali funzioni dei testicoli all’interno dello scroto , ne sono aimé già a conoscenza . Se c’è da aspettarsi altre anomalie , di qualsiasi natura , a seguito dell’orchidopessi , Le chiederei gentilmente di indicarmele ( quantomeno le più rischiose e diffuse).
La ringrazio.
La ringrazio.
[#5]
Ci riferiamo alla riduzione di volume e consistenza dei testicoli.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 768 visite dal 14/07/2024.
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