è possibile che l’uretrite diventi cronica e non passa il fastidio?

Buongiorno, dopo essere stato a contatto con la mia compagna affetta da ureoplasma 1 anno fa, pero io non avevo alcun sintomo e mi è stato detto di non fare nulla, ora mi ritrovo a gennaio positivo a klebsiella pneumoniale.
Visita urologo, e fatto antibiotico ciproxin 500 per 6 giorni.

Cambio altri due urologi che mi dicono di usare gli integratori ma io avevo ancora bruciore e dolore durante l eiaculazione.

Minzione nessun fastidio ma il meato uretrale è arrossato e il bruciore peggiore solo durante l eiaculazione e dopo.

2 mesi fa cambio di nuovo urologo e attraverso spermiogramma, spermiocoltura e urino coltura arriva alla conclusione che il batterio gran negativo siccome è un batterio intra cellulare e resistente agli antibiotici la cura fatta non è stata sufficiente perché è difficile da curare un batterio intra cellulare come klebsiella e ureoplasma.

Parto allora con la cura antibiotica di Bassado, zitromax, poi micocin e avalox, per 20 giorni.

Ora però negativo da tutto, mi ritrovo con lo stesso bruciore uretrale, solo durante e dopo eiaculazione.

Ma è possibile che nonostante i batteri eliminati possa essere rimasta l infiammazione uretrale??

So che ci vogliono mesi per guarire, è un punto delicato e la guarigione è lunga però mi chiedevo se esistevano strade diverse con antinfiammatori che sfiammano l uretra.

Non volevo cambiare di nuovo urologo e gli antibiotici non li voglio più prendere.

Esistono strade diverse dagli antibiotici per sfiammare l uretra tipo antinfiammatori pastine o creme o altro?

Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
L’ureoplasma è un batterio intracellulare, la klebsiella no.
Il pellegrinaggio da uno specialista all’altro è spesso tanto improduttivo quanto costoso, perché nessuno di noi ha in tasca la soluzione immediatamente e sicuramente efficace per il suo problema, pertanto non si può che andare per tentativi successivi, ma se lei cambia ogni volta, rischia di ripartire sempre daccapo. Pare evidente che il suo problema sia una comune prostatite cronica, le cui cause sono raramente infettive, più facilmente legate ad una congestione della ghiandola dovuta a predisposizione personale sovrapposta ad uno stile di vita discutibile in uno o più dei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Tutti questi dovrebbero essere indirizzati ad una ragionevole regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ho dovuto cambiarli perché in un anno e più nessuno mi risolveva il problema e mi dicevano che non sapevano più cosa fare.
Ho cambiato specialista per la disperazione perché sto problema non mi molla e volevo sentire altri pareri.
Per il resto seguo un dieta molto equilibrata da quasi 5 anni, bevo tantissimo, mi alleno 4 volte a settimana da 10 anni e non ho mai avuto problemi.
Tra l altro sono sempre in forma e non mi ammalo mai.
Non fumo, non bevo e non prendo alcun tipo di farmaco.
Ma da quando ho avuto la prima infezione batterica da lì non sono più tornato come prima nell apparato genitale.
Ora devo decidere se cambiare di nuovo urologo oppure non faccio niente però mi tengo questo bruciore.
Per quanto riguarda la mia vita regolare direi non devo cambiare nulla, mi sono fatto anche cambiare l alimentazione dal mio nutrizionista perché farmi evitare cibi che possono infiammare l uretra, più di così non so cosa aggiungere per avere una vita ancora più regolare.
Invece per la prostatite cronica, attraverso integratori o altro si può guarire?
E se posso chiedere, cosa mi consiglia di fare??
Grazie mille per l’aiuto
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
A distanza non è ovviamente possibile dare dei consigli mirati, ci scusiamo se forse l'abbiamo incolpata di uno stile di vita che invece parrebbe fin troppo inappuntabile. Al di là di questo, ci permettiamo di ribadire che i suoi sintomi sono assolutamente tipici di una prostatite cronica, che ha probabilmente avuto un esordio a causa infettiva, ma che ora si è probabilmente sganciata mantenendo unicamente la componente infiammatoria. L'uretrite cronica è una diagnosi che ci pare molto sfuggente e poco realistica. Non sappiamo se sia già stato eseguito il test di Stamey-Meares (o test dei tre bicchieri), che è il tentativo più sensibile di cui disponiamo per ricercare eventuli batteri residenti nella prostata, ma che raramente fornisce risultati inequivocabili e promettenti dal punto di vista terapeutico. Sotto questo aspetto, purtroppo la comunità urologica è tuttora piuttosto disarmata, non eistono terapie mirate di sicura efficacia. Tutti i colleghi con cui ha avuto a che fare sono certamente dei buoni professionisti, ma le armi che abbiamo a disposizione sono spuntate e chi afferma di conoscere - la cura - va guardato con giusto sospetto. Comunque qualcosa si fa certamente ed ognuno di noi si basa sulla propia esperienza ed abitudini. Gli integratori alimentari, di cui vi è una scelta commerciale pressoché infinita, si basano su ottimi propositi, ma la loro reale efficacia è tanto variabile quanto imprevedibile. Comunque si può provare di tutto, quantomeno nella certezza che quasi certamente non vi siano effetti collaterali. Dal punto di vista fisico, oggigiorno si inizia a fare maggiore affidamento sulle onde d'urto a bassa potenza, per il loro ruolo di rivitalizzazione dei tessuti. Tutto questo percorso non può essere seguito in autonomia, ma deve essere supportato da un Collega con il quale si riesca ad intrattenere il migliore rapporto di comunicazione e fiducia. La componente emotiva può avere un ruolo molto importante, ma su questa a livello medico è molto difficile giudicare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Non si preoccupi dottore, non è facile per voi aiutare in questi forum dove non vedete il paziente e non conoscete tutti gli aspetti, fate già un ottimo lavoro e siete di grande aiuto, ed è normale che lo stile di vita di un essere umano è al primo posto quando si deve fare una diagnosi.
Come dicevo sopra mi sono impegnato tanto nel mio stile di vita, mio padre avendo una palestra sono nel campo fitness in continuazione e sono seguito da una nutrizionista costantemente.
Ora che mi trovo ancora nella stessa situazione di prima, ovvero negativo a tutti i batteri, non ho dolore durante l’espulsione di urina e non ho nessun vecchio sintomo dopo le cure fatte.
L’unico sintomo rimasto è questo pizzico durante l iaculazione fastidiosissimo, che mi rimane anche nei giorni successivi, e il meato uretrale è arrossato e brucia dopo eiaculaIone.
Comincio a pensare che è veramente rimasta una uretrite/prostatite cronica non dovuta a batteri e che sarà tosta da mandare via vedendo che dopo 5 mesi ci sono ancora dietro.
Ma io non mi arrendo e continuerò a cercare una soluzione.
Quello che mi piacerebbe trovare è una soluzione locale da dare sul meato uretrale per far passare il rossore oppure un alternativa che però non siano antibiotici o altre cure già provate.
So benissimo che non potete prescrivere farmaci ne tantomeno consigliarli, però vorrei chiedervi una cosa.
Nella vostra ampia esperienza con pazienti che magari hanno avuto il mio stesso problema, dopo che una persona ha già provato la strada degli antibiotici, integratori, è negativo a tutti i batteri e si trova una possibile infiammazione cronica, quali strade si possono prendere e quali strade ci sono in alternativa arrivati a questa situazione?
Grazie mille per l aiuto!
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
Abbiamo già scritto che è meglio limitare o eliminare l’attività fisica anaerobia (es. pesistica). Da valutare le indicazioni all’applicazione delle onde d’urto a bassa potenza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
So che non potete prescrivere farmaci, per quelli sentirò con l urologo la prossima volta.
Per il momento mi limito con prostanox mannosio mirtillo rosso, tutti integratori per le vie urinarie che sto prendendo da un po’. Continuerò per un altro mesetto e vediamo come va anche perché secondo me l infiammazione è rimasta solo sulla punta, sul meato urinario, internamente non ho niente ( detto anche dall’ urologo)
Ma quello che vi volevo chiedere è se almeno esistono creme o anche cose naturali topite per il meato urinario.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
E' ben noto che questi fastidi percepiti - alla punta - sono irradiati lungo l'uretra a partenza dalla prostata, ma nel punto esatto in cui vengono percepiti non vi è quasi mai qualcosa di alterato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Certo ha ragione, mi era stato spiegato dall urulogo questa cosa.
Solo che io allora non so cosa fare, sono tornato dallo stesso ultimo urologo, prostata a posto, al tatto no dolore, non è gonfia ed è tornata a posto dopo 7 mesi dopo le cure fatte.
No stranguria, no disuria e nessun altro problema che avevo prima.
Vescica non ho nulla, non avevo problemi neanche prima.
Unica cosa algie al glande, unico problema che mi ha trovato e che potrei avere una balanite.
Mi ha consigliato dal dermatologo di nuovo perché dice che secondo lui sono a posto.
Io invece ho ancora bruciore, ma non quando faccio la pipì e tutto il resto.
Ho bruciore solo al glande, intorno e nel meato uretrale, e lui dice che uretra, prostata e vescica sono a posto.
E allora cosa ho????
Potete darmi un consiglio??
Non so veramente cosa fare, se cambiare urologo, andare dal dermatologo o non lo so.
Chiedo a voi per fare e prendere la strada migliore per me
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
Buona parte delle irritazioni prostatiche a decorso prolungato non causano alterazioni significative agli accertamenti ed alla stessa visita diretta. Si instaura quindi un quadro di dolore pelvico cronico (cronic pelvic pain syndriome) molto difficile da curare, pur nella sua sostanziale benignità. Più recentemente viene ritenta promettente l'applicazione delle onde d'urto a bassa intensità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Si infatti io alla visita diretta sono il contrario e ho alterazioni significative.. glande molto rosso e sensibile, pelle infiammata e irritata.
Poi meato uretrale gonfio, fare la pipì non mi da alcun fastidio ma a volte è talmente gonfio che il getto viene biforcuto quasi due getti.
Ho bruciore al tatto e se striscia nelle mutande ancora peggio.
Invece se fosse solo la prostata non penso che avrei avuto tutto questo.
Ma le onde d’urto che mi ha nominato non servono per la disfunzione erettele?
Oppure ci sono onde d’urto anche per queste irritazioni al glande?
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
Per il glande ovviamente no, le onde d'urto si applicano per i disturbi prostatici cronici e per il defcit erettile. Se la sua irritazione è principlamente esterna, sarebbe il caso di sentire il parere di un dematologo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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