Zoloft e ipb nell’anziano
Salve,
Mio padre 83 anni soffre da anni di IPB per la quale è in cura con Avodart e Urorec.
Questo problema negli ultimi tempi insieme ad altri acciacchi lo hanno un po’ demoralizzato ed il suo medico curante ha prescritto Zoloft 50 x aiutarlo un po’ a tirarsi su di morale.
La prima settimana con mezza pasticca tutto ok, la seconda settimana non appena ha iniziato con pasticca intera sono iniziati una serie di problemi (credo legati all’uso del farmaco) fino a sospendere la cura: confusione mentale, dolori addominali, astemia ed anche la prostata sembra essere peggiorata.
È possibile che l’uso di questo farmaco abbia aggravato questa patologia o è solo pura coincidenza?
Lamenta dolore alla prostata ed un incontinenza e frequenza di minzione importante.
È opportuno fare una cura antinfiammatoria?
Grazie a chi risponderà.
Mio padre 83 anni soffre da anni di IPB per la quale è in cura con Avodart e Urorec.
Questo problema negli ultimi tempi insieme ad altri acciacchi lo hanno un po’ demoralizzato ed il suo medico curante ha prescritto Zoloft 50 x aiutarlo un po’ a tirarsi su di morale.
La prima settimana con mezza pasticca tutto ok, la seconda settimana non appena ha iniziato con pasticca intera sono iniziati una serie di problemi (credo legati all’uso del farmaco) fino a sospendere la cura: confusione mentale, dolori addominali, astemia ed anche la prostata sembra essere peggiorata.
È possibile che l’uso di questo farmaco abbia aggravato questa patologia o è solo pura coincidenza?
Lamenta dolore alla prostata ed un incontinenza e frequenza di minzione importante.
È opportuno fare una cura antinfiammatoria?
Grazie a chi risponderà.
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Astemia. Bel termine (!) suggestivo, ma forse lei voleva scrivere astenìa.
La situazione dovrebbe essere giudicata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia. È possibile che i disturbi vescicali siano un effetto collaterale del farmaco antidepressivo e quindi di tipo funzionale, senza altre alterazioni della prostata e della vescica. La sua sospensione anche temporanea dovrebbe portare ad un deciso miglioramento, vale la pena di provare.
La situazione dovrebbe essere giudicata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia. È possibile che i disturbi vescicali siano un effetto collaterale del farmaco antidepressivo e quindi di tipo funzionale, senza altre alterazioni della prostata e della vescica. La sua sospensione anche temporanea dovrebbe portare ad un deciso miglioramento, vale la pena di provare.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 255 visite dal 09/07/2024.
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