Calcolosi renale in paziente con ipercalciuria
Buongiorno,soffro da 27 anni di ipercalciuria renale con conseguente formazione di calcoli in gran quantità. Fino all'anno scorso l'espulsione avveniva spontaneamente con dolorose coliche, ma a fine settembre del 2008 si è presentata una pielonefrite con febbre molto alta (40°)e da una tac eseguita risultava un calcolo di 12 mm che ostruiva l'uretere con conseguente infezione e idronefrosi.Lo specialista che mi ha in cura da anni mi sottopone, dopo terapia antibiotica durata circa un mese, a ureteroscopia operativa eliminando il calcolo con laser ad olmio.Vista la presenza di ulteriori calcoli in entrambi i reni,decide di sottopormi a litotrissia extracorporea a novembre e a gennaio.A maggio di quest'anno, dopo controlli ripetuti con addome a vuoto,risulta che i frammenti sono ancora presenti nel rene,ma formazioni litisiache non ce ne sono.Improvvisamente 15 giorni fa,ricompare febbre (38,5°)e nuovamente un dolore devastante nella zona della fossa iliaca destra,Mi sottopongo con urgenza ad una tac e risulta un'ostruzione dell'uretere più o meno all'altezza dell'anno scorso causata,pare,da un frammento di calcolo.Inoltre entrambi i reni presentano formazioni litisiache plurime per mia fortuna di dimensioni minime (il più grosso misura 5mm).Inizio una terapia con Rilaten 1cp 3 volte al dì,Formistin 2 cp al dì per la presenza oltretutto di infezione urinaria da Eschierichia Coli,il tutto per 10 giorni;per alleviare il tremendo dolore mi prescrivono il Contramal in quanto ormai Voltaren Buscopan e Toradoll non hanno più effetto.Ne ho assunte solo 5 gocce e mi sono bastate ed avanzate!!!!Ora attendo il 23 settembre per vedere tramite eco se il "maledetto" scende....senno nuova ureteroscopia!!! Sono 27 anni che combatto con questa malattia ma ritengo che queste pielonefriti comparse l'anno scorso non siano un buon segno...inoltre tutto ciò è notevolmente invalidante sia nella vita quotidiana sia sul lavoro.Ho 41 anni....ma per quanto devo andare avanti così?Possibile non ci sia un rimedio?
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Gentile Signora,purtroppo la sua storia è molto comune a tanti pazienti affetti da calcolosi. Adesso bisogna cercare di risolvere al più presto il problema acuto del calcolo ureterale e successivamente sarà opportuno eseguire un inquadramento metabolico ( specifici esami del sangue+ urine) per evidenziare possibili anomalie da risolvere farmacologicamente e così dimuinurire le recidive.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
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Utente
Grazie mille Dott. Seveso.Infatti ora il professore che mi ha in cura non è lo stesso che mi ha seguito per 27 anni e con il quale ho instaurato anche un rapporto di amicizia.Mi sono affidata ad un altro professore che si è notevolmente stupito del fatto che specifici esami non siano mai stati eseguiti per un opportuno quadro metabolico.Anche lui ,dopo la suddetta terapia,se non ci saranno cambiamenti,vuole eliminare l'ostruzione e iniziare un iter specifico per individuare le cause metaboliche e/o eventuali anomalie per farmi vivere un pò meglio.La ringrazio sentitamente per la sua sollecita risposta ed il suo interessamento.La saluto cordialmente e le auguro un buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 17/09/2009.
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