Prostatite
Vorrei capire una cosa: a me capita, quando la mia sessione di masturbazione dura 1 ora e solo dopo 1 ora riesco a eiaculare, che durante questa sessione di 1 ora, e anche dopo la masturbazione, la prostata mi risulta ancora più infiammata di quella che era prima della masturbazione, e i sintomi sono un forte fastidio al pavimento pelvico (fastidio che io, pur soffrendo di prostatite cronica, in condizione normale non avverto nel senso che la mia prostatite si limita a darmi problemi alla minzione, talvolta troppo frequente e irritazione alle vie urinarie).
La mia domanda è se una persona che non ha mai sofferto di prostatite (una persona ipotetica, non sono certo io) facesse una sessione di masturbazione di 1 ora eiaculando dopo 1 ora, avrebbe comunque questi disturbi al pavimento pelvico che ho avvertito io, oppure no?
ringrazio
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Paolo Piana
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2. mettiamo caso che una persona soffra di prostatite cronica non diretta, ma determinata dalla sindrome del pavimento pelvico doloroso. In questo caso è possibile (a livello teorico intendo, perchè chiaramente so che su internet è impossibile dare diagnosi e terapie specifiche) che riabilitazione fisioterapica e miorilassanti risolvano la prostatite cronica determinata da sindrome del pavimento pelvico doloroso?
3. se le attenzioni allo stile di vita (attività intestinale, fisica, sessuale, di alimentazione e di idratazione regolarizzate) dopo 1 mese portano sì un miglioramento, ma lieve e perciò non una totale guarigione, è possibile che ci voglia più tempo e che quindi rendendo perenni queste attenzioni allo stile di vita dopo un po' di tempo l'organismo si regolarizza e la prostatite scompare?
4. lo stress e l'ansia croniche evidentemente aumentano la percezione dei sintomi, ma oltre a questo può essere che con la produzione continua di ormoni dello stress dovuta a stress e ansia croniche aumenta l'infiammazione e quindi la prostatite?
grazie per il suo prezioso servizio che svolge su questo sito
2. Si va per tentativi, se vi è un'indicazione ragionevole.
3. Bisogna insistere, risultati concreti si possono apprezzare solo dopo molti mesi.
4. No. Ansia e stress sono solo degli amplificatori delle sensazioni sgradevoli.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Possiamo dire che l'approccio più corretto per curare definitivamente la prostatite cronica, o quantomeno per ottenere il risultato migliore possibile, è navigare a vista e vedere piano piano nella pratica e nella realtà, a prescindere dalla teoria, cosa fa più effetto nel caso specifico, questo perchè magari a una persona che ha prostatite cronica il problema si può risolvere adottando alcuni accorgimento, in un'altra persona altri accorgimenti ecc ecc? quindi darsi da fare per migliorare i vari parametri e vedere piano piano quali sono i risultati per capire poi cosa è che incide di più nel caso specifico
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.