Complicazioni dopo intervento alla prostata

Salve, sono stato operato alla prostata con metodo Aquabeam 40 gg.
fà.
Subito dopo le dimissioni, una settimana di ricovero e quattro giorni di catetere, ho avuto febbre alta e già avevo iniziato ad assumere Levofloxacina come da routine.
Dopo il quarto giorno di febbre mi è gonfiato il testicolo dx.
e mi è stato diagnosticato una orchiepidimite.
Quindi mi hanno fatto sostituire la Levofloxacina con Ceftriaxone.
dopodichè visto che il testicolo era sempre molto gonfio e duro mi hanno dato Gentamicina.
A questo punto la febbre a smesso di presentarsi e il testicolo ha iniziato a sgonfiarsi.
Dopo una settimana sembrava tutto risolto invece è tornata la febbre e questa volta mi è gonfiato l'altro testicolo.
Diagnosi epidimite.
Ho iniziato di nuovo un ciclo di antibiotici e la febbre questa volta è durata soltanto due giorni ed il testicolo è migliorato sensibilmente anche se perdura qualche dolore.
Sentendomi decisamente meglio anche se debole per i numerosi antibiotici assunti ho deciso di masturbarmi per vedere l'esito dell'intervento alla prostata ed ho riscontrato eiaculazione retrograda.
Fermo restando che i sintomi da IPB ce l'ho come prima, ho deciso di operarmi con questa tecnica proprio per salvaguardare l'eiaculazione visto che mi avevano quasi garantito che sarebbe rimasta normale e invece sembra di aver perso pure quella.
Quando urino ho sempre irritazione, sento come se alla fine non riesco a controllare la vescica e ho la sensazione che si chiuda il collo involontariamente anche se non avverto mancanza di svuotamento.
Detto questo, alla luce delle complicazioni post intervento c'è qualche speranza che l'eiaculazione torni normale e soprattutto i sintomi urinari andranno a migliorare?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Quaranta giorni sono proprio il minimo per poter esprimere un giudizio sugli esiti dell’intervento, una discreta parte di casi ha bisogno di un tempo maggiore per stabilizzarsi definitivamente. Nel suo caso il post operatorio è stato abbastanza travagliato per la presenza di infezioni rapidamente trasmesse agli epididimi e questo giustifica ulteriormente il ritardo. È però solo questione di tempo e pazienza. Altra cosa il discorso sull’eiaculazione. Noi siamo tradizionalmente critici nel promettere o garantire la conservazione dell’eiaculazione, poiché spesso questo condiziona l’esito funzionale dell’intervento, che è essenzialmente legato al miglioramento delle qualità della minzione. Può essere che comunque, a stabilizzazione avvenuta, si possa recuperare qualcosa almeno in parte.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
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La ringrazio per la risposta e porterò pazienza.
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